Non si placa la polemica sul nuovo album di Beyoncé “Renaissance” che ha scatenato anche alcune polemiche sulla proprietà intellettuale.

Kelis, la cantante di “Milkshake”, ha scatenato una polemica quando, la scorsa settimana, si è rivolta ai social media per rimproverare Beyonce di aver presumibilmente inserito nell’album “Renaissance” interpolazioni della sua canzone del 1999 “Get Along with You” e della hit del 2003 “Milkshake”.
Le polemiche si sono scatenate, con i fans di Beyoncé assolutamente fuori controllo (Beyhive), ma sapendo di avere in qualche modo “torto” Queen Bey ha risposto rimuovendo il campione, nel tentativo di non incorrere in ulteriori polemiche.
Martedì (2 agosto), le persone che utilizzano TIDAL per lo streaming di “Renaissance” hanno notato che il nome di Kelis era assente dall’elenco dei collaboratori della canzone “Energy”. Sebbene la rimozione non sia ancora stata riscontrata su altri servizi di streaming, si ritiene che sia in fase di realizzazione.
Durante la sua sfuriata della scorsa settimana, Kelis ha chiarito che la sua rabbia era rivolta soprattutto ai The Neptunes (Pharrell Williams e Chad Hugo), che hanno scritto e prodotto le due canzoni presumibilmente campionate senza autorizzazione. Tuttavia, non ha risparmiato a Bey una o due parole pungenti.
“Abbiamo Beyonce che, come ho detto, per decenza umana e arte e per essere una donna e per tutte le cose di empowerment di cui canta… non ne parlo, ma lo sono. Tutte queste cose sull’emancipazione femminile contano solo se le fai davvero. No, non è una collaborazione. Si chiama furto perché la definizione di collaborazione significa che stiamo lavorando insieme. Non c’è nessuna collaborazione, non state nemmeno controllando se è tutto a posto. È un problema. Non farei mai una cosa del genere a un altro artista”.
Kelis
Sebbene Bey non abbia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito alla rimozione (secondo quanto riferito), si tratta dell’ultimo di una serie di eventi che hanno fatto scalpore legati all’uscita del suo nuovo album, tra cui una fuga di notizie prima dell’uscita prevista per il 29 luglio e le reazioni dei sostenitori della disabilità per l’inclusione di testi “offensivi”.