Non per tutti gli artisti il tempo che passa vuol dire evoluzione artistica e miglioramento. I casi di involuzione nella storia della musica, anzi, sono parecchi: capita spesso che anni dopo aver proposto grandi capolavori un artista si ritrovi a rilasciare album mediocri sperando che il suo grande nome basti per sostenerlo, o ancora che dopo una serie ripetuta di flop inizi a pubblicare canzoni di una commercialità eccessiva per riuscire quantomeno ad avere delle buone hit. A questa seconda categoria appartiene sicuramente Enrique Iglesias.
I più giovani conosceranno Enrique soltanto per i tormentoni tutti uguali con cui sta infestando le nostre ultime estati, tuttavia chi ha qualche annetto in più (o, come nel mio caso, ha avuto l’accortezza di informarsi sugli artisti più noti e le loro radici musicali) sa bene che Enrique è in grado di fare ben altro, di interpretare canzoni di ben altro spessore e di uscirsene fuori con esecuzioni vocali intense e potenti, nulla a che vedere con i singoli con cui ha imperversato negli ultimi 2 anni, fotocopie sbiadite della della bellissima “Bailando”, ma nemmeno con le discutibili tracce dance che ha rilasciato da “I Like It” in poi.
In questo post ci concentreremo dunque su brani di Enrique un po’ datati, tracce vecchiotte e che sicuramente non rispecchiano le mode attuali ma che hanno lasciato un segno che nessuna delle tracce nuove dell’artista probabilmente riuscirà mai a lasciare. Let’s Go.
Hero – Da Escape del 2001
Partiamo subito forte con una ballad incredibilmente intensa che ottenne un successo planetario del 2001, tanto da arrivare alla no.3 della Billboard Hot 100. “Hero” è una composizione piano ed archi molto soft e dolce, che riesce a toccare il cuore dell’ascoltatore con grande facilità. Le influenze latine sono presenti, ma non prendono il sopravvento sul resto, e così la traccia resta una ballad dal sound assolutamente internazionale, apprezzabile in ogni parte del mondo.
Su questa base, Enrique canta di un bellissimo amore in cui si dice disposto a tutto pur di fare felice la propria amata. Quanto è disposto a fare lo vediamo effettivamente nel video, in cui la coppia si separa da una gang criminale che lui si ritroverà ad affrontare alla fine, in un finale in cui non si capisce bene se Enrique sopravvive o meno al pestaggio.
Il piatto forte della traccia è sicuramente l’interpretazione vocale, struggente ed intensa come poche, capace di far davvero piangere dall’emozione. Dal punto di vista interpretativo, Enrique dà il meglio di sè in questa canzone, mettendo tutta l’anima in versi che acquistano un grande spessore proprio per il modo in cui l’artista vi applica su la sua voce, dal timbro molto riconoscibile e capace di dare il meglio di sè proprio in queste vesti.
Rhythm Divine – da Enrique, 1999
Uno dei primi successi di Enrique a livello mondiale è il secondo singolo estratto dal suo primo album in inglese, “Enrique”. Il brano è una up tempo energica e dal sound capace di mescolare in sé suoni tipicamente latin pop con venature dance. Queste ultime non appartengono tuttavia ai filoni dance che il cantante ha seguito nell’album “Euphoria”, ma a quel modo più raffinato di concepire questo genere figlio della seconda metà degli anni ’90, periodo che in molti ricorderanno anche per la seconda primavera dell’eurodance..
Ancora una volta, Enrique parla d’amore, un amore che lo ha accecato e lo porta a seguire l’amata ovunque lei vada, per vivere con lei una vita meravigliosa che il cantante paragona al “ritmo divino” di una canzone. Il paragone fra vita e musica riempie di passione questa canzone, creando un’alchimia particolare fra la voce del cantante e la produzione, mentre il video ancora una volta accresce le emozioni fatte scaturire dalla canzone mostrando un perpetuo inseguimento da parte di Enrique nei confronti di una ragazza con fare sensuale ed appassionato, non certo persecutorio. Interessante nel visual l’uso che viene fatto di uno degli elementi naturali, l’acqua.
La performance vocale sa trasmettere passione, energia, sensualità, il tutto in un mix che travolge e coinvolge l’ascoltatore, trascinandolo in un connubio di sensazioni avvincenti e conturbanti. Un brano che sa far scatenare senza cadere mai nella banalità, ed un esempio di ritmo pienamente latineggiante che sorprende e fa provare emozioni autentiche, non prestampate.
Enamorado Por Primera Vez, da Vivir (1997)
Torniamo indietro nel tempo, a quando Enrique non era ancora una superstar mondiale ma “solo” una superstar latina. Dal suo terzo album “Vivir” viene estratto un brano intitolato “Enamorado Por Primera Vez”, canzone dal sound prettamente latino, ma ancora molto diverso da quello dei suoi tormentoni odierni. Il pezzo è infatti una ballad dimessa, fatta da piano, chitarre, archi ed altri strumenti molto soft, che sanno creare un’ritmo dolce e passionale, un’atmosfera intima che lega immediatamente l’ascoltatore con Enrique in legame molto stretto ed emozionante.
Il testo è molto triste e dimesso: Enrique canta una sorta di serenata ad una ragazza che amava alla follia, ma che ormai ha perso, ed ha deciso di andarsene dalla sua vita. Un pezzo struggente, il cui video cerca di rendere ancora più vivida l’emozione provata dall’artista, che viene mostrato mentre si esibisce con il brano in un locale e pensa alla ragazza che ha perso. Un senso di sofferenza ed impotenza domina video e canzone, e questi sentimenti arrivano forti e chiari all’ascoltatore.
Ancora una volta, la performance vocale riesce a comunicare perfettamente le emozioni scolpite nel testo, lasciando che la sofferenza e lo struggimento d’animo vengano fuori con naturalezza dalla voce dell’artista, che in alcuni punti si fa profonda e vivida come non mai. Lo spagnolo è la lingua madre di Enrique, e attraverso questa lingua riesce davvero a trasmettere una valanga quasi solida di emozioni, un risultato a cui tutte le sue canzoni recenti non si avvicinano minimamente.
Could I Have This Kiss Forever, dal GH di Whitney Houston
Mentre oggi le hit da featured artist che ottiene le ha con Nicky Jam, nel decennio scorso Enrique riuscì ad apparire niente poco di meno che in un singolo di Whitney Houston, estratto fra l’altro dal suo vendutissimo GH, un disco che ha piazzato oltre 13 milioni di copie in tutto il mondo. Il brano si intitola “Could I Have This Kiss Forever”, ed è una meravigliosa mid tempo che fonde ritmiche latine all’R&B dando alla luce atmosfere sexy e magnetiche, figlie di una produzione ricca di suoni, davvero ben fatta.
Il testo, così come tanti testi dei primi anni 2000, sa essere sexy ma nel contempo anche romantico, mettendo in scena l’intensa passione che si sviluppa fra un uomo e una donna, desiderosi di aversi non solo per una notte, ma anche per tutta la vita. Anche il video straripa sensualità da tutti i pori, mostrando i due bellissimi cantanti con outfit eleganti ma nel contempo incredibilmente sexy, immersi fra l’altro in un’atmosfera davvero conturbante.
Ovviamente, anche l’interpretazione vocale straripa passione e sensualità in ogni singolo punto, le due voci si intersecano perfettamente fra di loro e risultano assolutamente affiatate sia per quanto riguarda l’interpretazione che l’aspetto timbrico, e ciò che ne viene fuori è una traccia a dir poco sublime, che può addirittura essere considerata una make a baby song per quanto sex appeal emana…
Heartbeat (feat Nicole Scherzinger), da Euphoria
Per non sembrare troppo retrogradi, abbiamo deciso di avvicinarci quanto più possibile alla musica attuale con quest’ultimo brano. Fra i singoli lanciati negli ultimi anni da Enrique, l’unico che può essere inserito in questa lista è sicuramente “Heartbeat”, collaborazione con Nicole Scherzinger. Si tratta di una mid tempo synthpop dal sound più delicato rispetto alle club banger estratte da quello stesso disco, dotata di un piano che scandisce il ritmo assieme ai synth elettronici, creando così un effetto sensuale e particolare, veramente meraviglioso.
Nel brano i due artisti interpretano il ruolo di persone già fidanzate per fatti loro ma che da quando si incontrano per la prima volta perdono completamente la testa, non riescono più a pensare ad altro, cadendo completamente nel vortice della passione. Il video mostra i due mentre interpretano il brano, dividendosi fra scene “alla luce” ed altre al buio, in cui i corpi di Enrique e Nicole diventano oggetto di giochi cromatici.
L’interpretazione è ancora una volta sexy, passionale: Enrique e Nicole alternano continuamente brevi strofe cantate a solo per poi unire i loro strumenti solo in alcuni punti, il tutto mentre di tanto in tanto delle modifiche elettroniche si sommano ai loro timbri, senza mai farsi troppo invasivi ed arricchendo semmai l’aspetto interpretativo della traccia. Una delle migliori canzoni di quel periodo, senza alcun dubbio.
Che dire: fra l’Enrique di qualche anno fa e quello degli ultimi tormentoni fatti con lo stampino c’è una differenza enorme! Voi che ne pensate?