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Il rapper milanese ha attaccato duramente l’atteggiamento omofobo di alcuni politici italiani della Lega durante il concerto del primo maggio
Il noto rapper, durante il concerto del primo maggio trasmesso in streaming su Rai 3, ha deciso di sfruttare il palco da lui calcato durante l’evento per lanciare un importante messaggio contro l’omofobia, in particolare contro determinati atteggiamenti e frasi omofobe pronunciate da alcuni politici leghisti.
Nelle scorse settimane, Fedez ha dimostrato tutto il suo appoggio in favore del ddl Zan, disegno di legge proposto dal deputato Alessandro Zan contro l’omotransfobia e con l’obiettivo di combattere le discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, che è stato però bloccato a causa delle resistenze da parte della Lega (in particolare di Andrea Ostellari) e di Fratelli d’Italia soprattutto. L’approvazione del ddl Zan è stata finalmente calendarizzata solamente il 28 aprile, ma non è ancora stata fissata la data.
Ecco il video del discorso sul palco di Fedez:
https://www.instagram.com/tv/COWDcGNIFlb/?hl=it
Ecco il discorso integrale di Fedez:
È la prima volta che mi è successo di inviare un testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per approvazione da parte della politica. Approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio, dai vertici di Rai 3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un po’ tanto però alla fine mi è stato dato il permesso di potermi esprimere liberamente. Mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vicedirettrice di Rai 3 come inopportuno.
Buon primo maggio e buona festa a tutti i lavoratori, anche a chi un lavoro ce l’ha, ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno. E quale migliore occasione per celebrare la festa dei non lavoratori se non un palco? Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, capisco perfettamente che il calcio è il vero fondamento di questo paese, però non dimentichiamoci che il numero dei lavoratori del calcio e il numero dei lavoratori dello spettacolo si equivalgono. Quindi non dico qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore che è stato decimato da questa emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni Quaranta e mai modificate a dovere sino ad oggi. Quindi caro Mario, come si è esposto nel merito della superlega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento nel mondo dello spettacolo, grazie.
A proposito di superlega, due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ecco, Ostellari ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla camera come il ddl Zan, può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. Ma d’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all’uguaglianza. Vorrei decantarvi un po’ dei loro aforismi, se posso:
“Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno” Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria
“I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali” Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia
“Gay vittime di aberrazioni della natura” Luca Lepore e Massimiliano Bastoni, consiglieri regionali leghisti
“I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie” Alberto Zelger, consigliere comunale della Lega Nord a Verona
“Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza” Stella Khorosheva, candidata leghista
“Fanno le iniezioni ai bambini per farli diventare gay” candidata della lega Giuliana Li Vigni
Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan. E allora guardiamole queste priorità. Il senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perché doveva discutere l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano, e per non farsi mancare nulla, il reintegro del vitalizio di Formigoni. Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.
Ma, a proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacobo Coghe, amicone del leghista Pillon, in questi mesi è stata la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan. L’antiabortista però non si è accorto che il Vaticano ha investito più di venti milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia.
Si tratta di frasi agghiaccianti scaturite perlopiù dalla bocca di politici, e Fedez ha deciso di rinfacciarle, in un discorso di grande intensità che pone al centro il problema della discriminazione delle persone omosessuali, purtroppo ancora molto diffusa in Italia al giorno d’oggi. Discorso che esprime dunque la necessità di una legge come il ddl Zan per tutelare le vittime dell’omotransfobia, ma anche della misoginia e dell’abilismo, in modo tale che gli atti di discriminazione vengano puniti. Perché certe parole ed atteggiamenti hanno un peso.
Quali sono le vostre opinioni in merito all’argomento?