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Una rubrica dedicata agli artisti di cui non sappiamo più nulla. Oggi tocca a Jesse McCartney
Una buona fetta del panorama musicale odierno è formata dai teen-idols, giovani celebrità che possono contare su un fanbase estremamente (ed esageratamente) leale, al 99% formato da teenagers.
Pensiamo a Justin Bieber, One Direction, Shawn Mendes…ragazzi più o meno dotati vocalmente che, qualsiasi cosa facciano, avranno comunque una schiera di ragazzine adoranti pronte a strapparsi i capelli per loro.
Nella musica questo fanatismo è una cosa normale, semplicemente nel corso degli anni la cosa è logicamente accentuata dal fatto che con tutti i nuovi social network è molto più facile accorgersi di quanto seguito abbiano tali idoli.
Negli anni ’90 erano Backstreet Boys e Take That a spopolare difesi a spada tratta dai loro fanbase modalità esercito; *NSYNC, Blue e molte altre boyband o artisti singoli che piacevano (e piacciono) sì per il loro talento, ma anche e specialmente per il loro aspetto.
Ho voluto fare questa breve premessa perché anche il cantante del quale ci occupiamo oggi ha seguito la parabola del teen-idol, da considerarsi un po’ come il Justin Bieber di 10 anni fa: Jesse McCartney.
Faccia pulita, ciuffo biondo e occhi verdi, molti di voi forse neanche lo ricorderanno, fatto sta che questo ragazzo americano ha avuto un periodo di gloria davvero notevole, specie nel nostro Paese…che sembra sempre in prima linea quando si tratta di accogliere nuove teen-star.
Dopo una fama incredibile i riflettori su di lui si sono man mano spenti. Che fine ha fatto?
Scopriamolo insieme ripercorrendo la sua carriera musicale.
Oggi 31enne, Jesse McCartney è nato nello stato di New York nel 1987. I suoi genitori notano subito quanto il bambino sia portato per canto e recitazione e lo inseriscono nel giro dei musical locali a partire dall’età di 6 anni.
A 10 anni entra nel cast del musical “The King and I”, produzione decennale vincitrice di tre Tony Awards dal 1950 ad oggi.
Contemporaneamente all’esperienza di Broadway entra a far parte di un gruppo come vocalist, gli Sugar Beats, con il quale registra tre album tra il ’98 e il 2000. Una volta mollata la band riceve subito una proposta per formarne un’altra, i Dream Street, con il quale rimane fino al 2002 riscuotendo un buon successo. Con il cd di debutto guadagnano un disco d’oro e vengono scelti come opening act del tour di Aaron Carter (fratello del più noto Nick).
Anche questa formazione durò poco, ma serve al quindicenne Jesse per chiarirsi le idee e scegliere di lavorare ad un progetto solista.
Realizza il suo primo EP, “JMac” nel 2003, e da lì gli si aprono numerose strade nel mondo dello spettacolo, sia musicali che cinematografiche/televisive. Nello stesso anno viene chiamato a duettare con il futuro premio Oscar Anne Hathaway per il film “Ella Enchanted”, nel brano “Don’t Go Breaking My Heart”.
Il 2004 è l’anno della svolta vera e propria: la Warner Bros lo sceglie come attore per la serie “Summerland”, a fianco a Zac Efron.
Forte della visibilità ottenuta con questo ruolo pubblica il suo primo LP da solista, “Beautiful Soul”, che entra fin da subito nel cuore dei suoi giovanissimi fans. Il lavoro è prevalentemente pop, con qualche piccola sfumatura urban che caratterizza alcuni brani. “Beautiful Soul” raggiunge la posizione n°15 dell Billboard 200 e vende quasi 2 milioni di copie, aggiudicandosi il disco di platino negli Stati Uniti. Il lead single è la title track del progetto e sicuramente la sua canzone più conosciuta, che arriva alla 16 della Hot 100.
“Beautiful Soul” è una mid-tempo pop che fa risaltare il suo timbro pulito ed “aspro”. Semplice ma efficace la base percussioni/chitarra acustica, che rende il pezzo un perfetto prodotto teen-pop, fresco e orecchiabile. Il singolo è stato tra l’altro inserito nelle colonne sonore di “That’s So Raven” , “Sydney White” e “Cindarella Story”, con Hilary Duff.
E’ bastato questo successo per rendere Jesse l’idolo maschile delle teenagers di tutto il mondo, un successo che si consolida grazie al singolo successivo, “She’s No You”.
Una ballad pop voce + chitarra acustica accompagnata da un video in bianco e nero nel quale il protagonista (l’attrice Katie Cassidy, sua fidanzata a quel tempo) cerca la sua ragazza in giro per una caotica città, per poi alla fine trovarla e riunirsi a lei.
Segue “Get Your Shine On”, decisamente meno conosciuta delle precedenti, usata come soundtrack del film Disney “Kim Possible: So The Drama”.
L’ultimo singolo tratto da “Beautiful Soul” è anche quello che in Italia ha letteralmente consacrato McCartney come giovane popstar del momento; sto parlando di “Because You Live”, che nel nostro Paese ha fatto meglio che nel resto del mondo.
Anche tale traccia è stata inserita in una colonna sonora, questa volta per il film “The Princess Diaries 2”, con protagoniste Anne Hathaway e Julie Andrews.
Il video mostra il cantante girare il mondo per il tour, acclamato in ogni tappa dalla folla di fans adoranti.
Il tour in questione è il “Beautiful Soul tour”, partito da Sacramento nel maggio 2005, per poi proseguire lungo 56 tappe solo negli USA. Continua poi in Australia, dopodiché si sposta in Europa, dove nello stesso periodo il ragazzo ha anche l’onore di aprire i concerti dei Backstreet Boys. Dal tour venne registrato “Live: The Beautiful Soul Tour”, uscito nel novembre 2005.
Terminata la promozione del primo lavoro porta avanti la carriera di attore ricoprendo ruoli più o meno marginali, e nel frattempo torna in studio per la lavorazione del secondo LP.
Il brano si intitola “Right Where You Want Me” ed esce nel settembre 2006, anticipato dall’omonimo singolo.
Jesse partecipa alla scrittura di tutte le tracce del disco e si dice molto soddisfatto della sua maturazione artistica.
Nonostante il lead single abbia riscosso un successo ben lontano da quello di “Beautiful Soul”, l’album arriva alla 15 della Hot 200 e in top 10 di molti altri paesi, tra cui ovviamente l’Italia, dove l’album diviene immediatamente disco d’oro.
Il secondo estratto è “Just So You Know”, altro ottimo successo qui da noi.
L’estrema affezione che il pubblico italiano ha sempre mostrato nei suoi confronti fa sì che McCartney decida di rilasciare un terzo singolo solo per il mercato italiano (dove farà anche un mini-tour estivo), mentre per il resto del mondo la promozione del progetto di fermerà a “Just So You Know”.
Il singolo unicamente per il nostro mercato è “Just Go”, che, paradossalmente, passa inosservato anche da noi.
Se in ambito musicale ha avuto momenti migliori, lo stesso non si può dire per la sua carriera d’attore, in quanto, oltre a ricevere numerose proposte di recitazione, inizia una buona carriera come doppiatore a partire dal film di grande successo “Alvin Superstar”, dove l’artista presta la voce al personaggio di Theodore.
Una grande soddisfazione arriva anche da una hit di cui lui è co-autore assieme al leader degli OneRepublic Ryan Tedder.
“Bleeding Love”, primo singolo dal successo stratosferico della vincitrice di X-Factor UK Leona Lewis è infatti nata anche grazie a Jesse. “Bleeding Love” raggiunge la vetta delle classifiche in ben 34 paesi, facendo di Leona una delle debuttanti con maggior successo nella storia della musica.
Lo stesso McCartney registra una versione del brano, che inserisce nel suo album “Departure”, del 2008. Per quanto anche questa versione sia apprezzabile, quella della Lewis è di un altro livello in quanto ad intensità.
Cosa è successo dopo?
Il disco appena nominato, “Departure”, esce nel 2008 e vi lavorano produttori di artisti come Britney Spears, Usher e Rihanna. Si sente la volontà di sperimentare in nuovi stili, non più solo pop ma anche r&b, rap e soul.
Il lead single è “Leavin’”, prodotto dal rapper The Dream, e ha un buon riscontro nel mercato statunitense, dove raggiunge la top 10 della Billboard Hot 100 e vende più di 2 milioni di copie, rendendola una delle sue canzoni di maggior successo.
Segue “It’s Over”, che non duplica minimamente i numeri della precedente se non in Malesia e Singapore, dove stazione varie settimane alla numero 1.
Terzo singolo è la collaborazione con il rapper 1Ludacris nel brano “How Do You Sleep?”, che si fa notare lievemente in Hot 100 (26^ posizione) mentre ultima cartuccia estratta dalla riedizione di “Departure” è “Body Language”, con il rapper T-Pain.
Jesse torna in studio per lavorare ad un cd che sarebbe dovuto uscire nel 2010, capitanato dal lead single “Have It All”.
L’uscita fu continuamente posticipata e tale progetto non vide mai la luce. Per il quarto album in studio del cantante bisogna attendere il 2013, quando esce l’EP “Technicolor Part.1”, che anticipa di qualche mese l’LP “In Technicolor”, uscito nell’estate 2014.
La critica paragona (azzardando, e non poco) il progetto allo stile di Bruno Mars e Justin Timberlake, ma queste lodi non servono a molto infatti i tre singoli estratti, “Back Together”, “Superbad” e “Punch Drunk Recreation” non riescono a far decollare le vendite e il lavoro è da considerarsi un flop. Nella prima settimana vende la miseria di 7,846.
La carriera musicale di Jesse McCartney si è fermata a “In Technicolor”
, mentre i suoi progetti paralleli proseguono altrettanto in sordina.
Il ragazzo è ben lontano dalla fama che lo travolse dal 2003 in poi, oggi è pressoché dimenticato, se non dalle sue fans più fidate.
Ovviamente non è da escludere un suo ritorno sulle scene, bisognerà vedere se questo comeback coinciderà con un ritorno al successo o sarà un’ulteriore toccata e fuga in un mercato che ormai è davvero difficile da comprendere.