Charlene Keys, meglio conosciuta come Tweet, è un’artista statunitense esponente dei generi neo soul e contemporary R&B. La musica ha fatto parte della sua vita fin da quando era piccola, infatti, oltre a prendere lezione di chitarra, cantava nel coro della chiesa assieme ai fratelli e ai genitori. Nel ’90 entra alla School of Arts di Rochester e fonda un gruppo musicale, le Sugah; è in questo periodo che ha l’opportunità di entrare in contatto con artisti come Timbaland, Ginuwine e Missy Elliott. Le Sugah non riescono a sfondare e Tweet, senza un soldo, cade in depressione e pensa fortemente al suicidio.
Destino volle che quando ormai tutto sembrava segnato arrivò una chiamata proprio di Missy Elliott, che la invitò a partecipare al suo prossimo progetto discografico Missy E… So Addictive (2001). Tweet ovviamente coglie la palla al balzo; questa collaborazione le aprirà la strada per una lunga serie di altre collaborazioni con artisti del panorama hip hop e urban.La Elliott, inoltre, le fa firmare un contratto con la sua etichetta discografica, la Goldmind Inc. e da qui Tweet inizia a lavorare al suo primo album da solista, Southern Hummingbird, che esce nel 2002.
Il primo singolo estratto, Oops (Oh My) (feat. Missy Elliott) inaspettatamente diventa un successo, scala le classifiche R&B e entra in top10 nella Billboard Hot 100. L’album viene accolto bene da critica e pubblico ed anche il secondo singolo, Call Me, diventa una hit. Molti iniziano ad accorgersi di lei e cercarla; tra il 2002 e il 2003 arriva addirittura a lavorare per l’album Just Whitney… di Whitney Houston e con Madonna in American Life The Remixes Single.
Torna a registrare per sé stessa e, nel 2005, esce It’s Me Again, secondo album prodotto sempre con l’aiuto dell’amica Missy Elliott e di Timbaland. Una promozione non adeguata non le permette di ripetere il successo avuto con Southern Hummingbird.Nel 2007 lascia la Goldmind Inc., firma con la Umbrella Recordings e inizia a lavorare ad un album che non vedrà mai la luce. Cambia ancora casa discografica e pubblica un EP, Simply Tweet nel 2013.
Per la gioia dei suoi fans, nell’estate 2015 aveva confermato di essere entrata a far parte di una label indipendente con la quale aveva iniziato a registrare il nuovo materiale per il tanto atteso terzo album Charlene, uscito finalmente il 26 febbraio scorso, 11 anni dopo It’s Me Again.
Charlene per Tweet è un ritorno alle origini, innanzitutto ritroviamo Missy Elliott e Timbaland alla produzione, inoltre ritroviamo i sound soul/neo soul e R&B che hanno accompagnato da sempre la sua carriera, uniti però ad un’anima più gospel. La sua voce soft e sensuale è rimasta quella di un tempo e, senza dubbio, gli appassionati del genere non potranno far altro che apprezzare questo nuovo progetto.
Ecco la recensione delle tracce che compongono Charlene:
Intro | SOULFULLY YOURS, CHARLENE: l’album inizia con l’intro dal titolo che richiama alla chiusura di una lettera. ‘Soulfully Yours’ significa ‘vostra con tutta l’anima’, e gioca sul fatto che soul, oltre che anima, è anche il nome del genere che lei tanto ama e che tanto le ha dato.
La voce di Tweet, dolce e profonda, è accompagnata da una chitarra e ci invita ad entrare in questo nuovo album che ha costruito nel tempo e in cui ha messo tutta sé stessa.
MAGIC: secondo singolo del progetto, rilasciato il 21 gennaio 2016. Magic è una produzione vintage, che ci rimanda a fine anni ’90/inizi 2000. Sound semplice e soft ma molto sensuale e delicato; questo brano assomiglia a Beautiful, singolo del primo album, ma presenta armonie più mature.
Magic è una canzone che parla di come l’amore, quando arriva, sia in grado di portare gioia e magia all’interno di una coppia.
La voce calda e sensuale di Tweet fa uscire completamente la sua anima soul/R&B e trasmette al meglio il messaggio e le emozioni che sta cantando. La semplicità della produzione si riflette nel video di Magic, dove vediamo Tweet cantare sdraiata su una poltrona all’interno di una stanza vuota. Traccia basic ma di classe.
WON’T HURT ME: primo singolo estratto da Charlene, uscito nel settembre dell’anno scorso.
La traccia è accompagnata da una chitarra acustica che fa risaltare in modo perfetto il timbro di Tweet, che qui ritroviamo davvero come ai vecchi tempi, come se dal 2005 ad oggi il tempo si fosse fermato.
Il testo è autobiografico, come d’altronde tutto il progetto, e parla di un ragazzo più giovane di lei, suo amico, ma che ad un certo punto ha iniziato a volere qualcosa di più, sentimento che lei non ricambiava. In un’intervista parla del brano e spiega che ‘Si può essere amici senza provare amore, ma lui lo provava e io non sentivo lo stesso. Passare del tempo assieme non significa essere innamorati’.
‘Do whatever it is you gotta do, it won’t hurt me.’ (fai quello che devi fare, tanto non mi ferirai) canta in una delle strofe, un testo che mostra l’immagine di una donna forte e sicura di sé, che non ha bisogno del suo uomo per andare avanti. Won’t Hurt Me è una delle tracce migliori dell’album, anche il video è ben riuscito e ci mostra una Tweet raggiante.
PRICELESS: ballad R&B dove la parola chiave è semplicità. Troviamo la stessa atmosfera sensuale e delicata dei brani precedenti, stesso sound e stesso binomio voce/chitarra acustica. La sua voce non è mai sopraffatta dalla base e proprio per questo di può dire che è la protagonista vera di tutto l’album.
L’argomento è ancora una volta l’amore, questa volta nel suo lato più puro e genuino. Tweet parla di quel tipo d’amore senza prezzo, ‘so simple and so true’, difficile da trovare ma che quando si trova non bisogna farsi scappare. Sicuramente l’amore di cui parla può essere visto sì come un sentimento tra due persone, ma anche come quel legame indissolubile che la unisce alla musica.
Interlude | ALL I SEE IS YOU: Charlene è in un certo senso suddiviso in tre parti, il primo interludio All I See Is You conclude la prima. Il brano dura all’incirca un minuto e mezzo ed è un’altra breve ballad R&B romantica sul tema dell’amore. Questa volta la chitarra acustica lascia spazio al piano, e bisogna ammettere che accompagnata dal piano la sua voce risulta ancora più delicata ed elegante. Produzione leggera, di classe e dal sound sensuale, romantico e strappalacrime.
SOMEBODY ELSE WILL (Feat. Missy Elliott): la traccia n.6 è quella che incuriosiva un po’ tutti, non solo per la partecipazione di Missy Elliott ma anche perché è stata prodotta da un mostro sacro come Timbaland. Tweet ritrova Missy dopo aver lasciato la sua casa discografica da molti anni ed è un bel regalo per i fans poterle risentire assieme.
Somebody Else Will è una disinvolta uptempo R&B, più ritmata delle prime tracce dell’album, che parla del potere delle donne. La voce graffiante della rapper ci acompagna nell’intro e nei cori, Tweet si occupa delle strofe e del ritornello. Una produzione che potrebbe benissimo risalire ai primi anni 2000, quando questo genere faceva davvero faville.
Il testo parla di un uomo che non merita l’amore della sua donna, ‘If you don’t love me, somebody else will’ (se non mi ami, qualcun altro lo farà) canta Tweet, ed è bello il messaggio che continua a dare, non bisogna piangersi addosso se una storia va male, bisogna andare avanti perché qualcuno di migliore arriverà. I suoi testi dimostrano il suo carattere forte e sicuro di sé, una donna ‘con i cosiddetti’.
Al di là della piacevolezza della canzone è bello vedere riunite, anche se solo per un brano, Tweet e Missy Elliott, e speriamo che questa ritrovata collaborazione non sia l’ultima.
ADDICTED: molto simile a Pricelesse e a Won’t Hurt Me, forse un po’ troppo. Addicted è una midtempo dalle armonie che mantengono un’andatura costante ed un groove coerente con l’intero progetto. Per la base ritroviamo la chitarra acustica, la migliore amica di Tweet in Charlene.
L’amore è il filo conduttore del progetto e anche qui viene trattato nelle sue sfumature più belle, un amore così forte e sentito che rende difficile l’attesa quando uno dei due è lontano, ‘You are the type – my medicine, that’s what you are, you keep me happy as the perfect potion’ (tu sei quel genere – la mia medicina, ecco cosa sei, mi rendi felice come la perfetta pozione magica).
Sicuramente produzione curata e matura, come accennato prima però forse troppo simile alle precedenti, senza quel tocco in più che la faccia spiccare.
NEVA SHOULDA LEFT YA: produzione R&B dal titolo in slang, terzo singolo rilasciato da Charlene. Non c’è niente di peggio che accorgersi di essersi fatti sfuggire qualcuno che si ama. Quando ci si accorge è troppo tardi e l’unica cosa che resta da dire è ‘non avrei mai dovuto lasciarti’, titolo appunto della traccia 8. Tweet canta questo, canta di un errore che ha commesso in passato quando si è lasciata scappare quello che secondo lei era un amore vero.
Il brano è una uptempo ritmata con sfumature raggae, più ‘leggera’ delle tracce precedenti. Ennesima performance vocale ottima di Tweet, che ancora una volta riesce a catturare l’attenzione degli ascoltatori con l’armonia della sua voce, mai piatta. Il brano crea un’atmosfera di pace e serenità, una produzione semplice e delicata che comunque lascia il segno.
THE HARDEST THING: in questa traccia più che mai gioca con la sua voce come fosse un vero e proprio strumento. E’ accompagnata dalla solita chitarra acustica (qui suonata in modo più veloce e ritmato) cui in seguito si aggiunge l’eleganza delle note del piano. Una midtempo incisiva dal sapore vintage, che si sarebbe inserita perfettamente in uno dei suoi primi due album.
The Hardest Thing, ‘la cosa più difficile’, è arrendersi e ammettere quando le cose non vanno più bene come una volta, avere il coraggio di dire basta e iniziare da capo.
GOT WHATCHA WANT: un lento mix di sfumature gospel e R&B dove la voce di Tweet, accompagnata da piano e chitarra, risalta veramente al massimo e crea un’atmosfera pacifica e positiva. Uno dei pezzi più forti e interessanti del progetto, la stessa cantante ha ammesso che è tra i brani preferiti della sua intera carriera; questa passionalità viene trasmessa attraverso la sua performance vocale potente ed emotiva.
Got Whatcha Want parla del rapporto di coppia, di come in alcuni casi i bisogni di uno non siano gli stessi dell’altro e quindi va a finire che si arrivi a delle incomprensioni più o meno gravi, a promesse mai mantenute, tante parole e pochi fatti che portano ad una rottura inevitabile.
Interlude | WILL YOU BE THERE: altro intermezzo all’interno del progetto, all’incirca un minuto nel quale possiamo ascoltare la voce angelica di Tweet, che tocca i registri più bassi del suo registro vocale per un risultato davvero stupefacente. Non molte cantanti sono in grado di raggiungere certe note, questo è poco ma sicuro.
I DIDN’T KNOW: un pezzo dall’anima soul e dal carattere introspettivo. Il perfetto esempio della bravura di Tweet non solo come musicista e cantante, ma anche e specialmente come autrice di testi.
E’ interessante vedere come le sue canzoni siano spesso dei monologhi con sé stessa, in cui parla a viso aperto del suo passato e dei suoi sentimenti ed emozioni. ‘It wasn’t love, I agree, maybe comfort was safe with me … but I can’t supply that no more’ (non era amore, sono d’accordo, forse la comodità mi stava bene…ma non non posso soddisfarla, non più) dice a sé stessa riguardo una storia finita per sua volontà, perché non era più in grado di sostenere certe cose, o semplicemente l’amore iniziale si era spento. Sfumature meno sensuali di Magic e Won’t Hurt Me, ma più decise e profonde. Ottimo pezzo.
DADADA….STRUGGLE: a mio parere il brano, insieme ad Addicted, meno interessante del progetto. Una melodia un po’ caotica che va a scontrarsi con la voce dell’artista, che comunque dà un’ulteriore conferma di essere nel pieno della forma. Nulla da dire infatti sulla sua performance canora, è la canzone in sé che non trasmette quelle emozioni che invece si riscontrano in altri pezzi.
Un ritornello piatto e non incisivo, la canzone dura 5 minuti e mezzo e sembra non finire mai. Per fortuna la pazienza viene ripagata con il brano che la segue.
I WAS CREATED FOR THIS: la traccia più significativa, profonda e personale di Charlene.
Tweet attraverso questa midtempo R&B/soul vuole ringraziare pubblicamente Dio per quello che le ha dato, in primis la sua voce, perché lei sente di ‘essere stata creata per questo’, per cantare, per trasmettere le sue emozioni attraverso la musica.
‘He gave me a song, for me, to tell me the story’(mi ha dato una canzone, per me, per raccontarmi la storia) e lei sente il compito di tramandare questa storia attraverso le note di una chitarra e la bellezza della sua voce. Come detto, è una delle più significative della sua carriera in quanto arriva in un periodo nel quale tutto sembrava spento e in cui lei non era più sicura di volere continuare a cantare. E’ in questo momento che ha sentito una voce che le ha detto di non mollare perché quella era la sua missione. Nessuno avrebbe scommesso su un suo ritorno 11 anni dopo, eppure eccola qui, perché lei è ‘stata creata per questo’.
Outro | I SURRENDER: finale dalle sfumature più scure e gospel, nel quale il timbro soft e delicato della cantante torna ancora una volta ad essere accompagnato dai toni ‘grezzi’ dell’immancabile chitarra acustica.
‘My heart is broken in so many pieces, but here I Am to receive that from you’ (il mio cuore è rotto in così tanti pezzi, ma eccomi qui a ricevere questo da te) canta al suo amore che ancora una volta l’ha delusa. Questo outro in salsa retro è la perfetta chiusura di Charlene, racchiude in 2 minuti e mezzo un po’ tutti gli elementi che caratterizzano questa tanto attesa terza fatica discografica.
Queste sono le tracce che compongono Charlene, comeback album di Tweet, ad oltre un decennio di distanza dal precedente. La ritroviamo al meglio delle sue qualità, con una voce da fare invidia a molte colleghe ed un’anima che traspare appieno attraverso i suoi testi.
Gli amanti del genere non potranno far altro che apprezzare questo album maturo ed elegante, altri invece potrebbero trovarlo un tantino ripetitivo.
Il titolo Charlene, nome di battesimo della cantante, è stato scelto in quanto l’album vuole trasmettere tutto ciò che l’ha ispirata musicalmente prima di diventare la Tweet di Oops (Oh My), è un lavoro intimo, personale…composto come le pagine di un diario e partorito con passione e sentimento.
Ad una settimana e poco più dal rilascio, Charlene ha debuttato alla n.3 della classifica Billboard Top R&B Album e raggiunto ottimi risultati su Apple Music. Niente male per un’artista che manca dalle scene da così tanto tempo.
Non ci resta che farle un in bocca al lupo per questo suo gradito ritorno sulle scene. Bentornata Tweet!