Sanremo 2021 – Seconda serata della 71esima edizione del Festival, il più anomalo di tutti, a causa della pandemia

Al via la seconda serata del Festival di Sanremo 2021. In gara gli altri 13 Campioni e le restanti 4 Nuove Proposte (passano a venerdì sera Wrongonyou e Davide Shorty), Irama partecipa con il video delle prove.
Tra gli ospiti Laura Pausini, Il Volo e Alex Schwazer. Achille Lauro torna sul palco con Claudio Santamaria e Francesca Barra. E ancora, Elodie in rosso, Fiorello con le piume nere e la prima classifica generale: in testa c’è Ermal Meta, ultimo Aiello.
Ecco le pagelle della seconda serata di Sanremo 2021:
6 Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”: il sentimento che Orietta racconta nel brano non è banale. C’è dentro tutta le tenerezza dell’amore pluridecennale per il marito Osvaldo Paterlini. La canzone, se pur ancorata a una scrittura del passato, è accattivante al punto giusto.
6.5 Bugo – “E invece sì”: torna un anno dopo ma sembra che non abbia mai lasciato veramente il palco dell’Ariston. Il testo è costruito per immagini, sa suggestionare e proprio per questo è destinato a durare.
7 Gaia – “Cuore amaro”: seducente e sensuale. All’Ariston ci fa viaggiare fino all’altra parte del mondo con suoni latineggianti, chitarre acustiche, ritmi sudamericani e un po’ di reggaeton. Brava.
6.5 Lo Stato Sociale – “Combat Pop”: una girandola di citazioni musicali anni ‘50 e ‘60 e un pizzico di ironia anche sul direttore artistico del Festival, trasformando il palco dell’Ariston in un centro sociale. Parodistici e geniali. “Mica rock ’n roll, questo è combat pop”.
8 La Rappresentante di Lista – “Amare”: sono bellissimi nel loro color fucsia, la loro religione si chiama queer pop. Lei ha una vocalità splendidamente teatrale. Melodia incalzante con un crescendo ritmico che esplode nel ritornello.
7 Malika Ayane – “Ti piaci così”: sale e scende con la voce con la nonchalance e l’eleganza di sempre Malika, con un testo scritto a quattro mani insieme a Pacifico. E’ la sola che gioca con la telecamera. Una vera padrona di casa.
7 Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”: una canzone dalla struttura classica. Con qualche tocco di raffinatezza. Meno ardita forse la parte musicale ma è uno di quei brani che potrebbero piacere più di quel che si pensi. Migliora con l’ascolto e primo posto nella classifica provvisoria.
6.5 Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”: ci vuole talento per portare in gara un brano fuori quota per il palco di Sanremo. Mettete due leggende del liscio e il cantante mascherato dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Davide Toffolo, però, per avere un bel mix musicale tutto da ballare.
4 Random – “Torno a te”: una struttura troppo semplice per un brano che non decolla. Nemmeno l’orchestra riesce a dare la giusta verve. La canzone più brutta di questa edizione.
6.5 Fulminacci – “Santa Marinella”: canzone classica, cantautorale, garbata. Una ballad dalle strofe che si fanno ascoltare. E poi la chitarra la ha portata per usarla e non per fare scena.
7.5 Willie Peyote – “Mai dire mai (La locura)”: dopo avere ascoltato l’interpretazione di questo artista piemontese dovete prendere il testo e leggerlo: un mix di suggestioni, citazioni e messaggi forti. Ridicolizza tutti, compreso se stesso.
5.5 Gio Evan – “Arnica”: il poeta-musicista pugliese ha una ballad romantica che corre senza interruzioni dalla prima all’ultima nota anche se forse non riesce a contenere tutte le sue sfaccettature.
6.5 Irama – “La genesi del tuo colore”: a “salire” sul palco è la registrazione della prova generale dei giorni scorsi, ma il brano è una tavolozza di suoni ben fatta.