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Una raggiante Adele si racconta e posa per Vogue

di Silvia Mella
14 Febbraio 2016 - Aggiornato Il 12 Marzo 2019
in Interviste, Pop
Tempo di lettura:9 minuti

usvogue-march16-adele-article1Periodo d’oro per la donna dei record Adele. Dopo la pubblicazione di “25” e le sue vendite stellari, la cantante di ‘Hello’ è pronta ad esibirsi alla serata dei Grammys, premi per i quali quest’anno non concorre…per la felicità dei suoi colleghi che hanno così qualche chance in più di vincere. Nel frattempo troviamo Adele nella copertina di Vogue, per un elegantissimo servizio fotografico della fotografa statunitense Annie Leibovitz, che già aveva immortalato l’artista nel 2009, all’epoca di ’19’.

Ne è passato di tempo da quell’album e molto è cambiato nella sua vita, come possiamo riscontrare nelle parole della stessa Adele, nell’intervista che accompagna il servizio su Vogue. L’intervista è una lunga chiacchierata con il giornalista Hamish Bowles, nel quale si parla di fama, maternità, amore e molto molto altro. Pertanto abbiamo deciso di riportare i passaggi principali, suddividendoli per tematica affrontata;

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Adele riguardo la sua vita e la sua carriera:

“Ero semplicemente scioccata di aver raggiunto improvvisamente i 25 anni, ma ora come ora amo me stessa come non mai, mi sento così a mio agio con il mio corpo. Mi piace davvero come sono, chi sono, mi piacciono tutti coloro che fanno parte della mia vita. Ovvio ho delle insicurezze, ma non mi fermano… Una delle cose che mi piace di più della mia carriera è che il mio team è rimasto lo stesso, quindi abbiamo fatto tutti queste esperienze insieme, e questo le rende speciali. Diventare sempre più famosi potrebbe comportare l’essere soli, ma non finché avrò loro che mi circondano”.

Riguardo i primi approcci con la musica:

“La mia insegnante di musica era una s*****a. Non mi incoraggiava. Poi passai le audizioni ed entrai alla ‘Brit school of performing arts’, e il direttore del dipartimento musicale era Tony Castro, che incoraggiava gli studenti a scrivere canzoni proprie. Se non fosse per lui probabilmente non avrei mai scritto ‘Hometown Glory’ e ‘Daydreamer’. Penso che l’insegnante sia uno dei lavori più importanti al mondo. Se la mia carriera dovesse finire, farei l’insegnante”.

Riguardo la maternità:

“Non posso avere altre stupidaggini per la testa di cui preoccuparmi. Angelo (suo figlio, ndr) mi rende fiera di me stessa. Quando sono diventata mamma ho sentito come se iniziassi a vivere veramente, avevo uno scopo, che prima non avevo…la mia cosa principale è essere mamma, poi ci sono io, poi c’è il lavoro. Penso che dovevo prendermi un bel po’ di tempo per far sì che la gente sentisse la mia mancanza”.

Riguardo il suo compagno:

“Quando ho incontrato Simon, sapevo che qualcosa sarebbe successo. Lui e mio figlio hanno cambiato la mia vita completamente…la relazione con lui è troppo privata per essere messa nelle sue canzoni, anche se ‘Water Under The Bridge’ parla di lui”.

Riguardo la lavorazione  di ’25’:

“In un momento di euforia ho cercato di prendere ispirazione da ‘Ray of Light’, il mio album preferito di Madonna, e da ‘Play’ di Moby’. Ma quel nuovo materiale per me non aveva senso. Non sapevo esattamente cosa stavo facendo, come avrei potuto provare e prendere in giro qualcuno facendo uscire quel lavoro sperando che l’avrebbero comprato se neanche io l’avrei comprato? Sembrava un po’ fatto tanto per fare”.

Riguardo la collaborazione con Max Martin:

“…’Send My Love (To Your New Lover)’ è più pop di molte canzone pop che ho sentito.

Riguardo alcuni brani di ’25’:

“Per completare ‘Hello’ ci sono voluti 4 mesi, ‘All I Ask’, scritta con Bruno Mars, è ispirata alle ballad delle dive anni ’90 come Whitney Houston, dove gli artisti mostravano davvero la loro estensione vocale”

Riguardo Bruno Mars:

“Sono sempre stata una sua grande fan, ma quando abbiamo lavorato insieme è stato il massimo. Può fare tutto, cantare le migliori note che tu abbia mai sentito live nella tua vita mentre suona un tamburo o un basso o fa qualche pazza improvvisazione con strumenti a percussione. Penso che diventerà il più grande, grande, grande artista del mondo”.

Riguardo la nuova forma fisica:

“Stavo cercando di trovare un po’ di energia per il tour, così ho perso un po’ di peso. Adesso mi sento normale, pronta ad indossare vestiti…il che è un vero problema per me! Perché ho scoperto di avere una specie di dipendenza dallo shopping”.

Riguardo le sue giornate di shopping:

“Per una giornata di shopping di solito metto leggins, sneakers, grandi e dorati orecchini a cerchio…oggi per voi ho fatto uno sforzo…non esco così, assomiglio a una mamma trasandata. Sembro una persona qualunque. Quando sono con mio figlio indosso leggins, un maglione e un paio di Converse, perché le sue piccole manine sporcano tutto”.

Riguardo le sue paure:

“Ho un’assoluta fobia dei germi dopo l’intervento alle corde vocali. Non posso cantare se ho mal di gola, è il mio più grande incubo”.

Riguardo il ritorno sulle scene:

“Non mi mancava per niente essere sotto i riflettori, ma mi mancava questa parte di me. Ero contenta di essere lontana da tutto per un po’, ma ero un po’ spaventata del fatto che magari non sarei più tornata. Una volta uscita ‘Hello’, mi sentivo come se non dovessi provare niente a nessuno. Ora canto semplicemente perché voglio, è farò gli album quando vorrò e non perché qualcuno mi forza…non che qualcuno ci abbia mai provato…li brucio se ci provano!”

Riguardo il tour:

“Vado in tour solo per i fans, per vedere le persone che hanno cambiato la mia vita. In tour sono sempre agitata, ho paura di non essere brava abbastanza…e l’adrenalina è così snervante….Da fan io stessa capisco l’importanza di vedere i propri idoli live. Il mio più bel ricordo d’infanzia è quando mia mamma si organizzò per prendere dei costosi biglietti per portarmi a vedere le Spice Girls, la gente pensa sempre che scherzo quando lo dico, ma le Spice Girls esplosero quando io avevo 7 anni. Da quel momento, quando un album mi prende davvero, e se l’artista è vivo, vado a vederlo dal vivo. Ora tutto il tour gira intorno a mio figlio, sarò a Londra quando inizierà l’asilo’.

Riguardo i suoi gusti musicali:

“Sono ossessionata da Lana Del Rey, specialmente da ‘Salvatore’, il testo è intenso, i cori della canzone mi fanno sentire come se stessi volando, come quei momenti della vita che ti senti a rallentatore, quando non hai niente da fare, guardi fuori dalla finestra e la tua mente raggiunge posti magici. Non ascolto mai la mia musica. Perché dovrei farlo? Per entrare nell’umore? No, non posso immaginarlo. A casa con Angelo piuttosto canto ‘Let It Go’ di Frozen’.

CLICCATE QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA COMPLETA

Ancora una volta Adele dimostra la sua spontaneità, la sua simpatia e la sua voglia di essere vista come una diva coi piedi per terra. Impossibile non essere catturati dai suoi modi di fare, che vanno controcorrente rispetto quello che si potrebbe pensare ascoltando i suoi album.

 

Artisti: Adele

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