(Introduzione a cura di Umberto Olivo, corpo dell’articolo a cura di Veronica Gurguis)
Essendo il sentimento universale per eccellenza, l’amore nelle sue varie forme è l’oggetto trattato dalla stragrande maggioranza delle delle canzoni. Vuoi che si parli di amore felice, di un colpo di fulmine, del nascere di una storia, di storie più o meno serie, del ricordo di un amore finito, del rapporto con un amante o con un ex, del desiderio di trovare l’amore o di allontanare il proprio compagno, o ancora di consigli per trovare l’anima gemella, miliardi sono le canzoni che si basano su tutto quello che ruota intorno a questo sentimento.
Se poi inglobiamo in ciò anche la sessualità e l’attrazione, oppure tematiche sociali volte al sostegno delle minoranze sessuali, allora possiamo affermare che oltre il 90% delle canzoni pop ed R&B mainstream trattano argomenti incluse in questa sfera d’interesse. Per fortuna esistono delle eccezioni, le quali spesso danno vita a discografie estremamente varie a livello argomentativo. Una di queste è sicuramente quella di Christina Aguilera.
Con questo non vogliamo sicuramente dire che Christina non ha mai parlato di tali argomenti, anzi: i suoi CD pullulano di canzoni d’amore romantiche, di canzoni su amori finiti e di esplicite narrazioni di rapporti sessuali, tuttavia troviamo anche tante canzoni che proprio non sfiorano queste tematiche, ed in questo post vi vogliamo proporre 5 esempi di album track aguileriane che si soffermano sugli argomenti più disparati. Let’s Go!
MERCY ON ME
Partiamo da questa canzone contenuta nella seconda parte di ”Back To Basics”, quella più orchestrale, ‘dark’ e intima. Il brano è stato scritto insieme a Linda Perry: le due hanno sempre avuto un’ottima alchimia ed hanno tirato fuori grandiosi capolavori. Mercy On Me rientra sicuramente fra questi.
Mercy On Me parla di perdono: Christina chiede a Dio di avere pietà di lei per aver commesso peccato, senza svelarci quasi nulla sul terribile atto compiuto dall’artista. Infatti, il testo si concentra soprattutto nel dolore della cantante, nella speranza di riuscire ad essere perdonata sia da Dio che da lei stessa. Il testo è uno dei migliori della discografia di Christina: come già detto lei e Linda una un’accoppiata vincente, conoscono i rispettivi punti di forza e riescono sempre a scrivere dei testi originali, creativi e che riescono a raccontare una storia.
Il sound è un altro punto di forza del brano: il connubio fra pianoforte e orchestra la fa da padrone per tutto il brano, accrescendo il senso di solennità della traccia. Ma ciò che rende questa canzone uncapolavoro è sicuramente l’impeccabile interpretazione: Christina usa il suo tono di voce profondo, a tratti duro e aggressivo come il testo della canzone richiede. Nelle strofe l’interprete si mantiene in un tono calmo, mentre nei ritornelli alza un po’ la voce come solo lei sa fare per poi arrivare a esplodere in tutta la sua potenza nel bridge e nel finale. In questa traccia Christina tona uno degli acuti più alti della sua carriera, pura emozione.
CRUZ
Proseguiamo con ”Stripped”, considerato da molti, me in primis, il miglior album di Christina. Il disco è pieno di canzoni che trattano di temi molto diversi, ed io scelto una traccia che purtroppo non viene considerata molto ma che per me è una delle sue perle. ”Cruz” tradotto dallo spagnolo significa ‘croce’, ma il brano non parla della fede, bensì di vivere la vita a pieno, giorno per giorno, e del coraggio di cambiare, di lasciarsi il passato alle spalle.
La traccia è stata scritta da Christina e Linda e il testo è assolutamente uno dei migliori del disco e di tutta la discografia Aguileriana in generale. Si tratta di un testo che ti catapulta in un’altra dimensione e ti fa immaginare te all’interno della situazione narrata, come solo lo storytelling sa fare. Il sound è una parte fondamentale di questa canzone: inizia calmo, esplodere durante il bridge e ritorna infine alla pacatezza dell’inizio, il tutto mentre il suono del pianoforte fa da sfondo ad ogni fase.
L’interpretazione è assolutamente straordinaria: Christina dà peso a ogni parola scritta usando i due lati della sua voce, quello dolce durante la prima parte e quello più aggressivo nella seconda per riuscire al meglio a dare la sensazione di bittesweet del brano.
I’M OK
Proseguiamo con un’altra traccia di ‘’Stripped’’. ‘’I’m Ok’’ è uno dei brani più personali e intimi della cantante e mostra tutto ciò di cui è capace Christina, dal comporre all’interpretare come Dio comanda. La traccia parla dell’infanzia tormentata che Christinaha vissuto, non solo come spettatrice nei confronti della madre ma anche da protagonista come testimoniano questi versi: ‘’when i was thrown against the cold stairs’’.
Anch’essa è stata scritta insieme a Linda Perry. Christina ha sempre ribadito che è stato il testo più difficile che abbia dovuto scrivere, perché la costringeva ad andare a scovare ricordi dolorosi, ma alla fine è sicuramente riuscita nell’intento di scrivere un testo eccezionale che racconta con chiarezza i fatti.
Il sound è molto scarno, sono stati usati pochi strumenti e tutti questi hanno un suono dolce come il violino nelle strofe e la chitarra classica nei ritornelli. Ciò permette alla voce di Christina di essere lo strumento principale della canzone, una sorta di “base della base”, che nel contempo interpreta e dona corposità alla traccia.
Ciò che rende ‘I’m Ok una la perla è un’interpretazione toccante, sentita, emozionante, un’esecuzione in cui Christina dà prova di saper usare il proprio strumento al meglio riuscendo a mettere in campo diverse sfumature e sopratutto a cogliere ogni verso e trasmetterlo nei migliori dei modi, riuscendo a far provare la stessa sofferenza che ha provato lei all’ascoltatore. Considero ‘I’m Ok’ come la sua migliore canzone, proprio perché mostra l’anima di Christina al 100%.
STILL DIRRTY
Partiamo da una delle tracce più riuscite di Back to Basics. ”Still Dirrty” è il sequel dell’iconica ‘Dirrty”, ma pone i concetti chiave del brano in una chiave più chic e di classe. L’ispirazione, è sorta dopo che Xtina ha sentito commenti sul suo nuovo modo di porsi (più elegante, con vestiti lunghi, capelli boccolosi e platino e l’immancabile rossetto rosso, quindi totalmente diverso rispetto a quello della precedente Era). Il suo scopo è spiegare al pubblico come, in realtà, in lei non sia cambiato assolutamente nulla.
They say i’m looking like a lady, they say that love has gone and changed me, but don’t be fooled by everything you see, i gotta let the naughty in me. They say i’m not the girl they used to know, cause i don’t always wear revealing clothes
Ma la canzone affronta anche 2 tematiche importanti: la prima riguarda il non farsi ingannare dalle apparenze e lo scavare sempre a fondo sulle cose; la seconda è rivolta soprattutto alle donne e dice loro di fare semplicemente quello che preferiscono con il loro corpo, un tema che sta molto a cuore a Christina che già aveva parlato in ”Can’t Hold Us Down”. La traccia è stata scritta insieme a Chris E. Martin e Kara Dioguardi e le liriche sono tra le più belle della sua carriera, più dettagliate rispetto alla madre ”Dirrty”, più creative e originali.
Per quanto riguarda il sound, la canzone è una delle poche dell’album ad essere completamente originale, nel senso che non presenta samples e si sposa completamente con il senso della canzone. E’ seducente, ammaliante, capace di giocare con le sonorità vintage in maniera da risultare sensuale all’orecchio dell’ascoltatore.
Christina in questo brano si mantiene in un tono molto pacato, come se stesse raccontando una storia: la diva sa molto bene che non c’è sempre bisogno di alzare la voce per cantare e comunicare al meglio il messaggio. ”Still Dirty” è un singolo mancato e di conseguenza una hit mancata, ma forse sarebbe stato troppo prevedibile farla uscire, ma un ritornello molto accattivante e catchy.
THANK YOU
Ero molto indecisa su quale altra canzone scegliere: la scelta più ovvia (e banale) sarebbe stata ”Oh Mother”, ma dato che il tema dell’infanzia è stato già trattato con ”I’m Ok”, ho deciso di optare ‘Thank You’, forse la traccia meno considerata dell’intera carriera di Christina, e mi sembrava giusto darle visibilità dato l’argomento che tratta.
Infatti, la canzone è una dedica per i fan, ringraziati per il loro incondizionato sostegno, per esserci sempre nel bene e nel male. Il testo, composto nuovamente insieme a Chris E Martin e Kara Dioguardi, è pieno di gratitudine verso i fan, ma tradisce anche un certo orgoglio per il modo in cui la carriera dell’artista si era evoluta fino a quel momento: da burattino obbligato ad emulare l’immagine di un’altra popstar già esplosa ad artista che può perfino permettersi di sperimentare con jazz e blues nel periodo d’oro del rock emo.
Per quanto riguarda il sound, esso è molto minimale: abbiamo una batteria artificiale che scandisce il ritmo, e sono presenti sample di Genie In A Bottle e Can’t Hold Us Down all’inizio della traccia. In questa canzone, come nella precedente, la cantante usa la sua voce in maniera molto pacata: non servono acuti o virtuosismi in questo caso e la sua interpretazione si accompagna molto bene con le registrazioni
Che ne pensate di queste tracce e della versatilità di Miss Aguilera?