La nottata degli American Music Awards é appena trascorsa. Qualitativamente quest’anno gli AMA sembrano aver superato le rivali MTV EMA e VMA, ottenendo un buon riscontro di pubblico, e delle critiche positive da parte di chi ha seguito lo show, condotto da Jennifer Lopez, a cui è stata affidata anche l’apertura dello stesso.
Dal 2006 ad oggi ho seguito con grande attenzione l’evoluzione musicale nella scena mainstream, con un vero e proprio occhio di riguardo verso la musica Urban, R&B ed HipHop. Generi musicali che tradizionalmente vengono collegati alla cultura musicale ricchissima degli afroamericani.
Ma il musicbiz negli ultimi anni si é fatto vieppiù sempre più crudele, con le etichette discografiche pronte a tutto pur di contenere il danno dovuto al cambio del consumo di musica, dal disco tradizionale fisico allo streaming ed al digitale.
Il risultato di queste politiche é il costante lancio di artisti che possono piacere ed assomigliare il più possibile al consumatore medio americano, quasi sempre abbastanza benestante, che alla fine del mese può permettersi l’acquisto di musica in maniera legale.
Durante questi AMA ho finalmente aperto gli occhi, e con evidenza ho capito quanto la scena musicale di oggi sia completamente dominata da artisti bianchi. Non sarebbe uno scandalo in Europa, ma negli USA, dove il 15% della popolazione è afroamericana, fa abbastanza specie vedere una manifestazione canora con un solo rappresentante palesemente nero (The Weeknd).
Una crisi che si pensava scongiurata dopo la fine dell’Era dance oriented che ha toccato la musica qualche anno fa, ma che in realtà si sta prolungando ad oltranza, lasciando tutti o quasi gli artisti di colore, che portano in scena buona musica R&B o HipHop, in un dietro le quinte, senza possibilità di esporsi e sfondare.
Mi fa rabbrividire pensare che le etichette oramai siano totalmente improntate a promuovere piccole divette uscite da qualche serie TV disney, o ragazzini arrivati alla fama grazie alla spinta di ragazzine teenager con cultura musicale equiparabile a quella di una capra.
Mi sconcerta il fatto che ci possa essere spazio per un’esibizione di 3 canzoni di Justin Bieber, e nessuno spazio per un Chris Brown o un Usher. Mi infastidisce vedere sul palco una Selena Gomez, e non trovarci sopra una Tinashe o una Leona Lewis….
Ma cosa é capitato? Perché la muscia R&B, quella vera, quella fatta da cazzutissimi uomini e donne black non trova più alcuno spazio? Non si possono biasimare solo le etichette pronte a promuovere solo bei faccini accomodanti senza talento e rigorosamente pallidi, ma forse anche la stessa scena Black, dai produttori agli artisti stessi, dovrebbe fare un bel mea culpa, e provare a proporre davvero del materiale innovativo e più rischioso rispetto a quello attualmente in rotazione nelle radio Urban.
Nessuna esibizione di vero HipHop ieri sera, completa assenza di vocalist (quelle serie) con la pelle scura… e ne potrei citare moltissime, anche saltando la blasonata Beyoncé. Insomma, un quadro piuttosto inquietante, per chi ha sempre ascoltato un certo tipo di musica, per chi é cresciuto con i Jackson, la Houston, Missy Elliott, Erykah Badu, Brandy, D’Angelo, la Keys, le TLC e le Destiny’s, e via dicendo…
Nessuno mi toglierà mai dalla testa il fatto che la musica di oggi è semplicemente una copia sbiadita e grigia della creatività massima raggiunta negli anni ’80 e ’90, e mi sconforta ancora di più vedere la mediocrità in molti interpreti che sono saliti sul palco ieri. Se mi dovete proporre dei bianchi, almeno datemeli che sappiano divorare il palco come la Gaga, che mi spettinino con la voce come faceva la signora Aguilera, o che mi coinvolgano con delle coreografie pazzesche come facevano Michael e Janet…
Insomma, per quanto possa essere contrario ai modi di una certa Azealia Banks, non posso fare altro che darle ragione quando accusa apertamente di “razzismo”, forse anche involontario e tutto orientato al profitto, delle etichette discografiche in generale.
Cinque video rievocativi di cosa é successo in passato sul palco di questi American Music Awards! Improbabile paragonare la magnificenza di queste performances a quelle che sono state eseguite ieri sera… non trovate?
Le vecchie galline di ieri, forse sono state le uniche ad aver portato sul palco il vero fuoco. Vocalmente la leggendaria Celine Dion che ha re-interpretato una difficilissima Edith Piaf (quelle si che erano Dive), e la Lopez che quasi per scherno ha voluto prendere per il culo tutte le altre facendo vedere come cazzo si fa a stare su un palco, e riuscire a tenere incollati gli spettatori anche senza cantare, e ballando a fuoco vivo le “hits?” del giorno d’oggi.
Un saluto malinconico ve lo voglio mandare, e voglio sapere la vostra opinione su queste nuove generazioni e la totale assenza di artisti Black…
“My mind is way over there
Code red right here, right here, right here
Code red right here, right here, right here
Code red right here, right here, right here
Turn off the radio, damn right
We don’t hear real s**t no mo
Turn off the radio, damn right
We don’t hear real s**t no mo
Shit no mo, s**t no mo
Turn off the radio, I really wanna hear real s**t
You’re trying so hard to cross over
And just end up getting looked over
The label ain’t reaching they quotas
And we….the motive
Don’t like that, don’t be that
Don’t sound like….hold up”
Wake Up!
Aggiungo inoltre che questi awards sono ingiusti a prescindere. HANNO DATO UN PREMIO A NICKI MINAJ INVECE CHE A J.COLE!
Eppure sono entrambi neri però, anche questa volta, il talento è stato ignorato per concentrarsi su un personaggio “interessante” (il corpo della Minaj è la ragione di tutti questi riconoscimenti)
Molti artisti neri sono irrilevanti per l’industria americana. Alcuni hanno talento ma non sono abbastanza originali, altri non hanno niente di speciale. Non è questione di razzismo. Basti vedere che hanno premiato THE WEEKND: il suo ultimo album è accattivante ma come testi lascia a desiderare. Purtroppo il talento non viene preso in considerazione. Se hai una bellissima voce ma sei anonimo, non potrai essere una superstar. IL RAZZISMO NON C’ENTRA UNA MAZZA
ma chi siete? sempre a parlare di razzismo, bisogna sempre giudicare qualcuno o qualcosa, altrimenti non siamo nel 2015 .
Il razzismo è presente e si vede; certo, bisognerebbe anche chiedere a certi artisti di colore famosi di portare alta la bandiera della musica black – penso a Chris Brown, che scrive sempre dei soliti due temi orrendi o che canta sempre in playback, per nascondere delle carenze vocali, come la non risonanza; penso a Jason Derulo, a Bruno Mars…
Comunque la lascio qua, giusto per mostrare come bisognerebbe cantare; le performance che hai elencato sono eccellenti, ma, per me, Mariah è Mariah ed è una dei pochi artisti bianchi che, per me, sia riuscita a portare qualcosa di rilevante alla musica nera e, poi, lei si considera nera…
*youtube*.com/watch?v=4je8TOL90sg
E i rappers che rappano con Taylor o contaminano con il pop (Minaj, Lil Wayne). Ma questi sono ulteriori punti a sostegno di questa teoria. Sono in un certo senso costretti a fare quello che fanno, perché è questo il genere di musica che l’industria vuole vendere. Musica per le masse benestanti bianche. Perché c’è crisi e bisogna arrivare a pagarsi le vacanze e gli yacht. Non loro. Le labels.
Ah beh.. me la prenderei anche con questi artisti di colore rnb che si sono svenduti alla dance per le masse.. primo fra tutti Ne-Yo
Non dimentichiamocelo LOL
Che poi il senso di inficcarci Lady GaGa in mezzo ad esibizioni di afroamericani me lo dovete spiegare…….A questo punto potevate metterci pure Britney o JT…
Appunto. XD
Ma secondo me ai tempi d’oro la Britta , JLO e Beyoncé se le magnava.
Bruno Mars non sarà afroamericano, ma non é neanche bianco se é xquesto lol
Concordo con voi che ormai la musica r&b e urban é molto meno gettonata da altri generi come la dance e il pop. Ma c’é anche da dire che nessuno ha mai sperimentato con il genere r&b. É sempre rimasto il solito sound, nessuno che abbia mai rischiato seriamente. Un Chris Brown, un Usher o un Jason Derulo, per esempio sn stati i primi a fare album prettamente dance e pop. Che poi da come avete scritto sembra che tutti gli artisti buanchi e che fanno musica pop sono inutili e incapaci. Vi ricordo che una certa Britney Spears ai tempi d’oro in fatto di carisma e presenza scenica faceva il culo a tutte! Xtina sul lato vocale stessa cosa. Justin Timberlake pure, nel ballo e nel canto é anche molto più bravo e tecnico del solito Chris Brown e Jason Derulo di turno.
Poi non é affatto vero che gli afroamericani hanno successo degli artisti bianchi. Mi basta citare John Legend, The Wekend o Nicki Minak che in questi 2 anni hanno venduto decentemente. O un Kendrick Lamar, o un Big Sean, o un Travi$ Scott. Pharrel nel 2013 con la sua Happy, Rihanna, Beyoncé e Jay-Z, Jason Derulo…ecc…Quindi non é affatto vero che i bianchi hanno più successo. Va a periodi. Tutto qui.
Bell’articolo! Concordo su tutto! E secondo me il problema è che in questo periodo la musica urban proposta non prende molto…si va a periodi e questo non è il periodo buono per questo genere. Come si diceva, il problema spesso è dei produttori che propongono sempre lo stesso sound. Ci sono rimasto per la non partecipazione di Missy Elliot o di un Pharrel o Travis Scott o Drake che sta spaccando, in effetti. Mah!
Io credo che questa storia del razzismo nasconda solo il fatto che vincitori/performer non vi siano piaciuti. Facevate prima a dirlo chiaramente piuttosto che tirar fuori discorsi razzisti.
Se su quel palco non ci stava un artista nero o chi volevate voi la colpa è delle label e della promozione che determinati artisti fanno (o non fanno). E’ inutile dare la colpa alla gente che alla fine si ascolta ciò che viene trasmesso alla radio o propinato da blog/siti vari (il vostro in primis dove metà degli articoli riguardano Bieber,e poi vi lamentate). Se determinati artisti non “sbocciano”,non si fanno vedere,non producono hit di successo (e quindi non vincono/si esibiscono ad awards importanti come gli ama) la colpa è dei loro manager e case discografiche che non sanno valorizzarli a dovere.
E poi anche tra gli artisti bianchi ci sono quelli sottovalutati o poco conosciuti o che gli ama li vedranno con il binocolo. Il colore della pelle c’entra ben poco.
Riguardo alla mediocrità.Se questi ama sono mediocri i vma che cos’erano? lo schifo più totale?!
Guarda che a differenza di tutti gli altri noi abbiamo il coraggio di schierarci apertamente contro la spazzatura di Bieber e Gomez, fregandocene delle critiche, che arrivano numerose. Se poi l’industria dà spazio a determinati nomi, noi che siamo un sito di musica non possiamo che adattarci. Ti ripeto noi continuiamo ad esaltare il talento vero, non siamo qua per compiacere bimbiminkia, ma per passione. Guarda gli altri siti, non quelli indipendenti, ma i colossi della musica, cosa fanno.
Ma io credo davvero che la gente che pensa che la musica sia solo quella del bel canto o della performance vocale precisa sia retrograda. Cioé non viviamo più nel Rinascimento. Ora che si voglia e meno esiste la musica commerciale, esiste il playback, basta una discreta e non un’ottima voce per far successo, e quindi? Cosa facciamo? Cambiamo il mondo? Ma x fortuna che esistono gli artisti commerciali e che fanno scena: intanto è soprattutto grazie alle loro vendite che le case discografiche si sostentano e possono promuovere generi diversi e poi almeno abbiamo qualcosa da guardare e con la quale divertirci che non sia solo il bel canto. E ripeto, sono il primo super critico sulle performance vocali, ma sono consapevole di chi può essere criticato e chi no, di chi mi piace per la musica che fa e non per come canta. A me non sembra una brutta cosa, è la realtà dei fatti, tanto vale cogliere ciò che è positivo e ci piace! E’ un po’ come se in medicina tutti i chirurghi fossero bravi uguali o a scuola tutti i professori: è un’utopia che non può esistere! W la musica in tutte le sue salse e soprattutto viva gli USA che propongono sempre show ricchi di performance diverse!
Si sono cattivo su adele e taylor scusate
Mi trovo molto d’accordo con questo post. Tra le altre cose voglio solo ricordare che Chris Brown è stato l’unico a vincere l’Artist of the Year nel 2008 da afroamericano. Dominio nelle vendite e premi di quella cicciona di Adele e quella cacca di Taylor Swift mancava solo l’ennesimo premio a Sam Smith.
the weeknd sarebbe bianco ? nicki minaj ?
Grazie per i nomi! Forse sono stato poco chiaro nel commento, comunque io intendevo che nella musica black c’è un vuoto di artisti talentosi neri che sono arrivati al successo! Infatti intendevo proprio questo dicendo che la musica nera ha perso il monopolio: viene dato meno attenzione (dal pubblico, dai critici) a artisti nero che magari meriterebbero molto.
Appunto non ci sono artisti neri che sono stati sostenuti.
Bruno Mars è nato nelle Hawaii (quindi non afro-americano), e ha genitori portoricano e filippina… Sempre Wiki eh
La musica contemporanea è piena di episodi che hanno visto i bianchi primeggiare sui neri. MJ nel 2001 denunciò questo stato delle cose e per tutta risposta la Sony fece campagna di boicottamento nei confronti di ‘Invincible’. Anche io sono cresciuta a pane e r&b anni ’90 e sono d’accordo nel dire che l’industria discografica è razzista, ma anche gli artisti black molto spesso non hanno il carisma dei predecessori (a parte alcuni casi). Avrei voluto vedere tanto Janet ieri sera, lo avrebbe meritato. Avrei voluto sentire il freschissimo duetto Grimes Janelle Monaé, Jidenna o la sopracitata Tinashe a esempio. Inoltre, non dimentichiamo che questi show sono seguiti maggiormente da ragazzini cresciuti a “pane e Hannah Montana” e di conseguenza vanno accontentati. Aggiungerei anche che la stessa comunità afro-americana dovrebbe cominciare a schiarirsi le idee: Adele fa soul (come del resto anche la Winehouse e la Stone), ma nessuno parla di appropriazione culturale, Macklemore rappa, collabora con artisti di colore spesso poco conosciuti (sul palco di ieri c’era anche Leon Bridges e la sua fantastica voce soul) o con rapper storici, eppure viene mal visto. Sono entrambi generi della black music: o si appropriano tutti o nessuno. Sinceramente penso sia triste nel 2015 continuare a definire l’arte attraverso il colore della pelle. Le differenze cromatiche esistono, ma proprio artisti come MJ hanno cercato di dimostrare che bisogna essere capaci di andare al di là. “I’m not gonna spend my life being a color”.
Wikipedia dice che Bruno è hawaiiano quindi pardon. Beh almeno qualcuno si è fatto notare perché lui è la rivelazione dell’anno secondo me (pur non essendo un debuttante), non ci sono stati altri artisti bianchi e neri a farsi notare di più (sempre parlando di debuttanti).
Bruno Mars ha origini portoricane e filippine… afroamericane un bel niente.
E Wiz Khalifa non ottiene più una hit manco a pagare. Ringrazi Charli Puth che ha scritto il brano e Fast7 per la possibilità.
Kendrick Lamar lo sostiene solo la comunità afroamericana, e Fetty Wap non è altro che una tendenza come lo fu anni fa Soulja Boy…
L’unico veramente acclamato è The Weeknd
Bruno Mars non è afroamericano?
Nicki Minaj potrebbe avere più serietà se facesse meno pop e più rap.
Bruno Mars afroamericano?
Nicki Minaj poi… Se non si fosse svenduta al pop..
Io non vedo per niente razzismo nelle scene musicali ultimamente, anzi vedo molti artisti di colore che ottengono più successo rispetto agli altri.
Giusto per farvi un esempio, la canzone dell’anno (Uptown Funk) è cantata da un afroamericano, poi ci sono tantissimi artisti che hanno ottenuto notorietà: The Weeknd, Fetty Wap, Omi, Wiz Khalifa, Kendrick Lamar, Nicki Minaj….
Se ieri c’erano pochi artisti di colore era solo un caso. Il razzismo c’è ma nella musica sbiadisce sempre di più.
Questo tipo di utenti ve li siete anche cercati però.
Passando da fare centinaia di articoli di musica black, a semplice musica pop e commerciale.
Il target cambia, e proporre qualità a questo tipo di utenti attirati è inutile.
Ti faccio solo un nome, V Bozeman.
Artista nera con una voce magnifica, che un anno fa ha promosso “What is Love”, magnifica ballata che Adele si scorda, e che nessuno si è filato…
Ma anche Seinabo Sey, Tink/Angel Haze (per il mondo hip-hop)… ce ne sono a centinaia.
Semplicemente non vengono prese in considerazione.
Infatti
Sono d’accordo. Soprattutto riguardo al fatto che la musica nera abbia perso molto il suo monopolio e ormai sia giunta ad essere solo pezzi rap /hip hop /urban spesso tutti uguali.
Secondo me proprio per il fatto che la musica nera sia stata così importante con figure come Michael/Janet Jackson, che l’R&B sia stato così importante negli anni ’90 e che anche i primi anni 2000 sia stati influenzati così tanto dalle sonorità black, che oggi abbiamo un distacco così grande dalla musica black (se non per il mondo Rap che però ho, in generale, descritto sopra).
E’ così brutto che oggi l’unica rapper femminile sia Nicki Minaj, che in confronto a una Missy Elliott è il nulla totale. E’ brutto che una delle artiste nere di maggior successo sia Rihanna che non ha nulla della musica black: né le capacità vocali, né (come una Janet Jackson) la capacità di ballare.
Secondo me nella musica black ora c’è un grande vuoto a livello di talento, non di numeri magari.
Non bisogna dimenticare i capolavori di grandi artisti che hanno fatto la storia. Anzi, questi ci dovrebbero ancora ispirare.
In realtà promuoviamo ancora artisti talentuosi, e lo facciamo malgrado non vengano presi in considerazione più di tanto e malgrado le varie gif di Valeria Marini che il simpatico di turno ci mette su Facebook.
Concordo.
La comunità afroamericana negli USA è costretta ad avere semplici contentini.
-Il mondo della musica è dominato da bianchi… diamogli Bey & Jay.
-Il mondo del cinema è in mano dei SOLI bianchi… ficchiamo qualche attore nero a fare ruoli secondari.
-Il mondo della TV è pieno di bianchi? Diamo uno spazio a Cosby ed Oprah.
-Il Congresso è composto per la maggior parte di bianchi.. diamogli un presidente nero, giusto per farli felici. Tanto continua a fare gli interessi dei bianchi.
Ma è colpa anche della stessa comunità afroamericana che tende ad imitare la cultura pop perdendo le proprie origini.
Se gli anni ’90 sono stati quelli della black music è stato grazie al coraggio di proporre qualcosa di diverso da ciò che propone il mondo pop. Ciò non accade da qualche anno..
Ma grazie a artisti come The Weeknd che si riescono a distinguere sta venendo fuori una nuova vena R&B originale e alternativa.
Questione MEDIOCRITA’.
Penso che al giorno d’oggi ci siano molti più artisti e talenti rispetto al passato.
Semplicemente si promuove la spazzatura (Bieber, Selena in primis).
Ma sta anche a noi dare valore alla vera musica.
Ma questo sito in primis promuove spazzatura, quindi non capisco perché lamentarsi.
Anche se agli inizi questo sito era popolato da veri fan di buona musica, e tempo fa avevate tentato di promuovere artisti sconosciuti con articoli mensili (idea carina).
Mai tanta verità in un post… ovviamente caro Junkie dubito che troverai tanti commenti a sostegno della tua tesi. E questo è esattamente il motivo per cui le cose vanno come vanno. Speriamo che qualche lettore apra gli occhi (e le orecchie soprattutto).
Secondo me non è vero che ci sia del razzismo. Per ogni Taylor Swift, Demi Lovato e Selena Gomez esistono una Nicki Minaj, una Beyoncé e una Rihanna. Se poi ieri sera erano di più gli artisti bianchi di quelli neri, pazienza… vuol dire che al momento a dominare le classifiche ci sono più bianchi! E poi trovo veramente una cavolata elogiare gli artisti di calore come generalmente superiori ai bianchi. Jennifer Lopez sarà pure scuretta di carnagione ma una Britney dei tempi d’oro non ha niente da invidiarle nel ballo, come una Jessie J o una Celine Dion non hanno niente da invidiare vocalmente a una Whitney Houston. Criticate tento gli stereotipi attuali di teenager che adorano artisti come Bieber o Selena Gomez, ma voi rimanete ancorati al passato come poveri vecchi! Io rimango dell’idea che la musica sia belle in tutte le sue sfaccettature. C’è la musica delle grandi voci e c’è la musica di spettacolo. A me piacciono entrambe. Quando poi c’è qualcuno che sa unire entrambe le cose, quello è il più bravo di tutti oggettivamente, ma non è detto che piaccia a tutti. Io riconosco la superiorità di talento di una Beyoncé o di una Jennifer Lopez su una Britney Spears, ma io adorerò sempre di più Britney per le sue canzoni, il suo stile e le sue coreografie. DE GUSTIBUS! Voi volete far passare il fatto che abbiate gusti differenti rispetto alla musica attualmente in voga con il fatto che ci sia razzismo.NON ci siamo proprio e soprattutto non è proprio il momento!
Vorrei ricordare come a fine anni ’90, inizio anni 2000 tra gli animali da palcoscenico c’era anche una certa Britney Spears.
Io tutto questo razzismo non lo vedo.
La coppia più potente dell’industria musicale sono Jay Z e Beyoncé!
Rapper più famosa? Nicki Minaj. E sono solo 2 esempi, perchè si potrebbe allargare il discorso alla politica od alla tv in genere (i soldi di Oprah una conduttrice bianca se li sogna, ma non è razzismo).
Poi che le premiazioni siano in calo, qualitativamente parlando, siamo d’accordo. Aggiungiamoci che la voce del momento, Adele, non ama particolarmente tutti questi eventi mondani anche per un discorso di privacy e la festa è fatta.
E comunque, per favore, evitiamo anche qui di tirare fuori la scusa del razzismo!
Lo si comincia a vedere un pò troppo ovunque!