In questo periodo, fra i ritorni in scena di numerose grandi star della musica, in particolare c’è un comeback che gli amanti dell’R&B stanno vivendo un po’ come un parto: quello di Usher. Il bravissimo cantante e ballerino, aveva pubblicato alcuni singoli dal moderato successo qualche anno fa, annunciando in contemporanea un album, “UR”, ma tutto questo non ha portato praticamente a nulla.
Dopo qualche tempo, l’artista annunciò infatti di voler fare tutto d’accapo e così, fra rassicurazioni sporadiche e periodi di tempo in cui non si sentiva parlare minimamente di lui, il divo è finalmente tornato in scena con “Crash” (QUI per ascoltare) e “No Limit” (QUI per ascoltare), per poi annunciare finalmente il titolo definitivo del disco, “Flawed”, che a questo punto dovrebbe arrivare nei negozi e negli stores entro la fine dell’anno. Delle due canzoni su citate, solo “No Limit” siamo sicuri sia stata inclusa nel progetto, dato che è stata confermata come lead single. Su Crash resta dunque il punto interrogativo.
Ebbene, intervistato dall’emittente radiofonica V103, l’hitmaker di “Yeah” si è dimostrato molto ottimista nei confronti del disco, ed ha annunciato la presenza al suo interno di featured artist come The Dream, Ty Dolla Sign e Theron Thomas dei Rock City. Il cantante ha inoltre confermato di essere stato al lavoro anche con Jermain Dupri, produttore con cui collaborò per la messa a punto di uno dei suoi album più apprezzati di sempre, “Confessions”, disco che nel 2004 vendette ben 8 milioni di copie. Tra i collaboratori non è stato citato Chris Brown, con cui tempo fa era apparsa una bellissima traccia in rete, “All Falls Down” (ve l’abbiamo desctitta QUI)
Nonostante la collaborazione con Dupri possa lasciar intendere una voglia del cantante di tornare al periodo più glorioso del suo passato, Usher ha anche chiarito che con questo disco cercherà di “aggiornarsi”, introducendo nel suo repertorio elementi della musica urban odierna, quella portata al successo dai suoi colleghi. Emblematica in tal senso questa dichiarazione:
Non c’è cosa peggiore di andare a divertirti in un club e non ascoltare nemmeno una tua canzone nel corso dell’intera serata
Che dire: una delusione per chi si aspettava un ritorno con grandi ballad, oltre che con travolgenti up tempo, ma purtroppo una svolta del genere era prevedibile. Già “No Limit” mostra chiaramente questa direzione, e pur essendo un pezzo con ottime potenzialità di fare bene nelle charts, da un punto di vista qualitativo è nettamente inferiore ad altre canzoni di Usher.
Voi che ne pensate di tutto questo? Quali speranze nutrite per questo comeback?