Beyoncé è nuovamente alle prese con dei seri guai giudiziari per #Formation, brano simbolo del suo acclamato progetto discografico Lemonade.
Alcuni mesi fa, gli eredi di Anthony Barré, meglio conosciuto come Messy Mya, rapper e star di Youtube assassinato a New Orleans il 14 novembre 2010, hanno avviato le pratiche per fare causa alla cantante.
Qual è il reato commesso da Queen B? Quello di aver inserito un sample della voce del rapper in Formation, senza alcuna autorizzazione legale da parte della famiglia.
Secondo quanto riportato da TMZ, il frammento usato nella canzone, in cui il rapper dice “Oh, yes, I like that”, proviene dal video di Barré del 2010 intitolato “A 27-Piece Huh?” e si può sentire a circa un minuto dall’inizio del video.
La famiglia, inoltre, non nasconde la delusione per il gesto compiuto da un’artista attivamente impegnata nel movimento #BalckLivesMatter; colpisce anche il fatto che Beyoncé non abbia mai ricordato Messy Mya, anche solo per attribuire al rapper un minimo riconoscimento o profitto ottenuto dall’enorme successo di Formation.
La “giustificazione” fornita dai legali di Bey è altrettanto insulsa e potrebbe far durare la causa più del previsto. Pare che Beyoncé non sia tenuta a dare alcun risarcimento alla famiglia di Barré perché la voce del rapper è percepita per un tempo estremamente limitato, poco più di 6 secondi.
Sarebbe stato citato anche il Primo Emendamento della Costituzione americana – quello che garantisce, tra le altre cose, la libertà di parola e di stampa – per spiegare l’uso delle parole di Anthony ; anche in questo caso i legali dell’artista non sembrano aver trovato una giustificazione particolarmente attendibile per mettere fine alla disputa legale.
Date un’occhiata ai due video e diteci cosa ne pensate: