Tre anni dopo la sorpresa I Cry When I Laugh, Jess Gynne ci fa ascoltare la sua seconda fatica discografica, l’attesissimo Always In Between.
Un anno speciale per la rossa cantautrice britannica dal timbro inimitabile, iniziato con l’enorme successo del featuring These Days e proseguito con i primi assaggi del disco, I’ll Be There, lead single, All I Am, che tanto bene sta facendo nelle radio italiane, 123 e, Thursday, ultimissimo antipasto presentato ieri. Grande entusiasmo da parte dell’artista per l’uscita di Always In Between, progetto sul quale ha contribuito a creare grande appeal nelle ultime settimane e che, fortunatamente, non ha assolutamente deluso le aspettative…anzi.
Si inizia con Intro, un pezzo che introduce con atmosfera di festa l’intero album. La gioia che Jess trasmette cantando è la medesima che lei stessa prova quando canta, e non è difficile percepirlo.
No One e I’ll Be There continuano sulla scia della spensieratezza, mentre Thurdsay si presenta come un brano intimo e personale, con una base più minimal. Tocca poi alle già citate All I Am e 123, per arrivare a Never Let Me Go, una produzione non troppo convincente nonostante la buona prova vocale.
Di tutt’altra pasta Broken, che convince già alle prime note. Il tocco gospel altro non è che la ciliegina sulla torta di una canzone che si potrebbe considerare il degno successore di Take Me Home. Jess Glynne è convincente nelle uptempo, ma è in pezzi come Broken che la sua voce tocca picchi emotivi decisamente più intensi.
Hate/Love e Won’t Say No si avvicinano allo stile di I Cry When I Laugh, mentre la vitalità di Rollin vi farà venir voglia di ballare.
Nevermind, inno all’amore, chiude la standard edition di un disco che si è fatto attendere ma che, come già anticipato, è valso l’attesa. Always In Between è la perfetta rappresentazione di Jess e di come lei viva il suo mestiere. Nessun suono modaiolo, nessuna canzone preconfezionata, tanta autenticità e genuinità da parte di un’artista che riesce a dare un senso alle parole che sta cantando e far percepire le emozioni che sta provando mentre le canta.