La cantante Marina Diamandis si è schierata apertamente contro TIDAL (la nuova piattaforma di streaming musicale acquistata da Jay-Z) in una recente intervista, della quale è stato pubblicato sul suo account twitter proprio il frammento con le sue dichiarazioni a proposito del servizio:
“Sarò totalmente onesta in proposito e questo potrebbe farmi rischiare di prenderla in quel posto, ma non ho scaricato Tidal. Sapete cosa non mi piace? Mi sembra propietà di una cerchia ristretta. La acquisterei se non fosse proprietà di Jay-Z e di quella gente. Certo, sono dei musicisti rispettabili, ma sono tutti rinomati uomini e donne d’affari. Hanno un sacco di soldi. Secondo me avrebbe avuto più senso se il messaggio fosse stato quello di supportare gli artisti, cosa che penso sia in secondo piano qui, dovrebbero includere altri artisti e non fare le cose tra loro”.
Il tweet di Marina sta suscitando diverse polemiche, come anche la nuova applicazione Tidal che ricordiamoci sarà completamente a pagamento in tutte le sue versioni a differenza di Spotify che invece prevede una versione free ed una premium. Moltissime anteprime appariranno su Tidal molto prima che su Spotify, ma teniamo presente che per ascoltare in bassa qualità su Tidal bisogna pagare gli stessi soldi che su Spotify ti consentono un ascolto in HQ ed offline.
Quello che Marina vuole mettere inoltre in luce è l’ipocrisia del servizio che sbandierando rispetto verso gli artisti è in realtà finalizzato al mero lucro da parte di gente che il fiuto negli affari ce l’ha sempre avuto.
Un’ altra artista che si è schierata contro la piattaforma è Lily Allen. (LEGGI QUA)
Voi cosa ne pensate di questa storia? Tidal si o Tidal no?