Lady Germanotta nell’intervista con The Hollywood Reporter tira fuori gli scheletri dall’armadio dell’industria musicale, scheletri di cui molti sono a conoscenza ma pochi denunciano per paura di compromettere il proprio potere
È passato più di un decennio dall’avvenimento che ha sconvolto la vita di Lady Gaga, ovvero lo stupro ad opera di un produttore discografico, il cui nome è tuttora ignoto dato che la stessa cantante non ha voluto rivelarlo.
Tuttavia solo negli ultimi anni l’interprete di Poker face ha trovato la forza di uscire allo scoperto e di parlarne apertamente.
È lei, Lady Germanotta, la protagonista della cover del nuovo numero di The Hollywood Reporter insieme a nomi altisonanti del mondo dello spettacolo: Nicole Kidman, Glenn Close, Rachel Weisz, Regina King e Kathryn Hahn.
Forza nella vulnerabilità
è il titolo del numero a loro dedicato, per far emergere la voce della donne, voce troppo spessa soppressa in una società ancora, per certi aspetti, maschilista.
Lady Gaga in particolare ha fatto delle agghiaccianti rivelazioni riguardo il dietro le quinte del mondo dell’industria musicale, che non è costituita solamente da album, concerti, post pieni di parole al miele per i colleghi su Instagram, ma anche da
sessismo nei confronti delle donne e molestie:
Quando ho cominciato nell’industria musicale all’età di 19 anni, era la regola, e non l’eccezione, che avresti camminato in uno studio di registrazione e saresti stata molestata.
Non nasconde inoltre di avere rimpianti, vorrebbe aver avuto il coraggio di parlare di quello che le è successo prima:
Era proprio così. Quindi vorrei aver parlato prima. Ma ne ho parlato. Sono stata aggredita quando ero giovane e l’ho detto alla gente.
La cantante ed attrice statunitense rivela inoltre che, all’interno del mondo della musica e più in generale dello spettacolo, c’è una specie di “boys club” che impedisce che gli aggressori siano consegnati alla giustizia, poiché se qualcuno di loro parlasse o affermasse le molestie, perderebbe parte del suo potere:
Nessuno vuole perdere il proprio potere, quindi non ti proteggono perché se dicono qualcosa, perdono parte del loro potere.
Serve quindi che le voci delle donne abusate e messe a tacere si uniscano in un solo coro per smascherare finalmente una realtà ancora profondamente ingiusta per il genere femminile:
Quello che spero è che queste conversazioni si uniscano. Non si tratta solo della parità di retribuzione da una parte e delle molestie dall’altra. Tutto questo è un discorso unico e questo movimento riguarda tutte queste cose insieme.
Parole scioccanti quelle della protagonista di A star is born, che arrivano a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, e che fanno emergere una triste realtà all’interno del mondo del musicbiz, e in generale, dello showbiz.
Si tratta del dietro alle quinte che nessuno ti dice proprio per paura di parlare troppo, di perdere una parte del potere, elemento fondamentale per un personaggio famoso, e che dimostra che la musica e la fama possono avere dei risvolti negativi e spiacevoli.
Di seguito trovate la copertina del numero di The Hollywood Reporter, in cui posano, oltre a Lady Gaga, anche Glenn Close, Kathryn Hahn, Regina King, Rachel Weisz e Nicole Kidman, nell’ordine:
Qual è la vostra opinione riguardo alle parole di Lady Gaga?