Donatella Versace torna a parlare della morte del fratello Gianni, assassinato nel 1997. Ringrazia ancora una volta Madonna per la sua vicinanza
L’attesissima serie The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, diretta da Ryan Murphy e andata in onda in nove episodi da gennaio a marzo 2018, non ha propriamente entusiasmato una delle protagoniste reali, Donatella Versace, la quale ha ammesso che molte delle cose mostrate sono frutto di pura immaginazione del sceneggiatore.
Quasi a voler dimostrare la non veridicità delle vicende narrate che riguardano la sua famiglia, e in particolare l’assassinio del fratello Gianni, la stilista ha svelato a Ssense Magazine nuovi retroscena che riguardano quel tragico periodo, dettagli del tutto tralasciati nella ricostruzioni di Murphy & Co. Un personaggio in particolare è fondamentale in tutto ciò, ed è Madonna:
“Dopo l’identificazione, sono corsa alla villa di Gianni in Ocean Drive, Madonna mi stava aspettando dentro. Non dimenticherò mai come ha provato a consolarmi in ogni modo durante quelle ore. C’erano agenti dell’FBI ovunque in casa. Ci interrogarono uno per uno e aprivano tutti i cassetti, un incubo. Mio fratello era appena stato ucciso e noi eravamo trattati come sospettati. Ma questo è probabilmente il lavoro dell’FBI”
Madonna è stata dunque una delle prime persone che Donatella chiamò non appena saputa la tragica notizia. Quando venne avvisata, infatti, la stilista si trovava a Roma per preparare uno show e, prima di salire sull’aereo direzione Miami, avvisò Madonna, che a sua volta si trovava in studio per registrare Ray of Light.
Il produttore William Orbit raccontò i dettagli qualche anno fa:
“Stavamo registrando Swim il giorno in cui Versace venne ucciso. Madonna era molto amica di lui e della sorella, Donatella, che la chiamò distrutta. Madonna registrò lo stesso il pezzo, è per questo che probabilmente ha un impatto emotivo così forte”