Recensire un album del 1991? Di un artista che è “a malapena famoso”? In realtà, l’Hip-Hop è un mio hobby e quando questo pomeriggio, dopo tanto tempo, ho finalmente iniziato ad ascoltare questo album. Ed è stato Amore a… primo ascolto!
Per spiegare questa mia follia, è utile accennare brevemente all’importanza di GZA. Gary Grice, questo il suo vero nome, cresce con l’influenza dell’hip-hop e con i cugini RZA e Ol’ DSirty Bastard dà vita ad un primo trio, chiamato FOI: Force of the Imperial Maste. Il trio non avrà successo, ma GZA firma un contratto e pubblica il suo primo album. Commercialmente, l’album è un fiasco, ma questo dà a GZA la forza per unirsi alla nuova idea di RZA e ODB: un collettivo formato da 9 membri e che cambierà la Storia dell’Hip-Hop. Nasce così il Wu-Tang Clan, che nel 1993 pubblicherà il primo album, “Enter the Wu-Tang (36 Chambers)“.
Dopo l’esplosione dell’album, ciascun membro ha iniziato a pubblicare il proprio album da solista. Nel 1995, GZA pubblica il secondo album, “Liquid Swords“, prodotto interamente da RZA. E questo è un altro da lodare: le sue produzioni, come spero sentirete, sono qualcosa di fantastico, nonchè di innovativo, perchè nessun produttore aveva prima di allora dato ai propri brani un tema ispirato alle arti marziali (da qui anche potete capire perchè il nome Wu-Tang Clan). GZA, inoltre, come leggerete, darà il suo contributo a farci conoscere le strade di New York con “slang”, ma con giochi di parole unici.
Poichè spero davvero di trasmettere tutto l’entusiasmo che ho io per questo album, taglio su ulteriori commenti e vi parlo traccia per traccia di questo grandissimo album.
1. Liquid Swords. Partiamo da quella che ho inizialmente definito come una particolarità dei membri del Wu-Tang Clan: la loro passione per le arti marziali. Molti dei brani di questo album contengono dialoghi presi da “Shogun Assassin”, film giapponese del 1980. Come ammette GZA in un’intervista, “Questa traccia è solo una sbruffonata. Non significa niente. Parlo delle mie capacità e di come sia meglio degli altri.” Ma sapete qual è la cosa impressionante? Che nonostante la “scarsa importanza” contiene 11 similitudini e 13 metafore. Da qui capite perchè lui è “The Genius” e vedrete perchè ascoltare ammirare questo album. Benvenuti “sull’aeroplano intellettuale che scatenerà il vostro cervello” [volendo, possiamo trovare qui anche un riferimento alla Verità dei membri del movimento Five-Percent Nation].
2. Duel of the Iron Mic, feat. Inspectah Deck, Masta Killa & Ol’ Dirty Bastard. Adesso le cose si fanno serie. GZA conquista con “rime sanguinarie legate da abilità genuina“. Si potrebbe parlare moltissimo dei suoi versi stracolmi di similitudini, ma ne sottolineo una sola: “The liquid soluble that made up the chemistry / A gaseous element, that burned down your ministry” [“il solubile liquido che ha fatto questa alchimia / un elemento gassoso che ha ridotto in cenere il tuo ministero]. Il “solubile liquido” in questione è l’inchiostro, mentre l'”elemento gassoso” è la sua voce! I versi di Masta Killa e Inspektah Deck non vanno sottovalutati e, come sentite da Ol’ Dirty Bastard, questo è il “Duello del Microfono di Ferro. E’ un attacco fatale da 52 colpi!”
3. Living in the World Today, feat. Method Man & RZA. In cosa consiste il mondo (del rap) viviamo? GZA ha le idee chiare: “Cash Rules Everything“, con chiaro riferimento al classico del Wu-Tang Clan. Ma anche MC di scarsa qualità che sperano di coprire la loro inadeguatezza con un ottimo Dj. GZA non si vanta solo, come sentite nel primo verso, ma nel secondo verso spiega anche qual è la sua tecnica creativa. Simpaticissimo il “saluto” alla polizia che “cerca di spegnere l’hip-hop“: da “Father You See King the police” prendete solo le lettere iniziali.
4. Gold. Chiamiamola una normale storia di droga, con un giovane nero che ha bisogno di fare soldi ed entra nel giro dello spaccio. C’è una sola cosa che rende questa canzone diversa e fantastica: il ritornello! La parte in cui dice “I can’t fold, I need gold, I re-up and reload / Product must be sold to you” è, per me, semplicemente ipnotica. Inoltre, non è un caso che non sto lodando le basi di RZA, perchè altrimenti dovrei farlo ad ogni traccia. Qui mi sento di fare la menzione.
5. Cold World, feat Inspektah Deck. L’intro con il dialogo da “Shogun Assassin” dice: “– Ho fatto un incubo. – Non essere spaventato, gli incubi sono solo sogni. Che periodo che hai scelto per nascere!” Il momento è “sbagliato” perché la situazione nel “ghetto” è pericolosa. Genius e Inspektah Deck parlano di cosa accade nel “ghetto” e di come bisogna fare attenzione sia alla micro-criminalità che alla polizia. Il brano fu scelto come terzo singolo ed il video è diretto da GZA stesso.
6. Labels. Questo brano parte dalla cattiva esperienza che Genius ebbe con la Tommy Boy, la label che pubblicò il suo primo album senza crederci mai fino in fondo. In questa canzone di un solo verso sentiamo GZA attaccare tutte le label (la maggior parte delle quali oggi non esiste più) e, ancora una volta, emerge la sua abilità nell’usare il loro nome in un contesto. Curioso come l’unica label elogiata è la propria, la Loud Records (“Read the label and say it Loud“).
7. 4th Chamber. Questa traccia è puro divertimento, intrattenimento e puro sfoggio delle proprie capacità. Inizia a vantarsi Ghostface Killah; segue l’affiliato Killah Priest, che dimostra davvero qualcosa di grande dopo “i nostri poemi sono profondi“; RZA punta ad un verso conscious (“un attentato è stato preparato dal Presidente per bomabardare la tua residenza perchè hai prove e documenti segreti su come hanno violentato i continenti e linciato gli illustri Islamici Dominanti e gli Ebrei Asiatici Neri“); Genius chiude sottolineando quanto i soldi generino povertà più che benessere ed esaltando la produzione di RZA e la grandezza sua e del Wu-Tang Clan. Ed ascoltando il brano l’elogio non è affatto sopravvalutato!
8. Shadowboxin’ feat. Method Man. “Lasciatemi dimostrare, proprio così, deficienti sdolcinati, le abilità dello Shaolin, la special tecnica rap, figli di pu****a. Fareste bene a venire e controllare lo shadowboxing“: Johnny Blaze e Maximillion (rispettivamente Method Man e GZA) vanno giù duro con le rime in questa canzone. RZA aveva inizialmente prodotto per Meth, ma voleva che GZA ci fosse con un verso. Il video mostra i primi due versi di questo singolo, il quarto ed ultimo, ed il verso di Genius da “4th Chamber”.
9. Hell’s Wind Staff / Killah Hills 10304. La traccia si apre con uno skit in cui Bobby / RZA tratta con altri spacciatori, in particolare con Greco, personaggio inventato. GZA inizia la canzone con “Vita di uno spacciatore, Killah Hills 10304“, riferendosi al codice di Staten Island, quartiere di cui sono originari molti dei membri del Wu-Tang Clan. Qui inizia il racconto di uno spacciatore, non tanto interessante quanto a storia, ma sicuramente interessante quanto a base e flow!
10. Investigative Reports feat Ghostface Killah, Raekwon & U-God. Quattro rapper per tre storie di criminalità: Raekwon parla dello spaccio di droga; GZA della criminalità armata, celando anche un doppio significato per le rap battle; Ghostface Killah parla del contrabbando di sigarette e ci dà una bella immagine della New York “criminale”: “la vita è come Tarzan, saltando su liane sottili“. U-God si incarica di citare i crimini nel ritornello, come se fosse un reporter. L'”Oro” del Wu-Tang Clan, secondo me, è in questa canzone!
11. Swordsman. Chiamiamo questo brano il “manifesto rap” di GZA. Genius non è qui per predicare una politica particolare, ma per mostrare il suo punto di vista sulle strade da cui proviene. Invita gli ascoltatori a non seguire una “religione” perchè c’è solo una Verità (come già detto, GZA fa parte dei Five-Percent Nations).
12. I Gotcha Back. Un’altra traccia in cui ci viene raccontata la criminalità nelle strade di New York. “Protagonisti” della traccia sono i ragazzini delle strade, presi in un circolo vizioso: la povertà spinge al crimine, i bambini perdono i loro genitori e seguono le loro orme per vendetta e sopravvivenza. Più forti le parole di GZA, che prende anche in prestito parole dal gioco del baseball: “Ragazzini passeggiano nel cortile della scuola cercando di risolvere il puzzle sul perchè la vita è cosi diffiicle. Poi, appena arrivano al parco giochi, blaow! Spari li freddano e ora uno giace a terra. E’ così difficile scappare dagli spari. Magari potessi escluderli, come un arbitro, ma è un gioco senza fine e non finirà mai di esistere. Solo i giocatori cambiano“. Un bel acronimo viene trovato da Genius per la parola CRIME (crimine): “Is it Criminals Robbing Innocent Motherfuckers Everytime?“. Ed ora capite il motivo del soprannome di questo rapper!
La traccia viene scelta come primo singolo e il video sottolinea la magnificenza di questo brano:
13. B.I.B.L.E. (Basic Instructions Before Leaving Earth) feat. Killah Priest. In questo brano non sentiamo affatto GZA, ma solo l’affiliato Killah Priest. Altra particolarità: non è RZA ad aver prodotto il brano, ma l’affiliato del Wu-Tang 4th Disciple. Come suggerisce il titolo, Killa Priest vuole condividere la sua saggezza e la sua esperienza, che non viene dalla lettura della Bibbia, ma dalle strade.
Un’ultima riflessione sull’album. Credo che sia abbastanza inutile dare un voto perchè in questi 20 anni è stato già elevato a CLASSICO dell’Hip-Hop. Con questa mia recensione, sperando di non avervi annoiato, ho solo provato a sottolineare l’importanza di questo album e, nel caso in cui non lo conosceste, di avervi mostrato un pezzo di Storia che merita di essere assolutamente conosciuto.