Sanremo 2021: Prima serata della 71esima edizione del Festival. L’assenza del pubblico ha inciso sulla resa di molte esibizioni, apparse sottotono

Ieri sera si è aperta la 71esima edizione del Festival di Sanremo 2021, la prima senza pubblico in sala. Si sono esibiti tredici Big su 26 (gli altri tredici stasera) e le prime quattro Nuove Proposte (promossi alla semifinale di venerdì Folcast e Gaudiano).
Largo spazio ai tormentoni di Fiorello, e ancora, la performance travolgente di Loredana, il debutto di Ibrahimovic e l’emozione del conduttore Amadeus. Achille Lauro show, piume e lacrime di sangue. Annalisa in testa alla classifica provvisoria, seguita da Noemi e Fasma. Ultimo posto per Aiello.
Ecco le pagelle della prima serata di Sanremo 2021:
7 Arisa – “Potevi fare di più”: abito tutto rosso, unghie lunghissime, lei didascalica. Il colore accende il freddo dell’anima raccontato dalla canzone firmata da Gigi D’Alessio. E funziona.
7.5 Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”: la canzone funziona eccome, è fra le più belle di questa edizione. Malinconia battistiana, sonorità anni ’70 e ’80. Se trovano la chimica giusta…
5 Aiello – “Ora”: la canzone non sarebbe neanche così male se solo usasse meglio la voce. A tratti troppo urlata, troppo pure per lui. Avrebbe potuto dispiegarsi in un mix arrabbiato di urban, cantautorato, street e invece si perde un po’, peccato.
6 Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”: lei ha la solita voce bellissima, lui la appoggia ritmicamente. Il brano è costruito appositamente per il duo e avrà comunque il suo bel successo. Ci si aspettava forse qualcosa di più.
8 Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”: Max è un farmacista che ha un rimedio per tutti e veste i panni di Leonardo da Vinci. La band che lo accompagna sono i cartonati di Marilyn Monroe, Jimi Hendrix, la regina elisabetta, Paul McCartney e Igor di Frankenstein Junior.
7 Noemi – “Glicine”: una delle voci più sicure del Festival. Un saliscendi di acuti su una melodia elegante e raffinata. Un misto di grinta e delicatezza.
6.5 Madame – “Voce”: la più giovane cantante in gara. Il brano si intitola “Voce” e le cade abbastanza a pennello con la produzione del solito Dardust. Sicuramente suadente, peccato che non si capiscano bene le parole.
7.5 Maneskin – “Zitti e buoni”: la voglia di spaccare il mondo per affermare se stessi è il tema della canzone. Grinta, spavalderia, sfrontatezza. Rock puro. E noi ne “siamo fuori testa”.
7 Ghemon – “Momento perfetto”: Molto bravo e sicuro di sè. Un brano di rivincita, di sano ottimismo ma anche di ironia che ondeggia tra swing, gospel, soul che non disdegna il rap e con una spolverata jazzata per finire.
8 Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”: loro hanno veramente le fiamme negli occhi. Che belle vederli passare dalla tensione all’emozione. Una bella sorpresa.
5.5 Annalisa – “Dieci”: un brano che non dispiega le ali nonostante l’eleganza dell’interpretazione. Lei l’ha definita la dichiarazione d’amore alla sua musica, ma questa ballad non è all’altezza della sua voce.
5 Francesco Renga – “Quando trovo te”: una canzone in pieno stile Renga ma in cui si avverte la voglia di fare qualcosa di diverso. Esibizione comunque che non arriva alla sufficienza.
6 Fasma – “Parlami”: troppo autotune per essere pop. Troppo pop per essere trap. Ma il brano non è male, anche se il rock delle chitarre si era già sentito l’anno scorso con la sua partecipazione tra le Nuove Proposte.