La querelle tra Kesha e Dr. Luke non è ancora giunta ad una conclusione. Mentre la popstar si gode il successo di queste prime ore da Praying, un portavoce del produttore svela alcuni particolari…
Se pensavate che con l’arrivo di Praying ed annesso annuncio del nuovo album Rainbow Kesha potesse finalmente dimenticare una volta per tutte Dr. Luke bé, non è andata esattamente così.
A poche ore dal debutto internazionale del nuovo singolo, accolto in maniera molto buona dal pubblico, un portavoce del celebre hitmaker ha rilasciato a Billboard una dichiarazione in rappresentanza del suo assistito nella quale praticamente annuncia di avere ancora il pieno controllo sulla carriera di Kesha. Parole chiare e sfacciate, che hanno fatto arrabbiare e disgustare i fans della ragazza:
“Non c’è stato alcun tipo di cambiamento per quanto riguarda gli obblighi contrattuali di Kesha. Non è stata accolta alcuna sua richiesta o mozione legale per evitarlo. Anzi, è sempre stata libera di registrare ma si è sempre rifiutata. Ora, come la legge ha richiesto fin dal principio, l’album è stato realizzato con l’approvazione di Dr. Luke dalla Kemosabe, che è una label di proprietà di Dr. Luke e la Sony”
Presa di posizione forte attraverso cui Dr. Luke ci tiene a far sapere al mondo che quello che molti credevano un singolo di rinascita e libertà totale, è invece uno dei tanti pezzi ascoltati e approvati dallo stesso uomo che Kesha ha denunciato qualche anno fa e che si è sempre detto totalmente innocente.
Non vogliamo sbilanciarci nuovamente sulla già approfondita questione, ma non pensate che in questo caso sarebbe stato meglio evitare questo comunicato?