Harry Styles è ormai un cantante solista a tutti gli effetti. Il suo singolo di debutto, Sign of the Times, è stata battezzata ieri alla #4 nella Billboard Hot 100, senza contare che sta ricevendo decine e decine di elogi dalla critica. Un inizio, dunque, a dir poco promettente per il ragazzo, talmente promettente che ha sorpreso un po’ tutti, anche gran parte dei suoi detrattori. Con il debutto solista è arrivato anche il momento della promozione, tra ospitate televisive e interviste varie.
E’ proprio l’ex One Direction il protagonista dell’ultimo numero della rivista musicale Rolling Stone, nella quale il giovane si racconta a cuore aperto toccando argomenti che vanno dalla sua passata relazione con la collega Taylor Swift al rapporto con gli ex compagni di boyband, in primis Zayn. QUI se volete leggere l’intervista completa, a seguire alcuni dei passaggi più salienti:
SULLA RAGIONE DELLO SCIOGLIMENTO DEGLI 1D:
Non volevo esaurire il nostro fanbase. Frettolosamente pensavamo – continuiamo a fare tour – ma in realtà eravamo troppo concentrati sul gruppo per lasciare che capitasse. Realizzi che sei esausto e non vuoi deludere la gente che crede in te
SU UNA POSSIBILE REUNION:
Amo la band e riguardo al futuro non escludo nulla. La band ha cambiato la mia vita, mi ha dato tutto.
SULL’ADDIO DI ZAYN:
E’ un peccato si sentisse in quella maniera, ma io ho sempre augurato solo il meglio a chiunque abbia scelto di fare ciò che ama. Se non ti diverti a fare qualcosa e senti il bisogno di fare altro, dovresti assolutamente farlo. Sono felice che stia facendo ciò che gli piace, gli auguro buona fortuna.
SULLA STORIA CON TAYLOR SWIFT:
Le relazioni sono complicate, ad ogni età, e considerando anche che non ci si rende davvero conto come funziona a 18 anni, provare a far combaciare tutte quelle cose non lo rende più facile. Nel senso, sei un po’ impacciato all’inizio. Sei ad un appuntamento con qualcuno che ti piace molto, dovrebbe essere facile, giusto? Stavo facendo esperienza, a dire il vero. Ma il nocciolo della questione era che volevo solo che fosse un’uscita normale. Non so se le sue canzoni (Style e Out Of The Woods) parlino di me, ma la questione è che lei è davvero brava, sono dannatamente ovunque. Anche io scrivo delle mie esperienze, tutti lo fanno. Mi sento onorato se ciò che abbiamo passato l’ha aiutata a scrivere quelle canzoni. Se sono stato capace di dire che apprezzo le canzoni? Sì e no. Lei non ha bisogno che sia io a dire che sono belle. Sono grandi canzoni….E’ il più bel dialogo mai avvenuto di sempre.
SULLE FANS:
Chi sei tu per dire che giovani ragazze a cui piace il pop (che sta per popolare, giusto?) – hanno gusti musicali peggiori che un 30enne hipster? Non sta a te dirlo. La musica è qualcosa che continua a cambiare. Alle ragazze giovani piacciono i Beatles, mi vuoi dire che non sono serie? Come puoi dire che queste ragazze non capiscono, sono il nostro futuro. Le nostre future dottoresse, avvocati, madri, presidenti, toccherà a loro mandare avanti il mondo. Le fans teenagers non mentono. Se a loro piaci, loro sono lì. Non fanno finta. Ti adorano e te lo dicono, il che è fantastico.
SUL SOUND DELL’ALBUM:
Onesto. Non volevo scrivere storie, volevo scrivere le mie storie, cose che sono capitate a me. La prima cosa che volevo è essere onesto. Non l’avevo mai fatto prima.
DI COSA PARLA SIGN OF THE TIMES?
La maggior parte delle cose che mi fanno male al momento non riguardano la politica, ma le basi. I diritti. Per tutti, tutte le razze, sessi, tutto. Sign of the Times è scritta dal punto di vista di una mamma che sta dando alla luce un figlio ma c’è una complicazione. Alla madre viene detto – il bimbo sta bene, ma tu non ce la farai – e ha 5 minuti per dire al figlio – Vai avanti e conquista –
SUL DEBUTTO CINEMATOGRAFICO:
Il film è così ambizioso. Alcune delle cose del film sono davvero pazzesche. E’ stata dura, fisicamente, ma adoro recitare. Adoro interpretare qualcun’altro.
Certamente da parte sua parole ben più dolci per la boyband di quelle che pronunciò Zayn, questo è certo. Che ne pensate dell’intervista?