L’album “Nick Jonas” rappresenta per me una delle più grandi sorprese del 2014 in ambito musicale.
Ho sempre considerato Nick come il più talentuso all’interno della band Jonas Brothers, ma ho sempre avuto la sensazione che le sue capacità fossero in qualche modo tenute a freno o addirittura soffocate dalla formula “band che deve piacere a tutti i costi agli adolescenti”.
Molti artisti nati come teen idols e lanciati da Hollywood Records (proprietà di Disney) sono costretti a firmare contratti con nuove case discografiche per passare al livello successivo ed esplorare nuovi generi musicali.
Nick con questo nuovo album ha compiuto una virata molto coraggiosa, ha infatti proposto qualcosa di totalmente diverso rispetto a ciò che eravamo abituati ad ascoltare da lui (teen pop/rock), e devo dire con risultati davvero buoni.
“Nick Jonas” è infatti un disco più maturo, di buona fattura ed orientato verso lo stile urban, Nick è perfettamente a suo agio con questo nuovo sound, e dimostra personalità ed una notevole preparazione a livello vocale. Buono l’uso che fa del falsetto in quasi tutte le tracce. Non si tratta di un disco R&B propriamente detto perchè vi sono numerose commistioni pop, e non è neanche un album memorabile, intendiamoci, ma sicuramente un progetto solido e di impatto. Le maggiori ispirazioni sembrano essere: Prince, Stevie Wonder, Robin Thicke e Justin Timberlake, i cui stili vengono fusi e reinterpretati da Nick per dar vita a qualcosa di nuovo.
Analizziamo il disco canzone per canzone:
1) Chains
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Chains è un’ ottima partenza per questo disco. Il pezzo è una mid-tempo R&B che vede la partecipazione dello stesso Nick come producer.
La canzone parla della percezione che si può avere talvolta di una storia d’amore, che può apparire come una sorta di trappola. “Try to break the chains but the chains only break me.”
Il sound è veramente interessante. La strofa è caratterizzata da un beat essenziale e pesante, nel ritornello degli influssi pop rendono più catchy la canzone. La produzione mi ricorda per certi versi alcuni pezzi di Kanye West. Sicuramente uno dei brani più pregiati all’interno dell’album.
2) Jealous
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Cambiamo atmosfera con questo secondo pezzo. Si tratta sicuramente di un brano molto più radio friendly del precedente, un sound fresco, allegro e spensierato.
La traccia è una uptempo che mescola sonorità R&B, pop ed anche rock in maniera sapientemente misurata. Questo brano mi è entrato in testa sin da subito, ed è estremamente piacevole da ascoltare.
Il testo, come intuibile, parla della gelosia che si può provare nei confronti della propria donna. (It’s not your fault that they hover, I mean no disrespect/It’s my right to be hellish, I still get jealous/’Cause you’re too sexy, beautiful/And everybody wants a taste).
3) Teacher
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Questa traccia è stata chiaramente ispirata dallo stile di Prince. Il clima è sempre spensierato. Ci troviamo di fronte ad una up-tempo dalle sonorità ispirate alla dance anni ’70 ed al funk. Anche in questo caso la produzione è molto curata (e vede la partecipazione di Nick) e mescola bene diversi elementi. Buono l’uso del falsetto da parte di Nick.
Sicuramente un pezzo perfetto per ballare questa Teacher.
4) Warning
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Ci spostiamo su uno stile più prettamente R&B nella traccia “Warning”. Il testo di questo brano è molto profondo, Nick parla della volontà di riuscire a sfuggire dalle proprie trappole mentali ed essere finalmente libero di poter fare ciò che sente davvero, ignorando i segnali di pericolo (Warnings).
La traccia parte come ballad, il ritmo si velocizza nel chorus e gli fa assumere le caratteristiche di una mid-tempo. Tastiere synth rendono il sound più moderno. Buon pezzo.
5) Wilderness
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Wilderness non è tra le mie tracce favorite del disco. Si tratta di una uptempo pop in cui la voce di Nick è accompagnata tra le altre cose, anche dal suono di un pianoforte.
Il testo fa riferimento al sesso, però non è volgare. “Naked as the day we were born/Did you know it could feel like this?/Feel like this?/I’ll take your body back, take it back, take it back to the wilderness.”
Il ritornello è abbastanza catchy, ma la traccia in sè non mi convince, non mi sembra nulla di particolare. Non male, ma neanche bene. Passiamo oltre.
6) Numb (feat. Angel Haze)
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Questo è un pezzo che mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare in un disco di Nick Jonas! Si tratta infatti di una produzione hip-hop, che vede la collaborazione della rapper Angel Haze.
Il pezzo è davvero buono, mi ricorda alcune canzoni di Trey Songz per quanto riguarda l’uso della voce (bravo Nick!), e “Dark Horse” della Perry per la commistione di elementi trap. Nick ci sta davvero bene su questa traccia, e l’apporto di Angel Haze contribuisce a conferire una credibilità ancora maggiore al brano.
7) Take Over
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Questo brano parte benissimo: beat essenziale ed atmosfera cupa. Mi sembrava di avere di fronte una Chains part 2.
Dopo circa 40 secondi però le cose cambiano completamente: il pezzo diventa sfacciatamente pop, e quel Na-Na-Na sembra preso direttamente da una vecchia canzone dei Jonas Brothers.
Non avrei inserito questa traccia qui nel disco, stona con il progetto e rischia di vanificare il tentativo di Nick di risultare convincente con sonorità più urban. Bocciato.
8) Push
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Molto intensa questa ballad, in cui Nick fa costantemente utilizzo del falsetto, che fa molto Frank Ocean.
Il testo fa riferimento ad una visione masochistica dell’amore. “Hold me tight enough to kill me / Bite my tongue so I can’t speak / Clip my wings so I can’t fly / Bury me deep but I won’t die,”.
Il brano è buono, ma un po’ ripetitivo, si sarebbe potuta sfruttare la situazione diversamente per creare un pezzo memorabile!
9) I Want You
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I toni tornano allegri e spensierati con questa I Want You, brano che mescola pop e rock. Il sound è catchy, ma attenzione, anche in questo caso l’ effetto Jonas Brothers è dietro l’angolo. Tuttavia Nick qui non supera il limite ed il brano scorre piacevolmente.
10) Avalanche (feat. Demi Lovato)
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Bellissima questa ballad cantata in collaborazione con Demi Lovato, sicuramente una delle tracce più pregiate del disco. Il testo parla della fine di una storia d’amore e delle conseguenze deleterie che questa può causare.
Il sound non è molto originale però il risultato è veramente notevole, si vede che Nick e Demi hanno intesa nella vita reale e che la presenza della Lovato non sia stata certo una costrizione.
Per un gusto personale avrei preferito una voce black su una traccia del genere, non che Demi non sia brava, anzi, fa un buonissimo lavoro a livello di performance vocale, però secondo me manca qualcosa.
11) Nothing Would Be Better
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Chiude il disco il mio brano preferito in assoluto. Questa canzone è semplicemente meravigliosa. Si tratta di una ballad in grado veramente di trasportarti altrove.
Il testo è una dichiarazione d’amore molto profonda, in cui Nick mette in luce anche le sue fragilità.
Cause I used to live in fear, it was my home
But there are harder things to be, than all alone
Your the broken part of me that makes me hold
But so unsureNothing’s forever, nothing will be better
In the love you’re giving me