Tinashe si è sfogata in un’intervista, spiegando per quale motivo a suo dire è penalizzata nell’industria musicale, in primis dalla comunità nera.
Intervista che farà sicuramente discutere quella che Tinashe ha concesso al The Guardian. Con l’uscita del bel singolo Flame, a marzo, molti si aspettavano una drastica accelerata per quanto riguarda l’uscita di Joyride, ormai divenuto oggetto misterioso quasi quanto Digital Distortion di Iggy Azalea.
Ad oggi il disco dovrà attendere ancora un bel po’ prima di essere rilasciato, come ha svelato al quotidiano britannico la stellina R&B:
Le cose non sono sempre andate secondo il mio piano originale…Ho intenzione di fare altri mesi di registrazione, quindi spero di farlo uscire entro quest’anno.
Ma non è tanto la conferma dell’ennesimo slittamento del progetto ad aver attirato l’attenzione di molti sull’intervista, quanto invece alcune pungenti parole con le quali Tinashe spiega di sentirsi penalizzata all’interno dell’industria musicale, perché etichettata in questioni che riguardano il colore della pelle:
Per quanto mi riguarda si tratta di provare a bilanciare il fatto che io sia una donna mulatta, e a volte sento di non andare del tutto bene alla comunità nera. Non mi accettano completamente, anche se io mi vedo come una donna nera! Questo distacco è disorientante ogni tanto. Sono quello che sono!
Ma arriviamo alla parte saliente del discorso-sfogo. Secondo lei, infatti, nel musicbiz c’è posto solo per poche superstar nere:
Poco tempo fa mio cugino ed un mio amico erano con un amico del liceo che ha detto – Io sono fan di Kehlani – facendo in pratica capire che non poteva contemporaneamente essere anche un mio fan. Alche il mio amico ha risposto – Non puoi essere fan di entrambe? –
In pratica è come nello sport, la gente deve stare da che parte stare. Ci sono centinaia di rapper uomini tutti uguali, che cantano anche in modo uguale, ma se sei una donna nera nell’industria sei o Beyoncé o Rihanna, basta. E’ molto strano.
A quel punto il giornalista ha sostenuto le sue parole facendo l’esempio di Ciara, che Tinashe ha condiviso:
Sentivo come se qualcuno dovesse sacrificare qualcun altro perché non ci sono abbastanza camere per ospitare tutti. Ciara è un’artista meravigliosa, Beyoncé e Rihanna idem, e sono tutte differenti!
Considerazioni dure quelle dell’artista, ma impossibili da contraddire completamente, specie per quanto riguarda il discorso “spazio” che, per alcune star dall’indubbio e inestimabile talento come appunto Ciara, non è mai stato abbastanza.
Tinashe ha voluto parlare della sua esperienza, senza screditare nessuno o giustificare i suoi insuccessi con il colore della sua pelle. I social si sono già scatenati, voi sentite di darle ragione?