Anastacia ha pubblicato qualche settimana fa il suo primo album in studio dopo più di 5 anni di assenza! Un album dal titolo emblematico “Resurrection”, che rappresenta un viaggio assolutamente biografico della sua vita negli ultimi anni, contraddistinta in particolare da periodi molto difficili e di malattia. Anastacia ha infatti sconfitto per ben due volte il cancro al seno che l’ha afflitta, uscendone fuori ancora più forte e determinata di prima, come una vera combattente.
Il nuovo album di Anastacia rappresenta anche un ritorno al sound dei primi 3 album, infatti il quarto disco “Heavy Rotation”, che la vide cambiare stile e collaboratori, fu accolto in maniera piuttosto tiepida da parte dei fans e della critica. Già in diverse interviste la cantante ha affermato che in questo “Resurrection” si trova tanta vera musica, che non segue per niente i trend musicali e radiofonici, ma che vuole soddisfare appieno chi ha amato il vero sound Sprock di Anastacia.
Noi siamo dell’opinione che quando un album viene scritto e vissuto direttamente dall’artista che lo propone, il lavoro assuma automaticamente qualcosa di veramente magico ed indescrivibile, la sensazione è stata esattamente quella già dal primo ascolto del disco, un pezzo d’album che non lascia indifferenti, e non solo i fans di questa cantante dalla voce forte e distintiva.
Grandi album sono nati da momenti bui, pensiamo a “No More Drama” di Mary J. Blige, o “The Velvet Rope” di Janet Jackson, giusto per citarne un paio. Scopriamo dunque cosa è nato dal periodo di vita sicuramente più difficile di Anastacia
1) Staring At The Sun: La stessa Anastacia ha definito questa canzone come rappresentante il suo sound più distintivo. Scelta come secondo singolo “Staring At The Sun” è sicuramente una delle canzoni più belle del disco, con uno show-off perfetto della voce di Stacey, ed un testo di congedo amoroso nel quale in molti si potranno rispecchiare. Si tratta di una delle poche canzoni più “uptempo” del disco, con le solite venature rockeggianti che hanno contraddistinto le tante hit collezionate dalla cantante nel tempo! “Amarti è come fissare il sole, ed è per questo che ti sto lasciando dietro di me, baby piangi un po’ per me”, con quel “cry just a little” che è pura grinta ed energia vocale. Per me uno dei pezzi più radio-friendly ed in assoluto tra i miei preferiti del disco.
2) Lifeline: ed è qua che entriamo nel vivo di un periodo buio per Anastacia, e ci troviamo davanti ad una ballata da brividi, che pare essere stata una vera e propria preghiera rivolta a Dio in un periodo di forte sconforto e paura. “Lifeline” è un pugno nello stomaco, una melodia trascinante ed un testo veramente toccante e forte. Così canta a piena voce Anastacia durante il ritornello di questa canzone: “Mostrami della speranza, Mostrami della luce, Perchè non ho lasciato nulla in me questa notte, Se non me ne andassi, Se dicessi di no, Sarebbe la fine?, Qualcuno mi dica, Ho sprecato tutta la mia vita?, Mostrami della speranza, Dio, fa così freddo, Lanciami un’ancora di speranza, Fa così freddo, Fa così freddo, Lanciami un’ancora di speranza”! Insomma, un pezzo veramente notevole, dove Anastacia sembra averci messo l’anima, e mostra senza troppi problemi le sue grandi qualità vocali. Coinvolgente, e vissuto, lascia delle vibrazioni fortissime, uno dei nostri favoriti.
3) Stupid Little Things: per il comeback Anastacia ha voluto scegliere “Stupid Little Things” come primo singolo. A livello di sound ha subito riagganciato e ricordato un pezzone come “Left Outside Alone”, non a caso i produttori sono gli stessi, collaboratori che aveva parzialmente abbandonato durante la “Heavy Rotation” Era. Qui si torna su di ritmo, e sebbene a livello di sound il pezzo possa sembrare sbarazzino, all’interno vi è un messaggio anche qua secondo noi rivolto a lassù, ed invita a non pensare a le piccole cazzate di tutti i giorni,
4) I Don’t Wanna Be The One: ritorniamo in atmosfere ovattate e soffici con questa ballata al piano intitolata “I Don’t Wanna Be The One”. Una canzone che parla di un addio in amore, forse riferita ad un ex amore di Anastacia. Il pezzo ha tutte le caratteristiche della ballata anni ’90, e devo dire che rispetto alle prime 3 tracce, il brano non colpisce così “forte”. Forse perché le lyrics parlano di un tema piuttosto comune. Ma a voi il giudizio..
5) Evolution: senza dubbio una bella canzone, con un ritornello potente, un bel misto tra pop-rock con un testo veramente “empowering”, che ti fa voglia di riprendere in mano la tua vita, rialzare la testa e superare i momenti difficili. A livello sonoro, ne discutevo con un mio grande amico Freak, disturba forse un po’ il coretto da bambini di voci che ripete “Evo-lution, Evo-lution”. La canzone è comunque molto piacevole e sicuramente completa bene questa prima parte del disco.
6) Pendulum: Per me il brano meno forte del disco è questa “Pendulum”. Ho provato a riascoltarla più volte, ma forse non rientra troppo nelle mie corde. Si ritrova qua una Anastacia che si cimenta in una rock-ballad. Anche qua appare chiaro che la cantante si stia rivolgendo ad un uomo, probabilmente al suo ex Wayne Newton.
7) Stay: “Stay” è stata definita da Anastacia la vera e propria dichiarazione di sopravvivenza! Trattasi di una ballata al piano con un testo fortissimo, un dialogo tra la cantante e la malattia che l’ha fatta soffrire, e che avrebbe voluta portare via troppo presto. La “dark white girl” si oppone cantando a tutta voce “Perciò, rimarrò, Da qualche parte c’è un angelo che mi dice di rimanere, Ho bisogno di qualcuno che mi dica che sono troppo dura per spezzarmi, Non sono pronta ad andarmene, non ancora, Non sono pronta ad andarmene, non ancora”. Insomma un pezzo tormentato e sicuramente molto difficile da interpretare visto il collegamento con un periodo così buio. Ma alla fine, anche un grido liberatorio, ed un pezzo positivo, una sorta di inno alla vita.
8) Dark White Girl: uscita come B-Side di “Stupid Little Things”, probabilmente “Dark White Girl” non uscirà mai come vero e proprio singolo. Tuttavia la track biografica “Dark White Girl” è sicuramente uno dei pezzi più graffianti e rockeggianti del disco. “Sono una scura ragazza chiara”, riferito non solo alla sua personalità, ma anche alla sua voce, da molti definita una voce nera in un corpo bianco. Una voce unica nel panorama musicale, che purtroppo in molti paesi come gli Stati Uniti, non è mai stata troppo considerata. Un vero peccato…
9) Apology: è completo mistero! In una delle varie interviste, Anastacia ha dichiarato che questa canzone di scuse sia dedicata a qualcuno, ma non ha voluto fare il nome! Un uomo? Un parente? Un amico? Fatto sta che il brano coinvolge, e la stessa cantautrice ha dichiarato che ogni suo fans può relazionarsi con il testo! Prima o poi c’è sempre da chiedere scusa a qualcuno, ed è possibile farlo con questo brano.
10) Broken Wings: ultimo brano di questa versione standard del disco, ed insieme a “Lifeline” e “Stay”, il terzo che parla dichiaratamente dei due tumori al seno sconfitti da Stacey. Nel testo la cantante fa riferimento ad uno dei suoi pezzi del passato “Heavy On My Heart”, e parla delle due ali tatuate ma rotte che si ritrova sulla schiena. Infatti una parte di pelle è stata asportata per effettuare l’intervento di mastoplastica. Nonostante ogni avversità e difficoltà, questa donna è tornata, e lo dice con questo brano di chiusura “anche con le ali rotte, posso fare qualsiasi cosa”
11) Other Side Of Crazy: (Bonus): Passiamo a tutto ritmo con questa “Other Side Of Crazy”, ed andiamo di rock! Il brano ci risveglia da una serie di ballate e canzoni d’impatto, ma sicuramente malinconiche. Anastacia vuole farci scoprire il suo lato più pazzo e schizzato, che viene spesso fuori durante le sue interviste! La cantante nonostante abbia sfornato un disco molto introspettivo e “serio”, ha comunque un lato della personalità molto vigoroso, pazzo, e positivo!
12) Oncoming Train: (Bonus): ritroviamo il piano e la voce possente in “Oncoming Train”. La traccia con delle venature Blues non è riuscita a finire nella tracklist della vesione standard ed è stata messa in bonus. Impressionante e di classe la performance vocale in questo brano. L’atmosfera è quella dei grandi brani delle colonne sonore cinematografiche, pensiamo soprattutto alla serie 007.
13) Resurrection: (Bonus): la title track di questo album per un qualche motivo non è neppure lei riuscita a finire nella versione standard. Eppure per molti “Resurrection” è una delle tracce più potenti di tutto il progetto. La canzone rappresenta al 100% questa rinascita della cantante, non solo artistica, ma anche umana. “There’s a new sun rising , From a lost horizon , And the heat that its brings , Melts away all the things , That has made me stand still , Been a long time coming , So tired of running , I believe there’s a reason , I came through the season again , It’s my resurrection”. Pura poesia.
14) Left Outside Alone (Part 2): (Bonus): quando lessi nella track list “Left Outside Alone Part 2” pensavo ad un sequel della celebre canzone di Anastacia, ed invece si tratta solamente di un riarrangiamento della versione originale! La canzone in se rimane bella, ma noi continuiamo ad amare l’originale, che a nostro parere rimane intoccabile. Occasione mancata, sarebbe stato meglio un sequel…
15) Underdog: (Bonus): altro brano più ritmato e rockeggiante! Questa parte di Anastacia è stata messa da parte in questo progetto, con solo 3/4 brani usciti dal melodico e dalle ballads.”Underdog” ricorda molto il rock anni ’80 per le sonorità scelte.
Aveva promesso un album molto personale, fuori dalle mode del momento, ed assolutamente genuino! Missione compiuta, la cantante è riuscita a ricreare un album vero, crudo, forte e pieno di sentimenti ed emozioni reali. Se dovessimo paragonarlo ad uno dei dischi del passato di Anastacia, potrebbe essere accostato ad “Anastacia”.
Il disco è un frammento reale che rappresenta gli ultimi anni vissuti da questa artista, con tutti i problemi correlati alla malattia raccontati in musica! Giustamente gli amanti della “Freak Of Nature” Era, probabilmente sentiranno la mancanza della Anastacia più grintosa… ma siamo certi che nel prossimo album, Anastacia saprà raccontare episodi molto più allegri di vita, ed il tutto si rifletterà anche nei ritmi e nella musica.
Nel frattempo godetevi ed amate questo gioiellino, ne vale veramente la pena!
R&B Junk Rating: 8/10