In questa rubrica non poteva certo mancare lei: l’eclettica icona del pop contemporaneo, Lady Gaga.
Questa ragazza di New York ha conquistato in poco tempo il suo posto nell’olimpo delle popstar a suon di musica.
Preparattissima nel canto, scrive, suona e co-produce il suo lavoro. A questo ha aggiunto un’immagine stravagante, con outfit fuori dagli schemi che continuano a sorprendere, nel bene e nel male.
“The Fame”, “The Fame Monster”, “Born This Way”, “ARTPOP” e “Cheek To Cheek,” il joint album con la leggenda del jazz, Tony Bennet. Questi sono i lavori pubblicati dal 2008 ad oggi. In attesa di sentire nuovo materiale, facciamo un piccolo tour alla scoperta di 5 pezzi meno conosciuti dell’artista.
“Brown Eyes” – The Fame
Nel 2008 viene pubblicato il primo disco di Lady Gaga, “The Fame”, che catapulta la cantante in cima alle classifiche mondiali e riesce ad aggiudicarsi il Grammy come “Best Eletronic/Dance Album”. Questo disco segna la nascita dell’uragano Lady Gaga.
Il titolo del progetto è chiaro, si parla di Fama e di tutte le sue sfaccettature. Di questo progetto tutti conosceranno le hit “Just Dance”, “Poker Face” e “Paparazzi”. Io invece voglio dare spazio ad un brano molto diverso da questi: il pezzo più autobiografico del disco e uno dei miei preferiti, la ballad “Brown Eyes”. Il brano inizia con un ritmo lento, accompagnato dallo strumento tanto amato dalla cantante, il piano! La voce viene contrapposta successivamente dalla chitarra elettrica.
If everything was everything, but everything is over
Everything could be everything, if only we were older
Guess it’s just a silly song about you / And how I lost you and your brown eyes
Un brano malinconico e molto sentito, scritto tempo prima da una Lady Gaga con il cuore spezzato. Secondo me, uno dei pezzi migliori del disco.
“So Happy I Could Die” – The Fame Monster
Dopo il grande successo di “The Fame”, Lady Gaga pubblica “The Fame Monster”!
L’atmosfera di questo EP è completamente diversa dal precedente, molto più cupa sia per quanto riguarda il sound di alcuni pezzi, sia per quanto riguarda il concept: il nato negativo della fama.
La stessa Lady Gaga definisce “The Fame” e “The Fame Monster” rispettivamente Yin e Yang.
Otto nuovi pezzi che trattano in maniera diversa otto ‘mostri’: amore, sesso, relazioni, morte, solitudine, pressione, dipendenza e verità. Io ho scelto di farvi conoscere “il mostro della dipendenza” con la midtempo “So Happy I Could Die”.
Nel testo non mancano le allusioni sessuali, ma il tema principale è la dipendenza dall’alcol, che ti fa raggiungere questo fantomatico posto felice. E’ vero, l’alcol viene visto come una soluzione, ti fa dimenticare i problemi, ti rende temporaneamente felice. Così felice che potresti morire.
Un disco da ascoltare interamente per cercare di capire il significato di ogni singolo pezzo!
“Electric Chapel” – Born This Way
E’ il 2011 e Lady Gaga torna in pista con quella meraviglia che è “Born This Way”. Per me questo è il suo capolavoro, un disco molto diverso dai precedenti. Dichiaratamene ispirato a Madonna, Bruce Springsteen ed all’indimenticabile Whitney Houston, “Born This Way” combina magistralmente passato e futuro!
Qui possiamo trovare diversi elementi provenienti dall’Opera, dall’Heavy Metal, dal Rock e dalla New Wave, come pure l’utilizzo di diversi strumenti musicali: organo, violino e chitarre elettriche.
L’album per me era ricco di potenziali hit, una di queste è sicuramente “Electric Chapel”. In questo pezzo si sente la passione di Lady Gaga per la New Wave ed il metal, il tutto combinato con elementi di musica elettronica e strumenti musicali quali organo e chitarra. Un pezzo potente, una piccola perla di questo progetto.
“Stuck On Fuc*ing You” – Unreleased / Born This Way
Sicuramente qualcuno storcerà il naso ascoltando questo brano. E’ stata la mia primissima reazione quando ascoltai questo regalo che Lady Gaga fece ai suoi fan per Natale!
Si tratta di un pezzo registrato in pullman durante il viaggio per il Minnesota, dove Lady Gaga si sarebbe esibita con il suo “Born This Way Ball”.
Scritto da lei stessa il pezzo vede la partecipazione di Fernando Garibay alla chitarra e Paul Blair, Dj WhiteShadow, che diede al pezzo qualche arrangiamento.
Got no plans, got no clothes / Got no piano, ain’t got no shows /No, I’ve got nothing to do
But to be stuck on you
Il testo è molto esplicito, la sua voce graffiante e il sound è accattivante! Ascolto dopo ascolto ti rimane in testa.
E’ un pezzo molto grezzo, è stato registrato e pubblicato subito dopo, senza perfezionarlo e questo si sente parecchio. Questo brano aveva un potenziale enorme: a me piace molto così, ma registrato in studio e arrangiato a dovere credo che sarebbe stata una vera perla.
Vi consiglio di ascoltare più volte il pezzo, non fermatevi al primo ascolto.
“Posh Life” – Unreleased
Prima dell’uscita di ARTPOP, è finita in rete una demo dal titolo “Posh Life”. Nonostante fosse un brano non perfezionato, io me ne sono innamorato! Il pezzo è stato creato per il leggendario gruppo delle TLC, che si apprestavano a pubblicare il loro greatest hits, 2.0.
Dallas Austin, uno dei produttori storici del gruppo, chiese a Lady Gaga di creare qualcosa per loro. Et voilà! Il risultato è questo pezzo meraviglioso, la voce di Lady Gaga coinvolgente e calda, con un sound che richiama proprio lo stile del famoso gruppo RnB.
Purtroppo la collaborazione è saltata e di questo brano ci rimane solamente questa demo e noi non possiamo fare altro che goderci questa ennesima sfaccettatura di Lady Gaga.
L’artista ha in cantiere ben due progetti: secondo disco con Tony Bennett e il follow-up di ARTPOP che, stando alle dichiarazioni del suo manager, non dovrebbe uscire prima del 2016.
Lady Gaga non ci lascerà comunque a mani vuote, due pezzi importanti verranno pubblicati a breve: la collaborazione con Diane Warren, “Till It Happens To You”, ed un duetto con il leggendario Paul McCartney.
Nell’attesa, vi consiglio questi 5. Sono curioso di sapere cosa ne pensate!
– pubblicato da Stephen –