Di origine greche e gallesi, ha pubblicato in tutto 3 album, The Family Jewels (2010), Electra Heart (2012) e FROOT (2015) e prima di raggiungere il successo ha pubblicato anche vari EP.
“Are You Satisfied?” – The Family Jewels
La prima canzone di cui vi voglio parlare è il brano di”benvenuto” che Marina ha voluto dedicare ai suoi fan (i “diamonds”) nel suo album di debutto.
“Are You Satisfied?” ha un sound che ricorrerà molto nelle canzoni del suo primo album, un genere pop rock che la contraddistingue da qualsiasi altro artista.
Il testo di questa canzone non è assolutamente banale e merita di essere compreso.
“Sei soddisfatto di una vita comune? Devo mentire per far strada nella vita?”
Il testo dà una sensazione di volersi ribellare,di rabbia e anche un pò di malinconia e infelicità, Marina ripete spesso vari problemi: “…E’ un mio problema se sento il bisogno di nascondermi, E’ un mio problema se non ho amici e voglio morire”.
“Bubblegum Bitch” – Electra Heart
Passiamo ora al suo secondo album, Electra Heart, una svolta molto importante sia per la sua popolarità che per il suo genere musicale. Electra Heart è molto differente dal suo album precedente, con sonorità decisamente più electro, vantandosi di produttori famosi: da Dr. Luke a Greg Kurstin, Benny Blanco, Diplo e Stargate.
Ogni canzone di questo album è differente da tutte le altre,in ognuna Marina racconta a suo modo un tema diverso.
Dal mio punto di vista, questa canzone critica le storie d’amore di ragazzi giovani senza provare però nulla di profondo. Marina ha anche affermato: “Bubblegum Bitch è fondamentalmente Britney Spears”, facendo capire che critica quest’immagine di popstar americana.
Bubblegum Bitch apre l’album e ci fa entrare subito nel mondo di Electra Heart (“Welcome to the life of Electra Heart”).
In questa canzone si riconosce da subito il pop di Marina, molto orecchiabile.
“I’m miss sugar pink liquor, liquor lips
Hit me with your sweet love, steal me with a kiss.
I’m miss sugar pink liquor, liquor lips
I’m gonna be your bubblegum bitch
I’m gonna be your bubblegum bitch”
“Buy The Stars” – Electra Heart
La canzone si trova nell’edizione deluxe di Electra Heart ma di certo non ci si può dare meno importanza.
Marina racconta che si possono anche comprare delle stelle ma questo di certo non cambierà chi si è veramente. Ognuno interpreta questa canzone in modo diverso anche se molti affermano che sia sul padre.
Le sonorità di “Buy The Stars” sono molto differenti dal resto dell’album, qui prevale solamente il piano con un coro che da metà canzone accompagna dolcemente la voce di Marina.
“And you could buy up all of the stars,
But it wouldn’t change who you are.
You’re still living life in the dark
It’s just who you are”
“Sex Yeah” – Electra Heart
Anche questa canzone (co-scritta con il produttore Greg Kurstin) si trova nell’edizione deluxe di Electra Heart.
Il brano racconta in modo molto diretto come è vista la sessualità nella società occidentale d’oggi.
Marina vuole mettere in discussione tutto quello che accade in televisione, nei giornali ecc…
e sicuramente trasmette un messaggio femminista, come da lei affermato.
I testi di Marina non sono molto semplici da capire ma quando riesci a comprendere veramente i suoi messaggi ed il suo modo di pensare ti accorgi che è veramente una ragazza molto intelligente e che qualsiasi frase che scrive non è mai banale o superficiale.
“Nothing is provocative, anymore even for kids
No room for imagining
‘Cause everyone’s seen everything
Question what the T.V tells you
Question what a Pop Star sells you
Question Mum and Question Dad
Question Good and Question Bad”
“Sex Yeah” è molto piacevole da ascoltare, il “Sex sex sex sex (La da da da da da)” ti entra subito in testa.
“Savages” – FROOT
“Ucciso” il suo alter ego Electra Heart, Marina è tornata nel 2015 con l’album FROOT.
Savages è la traccia che mi ha colpito di più grazie ad un connubio magnifico tra testo e sound.
Le sonorità ricordano molto quelle di “The Family Jewels” ma si sono “evolute”, anche grazie al tocco che ha dato Jason Cooper (The Cure).
Il testo è molto profondo, Marina racconta la vita dell’essere umano e tutto cuò che succedono nel mondo toccando molti argomenti: dallo sviluppo della razza umana alla religione (“Non ho paura di Dio, ma dell’uomo”), dalle varie tentazioni che ha l’uomo all’odio che nasce da una generazione.
Il ritornello è quello che colpisce di più e c’entra proprio il tema generale della canzone:
“Underneath it all we’re just savages
hidden behind shirts, ties and marriages
How could we expect anything at all?
we’re just animals still learning how to crawl”
Il bridge si chiude con una semplice domanda che può rispecchiare varie situazioni che sono accadute nel mondo (e che accadono tutt’ora): “Are you killing for yourself or killing for your saviour?”.
Che nei dite dei brani proposti? E soprattutto, cosa ne pensate dell’evoluzione avuta da Marina come artista e personaggio nel corso degli anni?
– Articolo pubblicato da Peter –