Il 20 aprile scorso è morto il DJ Avicii. La famiglia rompe il silenzio, e fa capire che si è trattato di suicidio
Un dramma del dramma. Ad una settimana dalla tragica scomparsa del giovane produttore svedese Avicii, per la prima volta parla la sua famiglia. Tramite una lettera, i familiari dell’artista fanno capire implicitamente che sia stato lui stesso a decidere di porre fine alla sua vita per “trovare la pace”:
Il nostro caro Tim era sempre alla ricerca, un’anima artistica fragile, alla ricerca di risposte a domande esistenziali. Era un perfezionista brillante che ha lavorato e viaggiato molto, ad un ritmo che gli ha portato molto stress. Quando ha interrotto i tour voleva trovare un equilibrio nella vita, per essere felice e potere fare ciò che amava di più: la musica. Non era fatto per essere una macchina da business, come poi si è ritrovato a diventare; era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori. Non poteva più andare avanti. Ha davvero lottato con tanti pensieri riguardo il senso della vita e della felicità. Voleva trovare la pace.
Tim, sarai sempre amato e tristemente sentiremo la tua mancanza.
La persona che eri e la tua musica terranno vivo il tuo ricordo.
Con molta delicatezza e dignità, nonostante il dramma che stanno vivendo i familiari di Avicii hanno scelto di essere onesti, e portare alla luce l’animo fragile del ragazzo. A questo punto è molto probabile si tratti di suicidio, un epilogo ancor più tragico per una scomparsa che oggi sembra ancora impossibile.
Ci auguriamo che, ovunque esso sia, possa finalmente trovare la serenità che nella sua breve vita non ha incontrato. #rip