In questi giorni si celebra il 25esimo anniversario di uno dei tour più importanti della storia.
Stiamo parlando del mitico Blond Ambition Tour di Madonna, iniziato il 13 aprile 1990 e terminato il 5 agosto dello stesso anno. Il tour è il terzo della cantante effettuato per promuovere il quarto album in studio “Like a Prayer” e la colonna sonora “I’m Breathless”.
L’Ambition é considerato il tour per eccellenza, e non solo nella carriera trentennale di Madge: esso ha infatti rivoluzionato il modo di fare spettacolo nel pop e nel rock con i concerti.
Il tour, per l’epoca, era qualcosa di mastodontico: pensate che ben diciotto camion ed un jet privato 747 trasportavano l’intera attrezzatura tecnica ed oltre 100 persone si adoperavano per il montaggio del palco (che richiedeva un giorno intero).
Lo spettacolo vinse il premio come “palco più creativo” ai Pollstar Concert Music Awards ed il premio come “Miglior lungometraggio video” alla 34esima edizione dei Grammy Awards.
Lo show è considerato dal famoso magazine Rolling Stones il miglior tour degli anni ’90 ed è descritto dallo stesso come “uno spettacolo teatrale”. Iniziamo quindi ad avventurarci in questo bellissimo show.
Il tour incorporava temi come il sesso ed il cattolicesimo e questo scatenò non poche polemiche; infatti quando la cantante arrivò in Italia, subì il boicottaggio da parte della Chiesa Cattolica che voleva l’annullamento degli spettacoli a Roma e Torino e alla fine delle 3 date previste una fu cancellata.
Anche in Canada ci furono problemi visto che la polizia si presentò all’inizio del concerto e minacciò di arrestare Madonna se avesse (come previsto dallo show) simulato la masturbazione durante l’esecuzione di “Like a Virgin”.
Dal punto di vista commerciale il tour si rivelò un successo (pensate che in America furono venduti ben 482 mila biglietti solo durante le pre-vendite), anche se su 63 show previsti alla fine ne andarono in scena solo 57, visto che 4 date in Nord America furono annullate per problemi vocali, una data in Italia e una Germania furono annullate per i pochi biglietti venduti.
Ora parliamo invece delle performance vere e proprie.
Il concerto era diviso in 5 diverse sezioni: “Metropolis”, “Religious”, “Dick Tracy”, “Art Deco” e c’era poi l’esecuzione di due canzoni bis. La prima sezione come si intuisce dal titolo era ispirata al film del 1927 di Fritz Lang. Lo spettacolo era aperto da “Express Yourself”; Madonna entrava sul palco in cima ad una grande scala riproducendo il video musicale della canzone ispirato appunto al film di Lang.
Dando un’opinione personale devo dire che questa performance è tra le mie preferite della carriera di Madonna; scenografia e coreografia imponenti per una canzone che è tra le mie preferite del suo repertorio, cosa si poteva chiedere di più come apertura? Vi lascio alla performance
L’esibizione successiva è quella della bellissima “Open Your Heart” dove Madonna riprendeva in parte la coreografia del precedente tour (sicuramente migliorata), regalandoci anche questo caso un’ottima performance.
Come terza canzone del segmento era prevista la divertente “Causing a Commotion” (secondo singolo della colonna sonora “Who’s That Girl”) , dove Madonna con le sue due storiche coriste Nicki Harris e Donna Delory ci regalano anche in questo caso un ottimo live, sicuramente tra le più divertenti dello spettacolo. Le tre sopra il body indossavano una piccola felpa colorata (che in Italia fu sostituita dalla maglietta di Baggio). Ecco la performance.
La canzone che chiudeva il primo segmento era “Where’s the Party” (tratta dal terzo album della cantante “True Blue”), la performance a mio parere aveva una bellissima coreografia e ogni volta che la vedo mi fa venir voglia di ballare; Madonna verso metà esibizionne lasciava il palco per un rapido cambio di costume e 3 ballerini continuavano a tenere il palco fino alla fine della canzone.
Il segmento religioso era aperto dalla controversa performance in stile medio-orientale di “Like a Virgin”, cantata su un letto di seta rossa. Madonna è vestita con un corsetto d’oro e si esibisce con 2 ballerini al letto del letto simulando alla fine del brano una masturbazione. La performance fece così tanto scandalo che come già detto provocò il boicottaggio da parte della chiesa cattolica dei suoi concerti in Italia. Vi lascio alla controversa performance.
La canzone successiva era la bellissima “Like a Prayer” (il singolo di Madonna che preferisco in assoluto) dove il palco si trasformava in una chiesa. Madonna in questa performance indossava una grande tunica nera ed un crocifisso mentre i ballerini erano vestiti da preti. Direte voi blasfema ma questa performance è perfetta, scenografia imponente e una coreografia molto bella; delle tante performance di “Like a Prayer” nei vari tour questa è sicuramente la mia preferita. Vi lascio alla meravigliosa esibizione.
Seguiva poi un medley delle bellissime “Live to Tell” e “Oh Father” dove veniva calato un inginocchiatoio. Quando guardo questa performance mi sembra sempre che Madonna si stia in qualche modo confessando e mi emoziona sempre vederla quando canta le sue bellissime ballad che sono classici della cultura pop. Ecco a voi la performance.
Il secondo atto veniva chiuso da una bellissima esibizione di “Papa don’t Preach” (secondo singolo di successo dal terzo album “True Blue”), anche in questo caso ci troviamo davanti ad una bellissima performance, e come alla fine della precedente sezione Madonna lasciava il palco per andarsi a cambiare e i ballerini continuavano a ballare fino alla fine della canzone.
Il terzo segmento era ispirato al film “Dick Tracy” (uscito nel 1990) in cui Madonna interpretava Breathless Mahoney. La prima canzone del segmento era “Sooner or Later” (pezzo che vinse l’Oscar nel 1991), pezzo che Madonna cantava sdraiata sopra un pianoforte, vestita con un abito da show girl a striscie verdi e bianche, regalandoci una buona performance vocale.
Seguiva poi un’energica esibizione del singolo “Hanky Panky (secondo singolo della colonna sonora “I’m Breathless” nonché controverso inno alla sculacciata erotica). Anche in questo caso ci regala una buona performance sia dal punto di vista vocale sia dal punto di vista scenico.
La sezione era chiusa da un’esibizione di “Now I’m Following You” dove Madonna cantava e ballava in playback totale (non aveva nemmeno il microfono) con un ballerino che rappresentava il personaggio protagonista “Dick Tracy” del film omonimo.
Il quarto segmento era ispirato ai film hollywodiani degli anni ’30 e la scenografia ricordava l’Art Deco. La prima canzone del segmento era “Material Girl” (secondo singolo del secondo album “Like a Virgin”); nella performance Madonna e le sue coriste intonavano la canzone con voce demenziale vestite in accappatoio. La performance è secondo me tra le più divertenti dello spettacolo e me piace molto la scenografia. Ecco a voi l’esibizione.
Madonna si esibiva poi con la hit “Cherish” dove ricreava con i suoi sirenetti l’atmosfera del video. La canzone è a mio avviso uno dei pezzi pop più divertenti dell’intera carriere di Madge e l’esibizione è sicuramente riuscita ma devo dire che non mi ha mai convinto al 100%.
La successiva canzone in scaletta era la hit del 1985 “Into the Groove”, dove Madonna si esibiva cantando e ballando con i ballerini e le sue due fantastiche coriste per una delle performance migliori dello spettacolo (l’esibizione conteneva un campionamento della canzone Ain’t Nobody better” degli Inner City).
Il segmento era chiuso da una stratosferica performance di “Vogue” dove Madonna era vestita con il famoso bustino di Jean Paul Gaultier ed eseguiva insieme ai ballerini la bellissima coreografia del video musicale.
Il concerto si concludeva coi due encore “Holiday” e “Keep it Togheter: le due esibizioni sono entrambe molto energiche e secondo me sono 2 tra le performance migliori della carriere di Madonna. Molto belli gli outfit e le coreografie di entrambe, cosa si può chieder di più come finale?
Purtroppo per noi fan non esiste nessun dvd del tour visto che le varie tappe registrate non sono mai state messe in commercio su questo formato (quella di Yokohama è solo su VHS e Laserdisc mentre quella di Nizza è stata rilasciata solo su Laserdisc), in compenso abbiamo il bellissimo documentario “A letto con Madonna” dove vengono raccontati i retroscena del tour alternati ad alcune performance live.
Spero che questo viaggio attraverso questo bellissimo spettacolo vi sia piaciuto e che il tutto vi abbia colpito.
– Pubblicato da Luca di Martino –