Scoprite con noi l’attesissimo quarto studio album del rapper J.Cole, 4 Your Eyez Only, uscito il 9 Dicembre 2016.
Il ricordo di 2014 Forest Hills Drive è ancora ben vivido nella mente degli amanti dell’ Hip-Hop, quello vero. Un album divenuto 2 volte platino grazie al solo talento di Jermaine, nessun video-scandalo, alcuna esibizione in eventi importanti o collaborazioni importanti, niente di tutto questo, solo l’autore e le sue parole.
Esattamente due anni dopo, proprio il 9 dicembre, il rapper del North Carolina ci presenta il suo follow-up 4 Your Eyez Only. L’annuncio inaspettato ed improvviso ha generato subito un grande hype per il disco, alimentato anche dalle due tracce premierate nel suo documentario da poco uscito, Everybody Dies e False Phrophets, brani che anche se hanno infiammato la scena Hip-Hop dati i diss più o meno espliciti diretti a grandi nomi come Kanye West e Wale, oltre ai newbie Lil Yatchy e Lil Uzi Vert non sono presenti nella tracklist finale. Appena 10 pezzi e, ovviamente, nessun featuring, questo è il lavoro di Jermaine, una storia articolata in 10 capitoli che oggi proviamo a raccontarvi.
Ad un primo ascolto 4 Your Eyez Only sembra essere un insieme di brani che trattano argomenti come lo spaccio e la difficoltà della vita di strada alternate a canzoni d’amore, in cui J. Cole si limita a raccontare una triste storia inserendo tra le righe sue idee ed esperienze. Se invece si analizzano con più accortezza i testi e i titoli si intravede qualcosa di più, un filo narrativo che collega tutte e dieci le tracce. Vi esporremo ora la teoria più verosimile e accreditata che abilita l’ascoltatore a comprendere in pieno il progetto.
Jermaine racconta la storia del suo amico James McMillan Jr. che, a 22 anni ed appena diventato padre di una bellissima bambina, Nina, viene ucciso per questioni legate allo spaccio di droga. James avendo il presagio di tale avvenimento consegna a Jermaine una cassetta in cui ha registrato le sue memorie, gli errori che ha commesso e l’amore fortissimo per la moglie e la figlia, così che potesse passarlo a Nina una volta che sarà grande abbastanza. J. Cole parla quindi per il suo amico intervenendo negli eventi accaduti ad entrambi, innamorarsi e avere una figlia, creando un parallelo tra due vite iniziate in modo simile ma finite in modo totalmente opposto; lo fa attraverso le sue doti liriche fuori dal comune e accompagnato da beat old school molto vari, che spaziano dal piano, alle trombe, alle percussioni e con la presenza marcata di cori e campionature.
Se questa intro vi ha incuriosito, scoprite con noi 4 Your Eyez Only attraverso la nostra recensione track-by-track:
1. FOR WHOM THE BELLS TOLLS: Con il rumore di un lettore di audiocassette inizia l’album e la prima traccia For Whom The Bells Tolls, un beat energico caratterizzato da percussioni e trombe contrasta con un rassegnato James, sa che le campane che suonano in tono funebre sono per lui, la sua morte è vicina e non vede nessuna possibilità di salvezza
“I’m searching and praying and hoping for something
I know I’m gon’ see it, I know that it’s coming
Lord, Lord”
2. IMMORTAL: L’aggressiva Immortal, invece, ci fa capire chi è James, un giovane povero e ambizioso che vede nella strada l’unica modo di guadagnare. Droga, violenza e morte queste sono le protagoniste della vita spericolata di McMillan, che però si chiede se vale la pena di morire pur di essere una leggenda della strada.
“Now I was barely seventeen with a pocket full of hope
Screamin’, dollar and a dream with my closet lookin’ broke
And my nigga’s lookin’ clean, gettin’ caught up with that dope”
Nell’ Outro J. Cole invece afferma che si diventa davvero rilevanti solo dopo la morte (come Tupac e Biggie) e che se invecchi il tuo messaggio sarà dimenticato (come Nas e Jay Z).
“To die a young legend or live a long life unfulfilled
Cause you wanna change the world
But while alive you never will
Cause they only feel you after you gone, or I’ve been told
And now I’m caught between bein’ heard and gettin’ old”
3. DEJA VU: La terza traccia Deja Vu utilizza lo stesso beat della hit del 2015 di Bryson Tiller, Exchange, creando una vera e propria battaglia tra produttori delle due tracce che si accusano a vicenda di aver rubato l’idea. Deja Vu si discosta leggermente dalla storia e dal sound del progetto, Jermaine infatti si rivolge ad una ragazza di cui è innamorato la quale però è impegnata. Anche se non direttamente attribuibile a McMillan, i temi come l’incertezza del futuro, l’ambizione e la vita di strada sono ben collegati alla vita di James. Degno di nota il ritornello in cui sembra di sentire addirittura Tupac incitare a ballare e divertirsi. Perla di Jermaine a fine secondo verso.
“Every saint got a past, every sinner got a future
Every loser gotta win and every winner gotta lose someday
They say it’s just a matter of time
And if I had my way then you would be mine”
4. VILLE MENTALITY: Triste e raffinata Ville Mentality parla in parallelo dei problemi di James e Jermaine. L’artista condanna la sua fama e di come venga usato dalle persone e infamato dai media mentre l’amico capisce l’incongruenza della mentalità “uccidi per non essere ucciso” necessaria nella vita di strada al suo voler prendersi cura e amare le persone care. Molto importante l’interlude, registrazione di una conversazione reale che l’artista ha avuto con una bambina della sua comunità a Fayetteville. Le parole della bambina infatti potrebbero benissimo essere state pronunciate da Nina.
“My dad, he died—he got shot cause his friend set him up. And I didn’t go to his funeral—and sometimes when I’m in my room, I get mad at my momma when she mean to me. And she—
And she say, clean up—I say/ I get mad, I slam my door and go in my room—
And then, I get mad and I say, “I wish my dad was here”
5. SHE’S MINE PT. 1: Piano e archi con cantato e rap in egual misura per la struggente She’s Mine Pt.1. James/Jermaine si confidano alla propria amata in modo totale e profondo, tutte le preoccupazioni e i problemi sono spariti ora che si sono innamorati. Tuttavia anche se l’amore rende felici, pare che l’interprete capisca che nella sua condizione è qualcosa che può portare solo più sofferenza e rimpianti.
“Catch me, don’t you catch me
I’ve fallen in love for the first time
I wanna cry
And I ain’t even tryna fight it
Don’t wanna die (Don’t wanna die no more)
Cause now you’re here and I just wanna be
Right by your side”
6. CHANGE: La fresca midtempo Change vede un J. Cole raccontare della sua crescita, di come l’aiuto di Dio sia stato indispensabile e che nonostante le condizioni siano avverse il cambiamento è possibile se parte da noi stessi. J. Cole è conscio dei suoi sbagli e di come sia stato fortunato a farcela nonostante tutto, molto lo deve a Dio.
“When I was a senior I was ballin’ on my classmates
Niggas put three bullets in my car one hit the gas tank
Know I got a angel cause I’m supposed to have a halo”
Il mood della canzone cambia repentinamente nel finale in cui J.Cole apprende dalla televisione che il suo amico James McMillan è rimasto vittima di una sparatoria. Parallelo tra due vite iniziate nello stesso modo ma proseguite diversamente.
7. NEIGHBORS: Jermaine fa ancora da protagonista per la settima traccia Neighbors. J. Cole attacca chi dubita del suo lavoro, coloro che pensano che il suo successo e la ricchezza non siano frutto del suo talento. Delinea anche il suo stile di vista riservato e atipico, preferisce infatti una tranquilla villa in campagna lontana dai riflettori e di come gli piaccia passare il tempo in compagnia dei suoi amici, a fumare e parlare. Il tema si rifà anche ad una inchiesta realmente portata avanti nei confronti del rapper che, dopo essersi trasferito in un quartiere ricco, fu soggetto delle lamentele del vicinato riguardo a chi frequentasse la casa.
“But one thing is for sure though, the fame is exhaustin’
That’s why I moved away, I needed privacy
Surrounded by the trees and Ivy League
Students that’s recruited highly
Thinkin’ you do you and I do me
Crib has got a big ‘ol back ‘ol yard
My niggas stand outside and pass cigars
Filled with marijuana, laughin’ hard
Thankful that they friend’s a platinum star”
8. FOLDIN CLOTHES: Nella funky Foldin Clothes Jermaine torna a cantare la moglie, di come sia disposto a fare tutti quei lavori noiosi e giornalieri solitamente riservati alle donne come fare il bucato o preparare la colazione pur di farla sentire meglio e farla rilassare data la sua gravidanza.
“If I can make life easier, the way you do mine
Save you some time, alleviate a bit of stress from your mind
Help you relax, let you recline babe
Then I should do it, cause Heaven only knows
How much you have done that for me”
Nell’outro si torna a parlare di James, per sopravvivere nel ghetto infatti è necessario essere duri o almeno far finta di esserlo, non abbassare mai la guardia ed avere sempre con se un’ arma. James tuttavia ha un animo buono e tenero che però viene fuori solo nei confronti della moglie.
“Niggas from the hood is the best actors
We the ones that got to wear our face backwards
Put your frown on before they think you soft
Never smile long or take your defense off
Acting tough so much we start to feel hard”
9. SHE’S MINE PT. 2: Parte seconda della dolcissima slowtempo She’s Mine. She’s Mine Part.2 si rivolge all’altra donna della vita di Jermaine/James, la figlia. L’autore è totalmente innamorato della bambina, non ha mai provato un’emozione del genere prima, prova quindi a esternare tutto il bene che le vuole oltre a delle riflessioni sulla società materialistica di oggi e sui problemi della vita. Sia James che Jermaine sono diventati padri da poco, così il rapper racconta in parallelo l’emozioni provate dai due, tuttavia il finale sarà diverso.
“Reminisce when you came out the womb
Tears of joy I think filled up the room
You are now the reason that I fight
I ain’t never did nothing this right in my whole life
Got me thinking…”
10. 4 YOUR EYEZ ONLY: Chiude il disco, una title track di ben 8.50 minuti che tira le somme del progetto. Le prime tre strofe sono infatti interpretate dal punto di vista di James, il quale parla direttamente alla figlia spiegandogli che probabilmente non vivrà ancora a lungo e che non potrà vederla crescere, di come abbia provato a tornare sulla retta via fallendo e sperando che il suo fidanzato non sia un tipo come lui.
“And now I fear it’s too late for me to ever be
The one that set examples that was never set for me
I’m living fast, but not fast enough
Cause karma keeps on catching up to me
And if my past becomes the death of me
I hope you understand”
L’ultima strofa invece vede Jermaine spiegare di come il suo amico gli abbia dato questo compito, ricordare la loro amicizia e i tempi andati. J. Cole chiude il pezzo con parole di stima e affetto per l’amico deceduto. Finisce la cassetta.
“Nah, your daddy was a real nigga, not ‘cause he was hard
Not because he lived a life of crime and sat behind some bars
Not because he screamed, “Fuck the law”
Although that was true
Your daddy was a real nigga cause he loved you
For your eyes only”
Una storia che purtroppo rappresenta la normalità in molte zone disagiate degli Stati Uniti, dove storie del genere accadono in continuazione da decenni, con l’incapacità delle autorità di intervenire in modo efficace. Spesso, infatti, l’unico modo di fuggire dal ghetto per i giovani afroamericani è eccellere nello sport o avere fortuna nella carriera da musicista, non certo opportunità alla portata di tutti. Dal punto di vista musicale può non essere adatto a tutti, soprattutto agli ascoltatori casuali, data la sua scarsa impronta radio-friendly e lontana dalle mode mainstream; ma in un momento in cui 21 Savage e Desiigner ottengono dischi d’oro con facilità, la musica di J.Cole è acqua santa.
4 Your Eyez Only è un altro “Istant Classic” sfornato da J. Cole, non ha l’orecchiabilità e la varietà del predecessore ma una profondità esagerata che obbliga a leggere e comprendere tutti i testi. Una visione autentica e cruda sulla realtà odierna, insomma…Sorry for the Realness.