L’uccisione di Willy Monteiro 21 anni da parte di quattro bestie a Colleferro non ha lasciato indifferente l’opinione pubblica, ne tantomeno gli artisti italiani. In massa sono arrivati appelli contro la violenza e lettere indirizzate al ragazzo ucciso a botte, ed alla sua famiglia, anche da personalità importanti dello spettacolo.
Potremmo definirlo il “caso George Floyd” italiano, visto che la questione sta davvero smuovendo gli animi in tutta Italia, e sta rimettendo il focus sul problema del razzismo anche alle nostre latitudini.
Sono diversi gli artisti che hanno speso parole riguardo a questo caso di violenza inaudita, bestiale e gratuita.
Contenuti dell'articolo
Ermal Meta
“Caro Willy,
Sarai seduto ad aspettare di entrare anche tu insieme agli altri. Un uomo che non conosci starà verificando che sia veramente tu. Purtroppo sei tu.Tra poco si apriranno le porte e tu potrai entrare fra l’incredulità di tutti. Ti daranno un ruolo importante, forse farai sorridere quelli che come te sono saliti troppo presto, magari per premiarti ti daranno pure le ali. Probabilmente ti occuperai dei bambini scomparsi in mare, di tutti quelli che sono stati perennemente invisibili, di quelli che come te cercavano di farcela in questo mondo pericoloso che ci siamo costruito qui giù.
Caro Willy, i primi giorni sarai un po’ arrabbiato a causa della confusione. È normale, probabilmente volevi solo tornare a casa e invece sei finito altrove. Qualcuno direbbe un posto migliore, ma tu non ci crederai, almeno all’inizio. Poi un giorno incontrerai qualcuno che ti conosceva qui giù che ti dirà: ‘ehi Willy! Ti ricordi di me?’ Tu gli risponderai di no, ma sempre con il tuo sorriso e in quel momento ti dimenticherai di abbassare ogni lo sguardo in direzione della tua vecchia casa, della tua vecchia vita.
Non c’è nessun pericolo per te adesso Willy, ma noi siamo ancora in pericolo. Lo siamo di più quando pensiamo che non ci possa toccare da vicino, perché è già vicino, è incredibilmente vicino.
La miseria è come le erbacce. Se non ce ne curiamo alla fine crescerà così tanto da tirarci le travi dei soffitti sulla testa, seppellendoci abbracciati alla nostra finta sicurezza.Abbi cura di te Willy e non avere paura. Lì dove sei tu non è mai buio e nessuno può spegnere i lampioni.“
Chiara Galiazzo
“Sono sconcertata da ciò che è accaduto a questo povero ragazzo che ha avuto l’unica colpa di cercare di difendere un amico e di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Quello però che ancora più sconvolge in questa storia, sono gli essere umani che l’hanno ammazzato
Come si può vivere e fare della violenza, l’ignoranza e la discriminazione il proprio stile di vita? E vantarsi pure? Purtroppo non sono gli unici, tutto ciò che loro rappresentano è spesso supportato da slogan, parole, messaggi che serpeggiano nella nostra società e a volte sfociano in tragedie come questa.
Mi dispiace moltissimo, spero che questa storia smuova le coscienze e ci faccia pensare a quanto possano essere pericolose certe idee che ci fanno assomigliare più a delle bestie che a degli esseri umani.
Ciao Willy.“
Lodo Guenzi
“Viviamo in un paese razzista perché quattro bianchi hanno ammazzato un nero e in molti hanno fatto finta di niente, fossero stati quattro neri ad ammazzare un bianco metà parlamento ci farebbe campagna elettorale.
Viviamo in un paese distratto perché un sacco di gente si accorge di qualcosa solo se succede in America. Viviamo in un paese senza parole che si vergogna a chiamare fascista chi semplicemente è fascista.“
Emma Marrone
“La violenza cresce e si insidia piano piano..
Prima con le parole alle quali ormai solo in pochissimi danno il giusto peso.
Eh si le parole sono importanti,da esse provengono i gesti e poi gli esempi fino ad arrivare alle tragedie.WILLI MONTEIRO DUARTE era un ragazzo di 21 anni,adesso é l’ennesima tragedia di un paese che sta soccombendo ad un livello culturale davvero molto basso dove ormai in molti si sentono liberi di fare quello che vogliono arrivando addirittura ad uccidere.
L’IGNORANZA CREA LA VIOLENZA.
Mi dispiace tanto Willy
Un grande abbraccio alla tua famiglia.“
Cristina D’Avena
“Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni che lascia in tutti noi un vuoto incolmabile.
Willy, un ragazzo la cui unica colpa è stata quella di difendere un amico.
Willy, un sorriso che è difficile da dimenticare.
Willy, un ragazzo che continuerà a sorridere dall’alto.Perché tanta cattiveria e tanta malvagità nel genere umano? Perché si arriva a pensare che essere ‘uomini’ significhi dimostrare chi è più forte fisicamente?
A pagarne le spese saranno sempre le anime innocenti, anime pure che non meritano altro che amore, solo amore.Willy, resterai sempre nel cuore di tutti noi, sorridendo così… così come sapevi fare tu!“
Ghali
“Giustizia per Willy Monteiro Duarte.
21 anni, era intervenuto per calmare una rissa ed è stato pestato a sangue fino a non respirare più. Willy è stato ucciso dall’ignoranza, dall’odio, dal razzismo e dagli ideali di 4 ragazzi del quale i familiari hanno risposto dicendo: ‘era solo un immigrato’.È un problema ricorrente nel nostro paese e mi ha fatto tornare in mente alcuni episodi della mia vita in cui l’ho scampata per un pelo, in cui aspetti che si stanchino di tirare calci e pugni, in cui chiedi pietà e il perché sperando di riuscire a rialzarti da terra.
I veri criminali sono altri, i veri atleti sono altri.Gli occhi di Willy sono altri. Gli occhi della nuova generazione, di chi è stanco di fare a pugni, di chi cerca altro, di chi a differenza mia e dei miei coetanei non ha bisogno di ribadire dei concetti basilari come quelli sulla violenza. Che questo sia l’ennesima sveglia per quanto sia inimmaginabile il dolore dei suoi cari. È così egoista fare di una tragedia una lezione ma infondo spero che lo sia per tutti.
Siamo stanchi, il pentimento tardivo non serve a nulla in casi come questo. Giustizia per Willy “
Annalisa
“Willy Monteiro Duarte.
21 anni.
Morto ammazzato di botte perché intervenuto per sedare una rissa.Quello che è successo è inaccettabile, triste, drammatico, e ancora peggio sono le cose che sono state dette dai famigliari dei suoi ASSASSINI.
A cosa serve seminare odio?
Mettere l’accento sempre e solo sulle differenze?
A cosa serve costruire barriere, invece di ponti?
Ecco, a cosa serve.Io esigo giustizia, per Willy e per tutti coloro che sono vittima di questa vergognosa realtà che stiamo vivendo.
Dobbiamo prendere tutti una posizione, nessuno escluso!“
Loredana Errore
“Willy. Di queste cose non ne vorremmo mai scrivere o indignarci, La Vita è sacra e 4 omini ominicchi e quaquaraqua, come tali sono, sono macchiati di tanto orrore condannando alla sofferenza un’intera famiglia e un’intera comunità come siamo noi.
Caro Willy non ci potrà mai essere una giustizia terrena vola in alto e continua a sorridere dal paradiso“
Giorgia
“Willy Monteiro Duarte.
Non so cosa scrivere, non mi vengono le parole davanti ad una realtà così feroce.Mi unisco alle tante persone che stanno diffondendo questo sorriso, perché ce lo dobbiamo ricordare.“
Ci chiediamo davvero in che mondo stiamo vivendo, chi chiediamo come possa essere possibile una cosa simile in un paese che si definisce civilizzato, e come ancora oggi possano morire sotto calci e pugni di un branco dei ragazzi così giovani.
Willy é stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma lo ricordiamo, in Italia non é solo l’ultima vittima di una escalation di violenza mai vista prima.
Speriamo che questo serva anche a dare nuove armi alla politica per fronteggiare i problemi di razzismo, bullismo e disuguaglianza.