Eric Benét torna sulle scene musicali dopo 2 anni dal suo “Love & Life” con un album decisamente sopra le righe.
Questo lavoro è stato anticipato dal singolo “Sometimes I Cry”, col quale Benét ci fa riassaporare la strada neo Soul da lui intrapresa sin dai tempi di “Better & Better” del 2001. Il singolo ricorda molto D’Angelo a livello di stile e di vocalità e finalmente mostra la capacità (finora alquanto nascosta) di Eric di usare il falsetto.
Definirei questo lavoro come un viaggio nella storia della musica R&B e Funky a partire dagli anni ’70 ad oggi, viaggio nel quale Eric Benét si è sentito libero di sperimentare e di sperimentarsi, avvalendosi di un coro corposo, di musicisti live e di collaborazioni degne di nota.
L’album si apre con “Never Want To Live Without You”, una classica ballata che ci riporta al primissimo Benét (quello, per intenderci, di “True To Myself”). Forse un po’ nostalgica, sì, ma genuina e pulita ed un’ottima track di apertura.
Il viaggio continua col primo featuring dell’album, “Feel Good”, affiancato dalla sempreverde Faith Evans. Come già abbiamo visto in Georgy Porgy la loro unione musicale ha come risultato un prodotto fresco e orecchiabile.
Torniamo un po’ indietro con gli anni e troviamo il sound di “Always A Reason”, una di quelle canzoni che ci riportano agli anni d’oro della Motown quando a dominare era un gioco di suoni, accordi ed una vena di assoluto romanticismo. Sulla stessa onda è la traccia “Stir It Up”, una ballata romantica con una spruzzata di Barry White, ma che a dire il vero non brilla al di sopra delle altre.
A proposito di Motown, a seguire è “Paid”, il secondo featuring di Lost In Time. A duettare con Eric Benét è nientepopodimeno che una delle stelle del funk: Eddie Levert, colonna portante degli The O’Jays. C’è da dire che è proprio quest’ultimo a comandare in questa canzone e ciò ha non di poco penalizzato Benét – purtroppo questo tipo di sound non gli si addice.
Si prosegue con “Take It”, un altro featuring questa volta in collaborazione con la giovane ma già affermata Chrisette Michele; questa è secondo me una delle tracce più riuscite, che emerge come una canzone R&B contemporanea con un sottile richiamo alla semplicità del passato. Ottima anche la struttura delle liriche a mo’ di dialogo.
Carinissima è la traccia successiva “Summer Love” che si avvale della partecipazione di India Benét nei background vocals. Ancora si respira un’aria retro anno ‘60, questa volta però senza strafare. Il risultato è una canzone dolce, orecchiabile ed in linea con lo stile di Eric Benét.
Quando ho ascoltato per la prima volta la track che dà il titolo all’album, “Lost In Time” ho pensato che fosse una cover di una qualche canzone sconosciuta degli anni ’70. La traccia invece è una riprova della volontà di Benét di rendere omaggio al sound che faceva da colonna sonora ai nostri genitori.
La canzone fa da ponte alla (nuovamente) funky “Good Life”, ultimo featuring dell’album assieme a Ledisi, uno slancio di positivismo che non può non coinvolgervi nel ritmo. I miei complimenti vanno a Ledisi che qui aggiunge un tassello importante al suo curriculum musicale.
L’album si chiude con “Something’s Wrong”, che si differenzia dalla maggior parte delle tracks di questo lavoro per la sua unicità e per il tema che tratta: la mondanità della vita quotidiana e l’indifferenza nei confronti di chi ha bisogno. Un tema su cui Eric Benét ha riflettuto ed ha messo per iscritto.
Nel complesso Lost In Time non è un album grandioso, forse è stato frutto di una meditazione affrettata ed ha secondo me accostato stili troppo diversi l’uno dall’altro.
Sarebbe stato bello vedere Eric Benét alle prese con un album interamente soul/funky se non con un album di collaborazioni azzardate. Personalmente l’ho sempre considerato un piccolo grande della musica R&B rimasto sempre nell’ombra nonostante sia un cantautore profondo e vocalmente superbo; do parzialmente la colpa al sex-gate con Halle Berry che lo ha ahimè etichettato come marito fedifrago e che ha colpito la sua carriera in maniera per nulla positiva. I media e l’opinione pubblica, purtroppo, sono i pilastri che reggono il mondo dello spettacolo.
Recensione a cura di BlackMutya – Moderatrice R&B-Soul di RnbjunkForum
Tracklist del disco:
01. Never Want To Live Without You
02. Feel Good feat. Faith Evans
03. Sometimes I Cry
04. Always a Reason
05. Paid feat. Eddie Levert
06. Take It feat. Chrisette Michele
07. Stir It Up
08. Summer Love feat. India Benet
09. Lost In Time
10. Good Life feat. Ledisi
11. Something’s Wrong