Sembra non esserci più alcun modo per far sì che una manifestazione musicale americana (e non solo) faccia parlare di sé anche per motivi trash oltre che per motivazioni musicali. In realtà, per l’edizione del 2016 dei Bet Awards non era previsto nulla del genere da mandare in onda, ma un tweet di una delle più influenti star della musica americana ha fatto in modo che le attenzioni si focalizzassero su tutt’altro. Ma andiamo per ordine.
Dopo aver accettato il suo “Humanitary Award”, premio che gli è stato consegnato nel bel mezzo della cerimonia, l’attore ed attivista anti razziale Jesse Williams (famoso soprattutto per la serie TV “Grey’s Anatomy”) ha pronunciato un discorso molto significativo sulle discriminazioni che la comunità afroamericana subisce ancora in USA e su quali risultati bisogna ottenere affinché i neri possano godere degli stessi diritti dei bianchi, in tutto e per tutto.
Queste parole non sono passate inosservate a molte celebrità, ed in particolare non a Justin Timberlake, che ha commentato con queste parole:
I forget this forum sometimes… I was truly inspired by @iJesseWilliams speech because I really do feel that we are all one… A human race
— Justin Timberlake (@jtimberlake) June 27, 2016
Mi dimentico di questo forum a volte. Il discorso di Jesse Williams mi ha davvero ispirato perché credo davvero che esista una ed una sola razza umana
Parole assolutamente in sintonia col discorso di Williams, ma inspiegabilmente molti utenti della rete non hanno visto di buon occhio che fosse proprio lui a pronunciarle, ed hanno iniziato ad accusare l’artista di aver “rubato la cultura musicale nera”, come se ancora nel 2016 la musica sia di proprietà di un’etnia, come se ancora i bianchi non potessero occuparsi di R&B e soul ma solo di pop e country. Si è arrivati addirittura a scongelare la vicenda di Janet Jackson e ad intimare Justin di chiederle scusa per averle strappato il vestito, questo ad oltre 12 anni da quel fatidico Super Bowl del 2004!
La polemica è andata avanti per ore e JT, da gran signore quale è, ha chiesto scusa pur senza aver fatto nulla di male per mettere a tacere le polemiche.
I apologize to anyone that felt I was out of turn. I have nothing but LOVE FOR YOU AND ALL OF US.
–JT
— Justin Timberlake (@jtimberlake) June 27, 2016
Che dire, davvero un brutto ed orrido episodio di razzismo al contrario! Le vittime qui si sono trasformate in carnefici, e sono arrivate ad attaccare persone visibilmente in buona fede, dimostrando di non aver capito nulla del discorso di Williams. Si vuole uguaglianza, ma poi si pretende che ciò che ha avuto origine dalla maestria di musicisti neri resti appannaggio dei soli neri. Si desidera rispetto, ma poi non lo si concede a chi non è della propria etnia. Si pretende diritti dai bianchi, ma quando un bianco è d’accordo con un discorso del genere lo si attacca fortemente.
Semmai, si potrebbe il fatto che gli artisti bianchi hanno molta più spinta qui in Europa e che in mercati come il nostro grandi leggende musicali di colore non hanno avuto molta visibilità rispetto a bianchi che hanno proposto musica simile. Questo purtroppo è vero, ma che si parli ancora oggi di “bianchi che rubano la cultura nera” e di “neri che rubano la cultura bianca” è una vera sconfitta per l’umanità e per il progresso, e se chi ha dato adito a questa polemica avesse capito un minimo delle parole di Jesse Williams, se fosse in grado di applicarle nella vita di tutti i giorni, il mondo sarebbe davvero un posto migliore e non ci sarebbero più polemiche tanto insensate.
Per porre fine alle ingiustizie bisogna prendersela con chi ne è la causa, arrivare alla radice del discorso, non fermarsi a metà strada. E poi, non mi sembra che i bianchi abbiano insultato i vari Chris Brown, Ne-Yo, Rihanna, Jason Derulo, Kelly Rowland e chi più ne ha più ne metta quando hanno fatto musica dance. Non è forse la stessa cosa? Perché gli artisti neri possono proporre generi musicali nati dai bianchi ma non può avvenire il contrario? Basterebbe un po’ di apertura mentale per capire che come non c’è nulla di male da una parte né dall’altra, ma a quanto pare è proprio l’apertura mentale che manca.
Voi che ne pensate di questa vicenda?