A meno di due anni di distanza da “Stronger With Each Tear”, torna con un nuovo album la Regina della musica HipHop Soul Mary J. Blige. Si tratta del 10mo album di questa artista pluri premiata, una leggenda vivente che può vantare una carriera costellata da progetti di altissima qualità ed un talento indiscusso. Mary ha segnato la storia della musica R&B, Soul, ed HipHop, e con questo album vuole “continuare il suo viaggio”, ricreando le atmosfere del suo album “My Life” del 1994 che riuscì a raggiungere la certificazione 3 volte platino negli Stati Uniti.
Il viaggio continua, ma il periodo è molto differente per lei e per i suoi fans. Se nel disco originale del ’94 si sentiva il grande dolore e tormento che la cantante viveva in quegli anni, nel sequel 2011 c’è molta positività, coscienza di se stessi, e forza di una donna che dietro a sè ha un percorso difficile, ma che ha affrontato tutti i fantasmi della sua vita.
Si cerca anche di ricreare in questo album un sound che ricordi quello della Mary pre “The Breakthrough”, un risultato solo parzialmente riuscito, anche se va detto che le produzioni sono di tutto rispetto, e si sente che l’album è stato creato con più precisione e qualità rispetto al precedente “Stronger With Each Tear”.
1) Intro: per introdurre questo nuovo capitolo di “My Life”, Mary conversa al telefono con Diddy, ai tempi Puff Daddy, che insieme alla Regina della musica HipHop Soul, forgiò il primo capitolo del 1994! Seppur non vi siano produzioni di Diddy in questa rivisitazione ed in questo nuovo stage della vita artistica di Mary, la cantante ha comunque voluto rendere omaggio a quel capolavoro di allora, che la catapultò direttamente nell’olimpo delle grandi superstar!
2) Feel Inside (feat. Nas): Jerry Wonda, NaS e Mary aprono le danze su questo progetto con il miglior beat! Sembra di ritrovarci in una “Family Affair” dei nostri giorni. Un tuffo al cuore, mi viene da dire “Grazie Mary”, per ciò che ci propone in traccia 2. L’intesa insieme a Nasty Nas si sente alla grande, ed insieme ci traghettano in un genere oramai in via d’estinzione! Per me la track ha tutto il potenziale per diventare singolo, il beat è trascinante e lavorato in maniera perfetta!
3) Midnight Drive (feat. Brook Lynn): torna a grande richiesta l’Alter Ego rapper di Mary J. Blige! Si chiama Brook Lynn, ed era da qualche album che non si faceva più vedere. Il risultato è una delle midtempo che preferisco di questo album. Il beat è potente, 90’s, ed è riscoprire nel 2011 una Mary d’altri tempi, quella fantastica Mary nuda e cruda degli esordi, non sempre accomodante. Vocalmente si sale, si scende, in questo pezzo che ti trasporta come una montagna russa, ed il piedino che si muove sotto la scrivania mentre sto scrivendo, con il cuore in gola per i tempi ed il sound riproposto da MJB.
4) Next Level (feat. Busta Rhymes): ed andiamo sulla uptempo HipHop, in collaborazione insieme a Busta Rhymes, e prodotta da un Danja particolarmente ispirato in questo album per la regina. Dopo il piedino, qua comincia a muoversi anche la testolina, e non solo. Sicuramente con ottimo potenziale, questa produzione moderna ed affascinante richiama l’HipHop raffinato e delicato che appartiene al passato. Un contrasto sempre molto presente questo tra futuro e passato in tutto il progetto che diventa sempre più gustoso ad ogni track. Assolutamente promossa, calcolando anche che Busta è tornato in un periodo d’oro, dopo le strepitose rime che ha fornito nella collaborazione insieme a Chris Brown. “Next Level” ci invita a rimanere con il nostro stile HipHop Urban, Ghetto, non dimenticare le origini ma buttarci con classe nell’Era moderna della musica. Una track assolutamente “anti” fast-food cheap music…
5) Ain’t Nobody: se c’è una persona nel musicbiz che si può permettere di cantare una cover di Chaka Khan questa è Mary J. Blige! Per farlo ha chiesto aiuto a Darkchild per la produzione, che ha pensato di modernizzare il beat, renderlo assolutamente appetibile per i dancefloor di questo 21esimo secolo. Molto controllata Mary ha portato a casa perfettamente il compitino, anche se ho apprezzato molto di più cover come quella proposta nel suo ultimo progetto “Stairway to Heaven”, dove con grinta sorprendente rifaceva il verso dei Led Zeppelin. In fin dei conti questa versione di “Ain’t Nobody” è la “commercialata” del CD, ed poteva essere assolutamente tralasciata.
6) 25/8: non ha bisogno di presentazione questa track superlativa prodotta da Eric Hudson, ed utilizzata come primo singolo ufficiale di questo progetto. Nel pezzo è racchiuso bene il concept di questo album, viene trasmessa al 100% la volontà di Mary di rimanere attaccata alle sue radice, ai suoi fans. La conseguenza di questo gesto è un’integrità artistica che al giorno d’oggi per molti artisti è rimasta solamente una chimera. MJB butta fuori tutta la sua energia prorompente, sono 25 le ore ed 8 i giorni della settimana che vorrebbe nella sua “My Life II”! Produzione DOC, con degli archi che la rendono quasi “cinematografica” e dei suoni ributtati nel 2011 da un passato glorioso della musica Black!
7) Don’t Mind: leggera, piacevolissima, questa midtempo di Jerry Wonda mi ha catturato solo dopo diversi ascolti. Buon R&B, meno impegnato rispetto alla linea generale del disco. Stupendo l’utilizzo della voce di Mary nei ritornelli! Per me assolutamente promossa ma a fatica potrà ottenere il titolo di “singolo”! Anche qua tanto coraggio nella produzione e nel tipo di musica proposta, tutt’altro che di “moda” in questo periodo.
8) No Condition: produzione di Danja, che da molto tempo non sentivamo in giro. “No Condition” è una ballad, con delle sfumature che fanno chiaramente l’occhiolino al pop, ma che mantengono chiaramente integra l’immagine HipHop-Soul di Mary. Sofisticata, piacevolissima nel beat, le lyrics sono quelle malinconiche di un addio, con Mary che spiega di non essere nella posizione di potere amare. Splendidi gli arrangiamenti dei cori, degli archi, uno dei pezzi più vissuti del disco secondo me.
9) Mr. Wrong (feat. Drake): uno dei capolavori del disco, non si discute. Una riuscitissima collaborazione in produzione tra Jim Jonsin e Rico Love. Ancora una volta la navigata Mary incontra l’incontaminato talento del rapper Drake. “Mr.Wrong” ha uno dei beat meglio prodotti del 2011 secondo me. Le sonorità sono misteriose, scure, ed abbracciano l’ascoltatore con una potenza sonica non indifferente. Il contrasto lo fa la voce di Mary, grintosa, graffiante ed spalmata sul sound come del burro morbido su una fetta di pane. Il risultato è delizioso, una delle migliori R&B tracks di questo 2011 piuttosto povero di singoli “incontaminati” del nostro amato genere. La collaborazione è stata giustamente scelta come secondo estratto da questo album, e spero che con il tempo le radio ed il pubblico ne capiscano veramente il grande valore, e comprendano il lavoro certosino in sala di produzione.
10) Why (feat. Rick Ross): produzione sofficissima di Eric Hudson, e collaborazione con il rapper Rick Ross. “Why” ha influenze del passato, strumentale, pura, e molto leggera. La midtempo track si dimostrerebbe una buona scelta per le radio Urban ed Urban AC. Vocalmente Mary dimostra grandissima abilità. Strepitosi gli archi, la leggiadria della track, che si insinua dolcemente nelle orecchie dell’ascoltatore.
11) Love A Woman (feat. Beyoncé): entrambe artiste molto fedeli alle loro radici in questo periodo. Mary J. Blige collabora con Beyoncé! La track era stata studiata per la cantante Texana, che però ha voluto assolutamente chiamare MJB per condividerla con lei. Siamo ad un livello di classe altissimo, probabilmente la metà dei pischelli senza cervello non la capirà mai questa bellezza. Siamo assolutamente immersi negli anni d’oro, i famigerati ’90’s! Splendida la fusione tra le due voci, diverse ma amalgamate a tal punto da fare venire il mal di pancia dall’eccitazione! Midtempo raffinate come non se ne sentono più, ed un bel dito medio alle radio, alle mode, ed alla “convenienza” delle produzioni moderne! Beyoncé con “4” ha dimostrato di preferire la credibilità artistica alle vendite sfrenate ed alla competizione tra le Pop-Trash Princess, l’ha ribadito anche in questa collaborazione, altro bel prezioso di questo progetto.
12) Empty Prayers: Mary insieme a Tricky Stewart ed i Soundz ci catapulta in un sogno vocale. “Empty Prayers” è una ballata pop conteporanea, potente ed assolutamente vincente. Potrebbe tranquillamente viaggiare bene come singolo invernale, e riuscire probabilmente anche a fare cross-over. Per me, nonostante le tonalità più Pop che Soul nella modulazione della voce, è stato amore a primo ascolto. Impossibile stare insensibili, specie quando Mary cresce vocalmente durante il percorso del brano, il tutto accompagnato da un beat slow, orchestrale, onirico. Splendido pezzo!
13) Need Someone: ci offre una chiara atmosfera Country la produzione di Martin Terefe “Need Someone”. Dolcissima la melodia in chitarra acustica e strepitosa la performance vocale rilassante, vissuta, autentica, controllata che Mary offre in questa ballad. Quasi una ninna, ti abbraccia, e ti si fionda dentro al cuore. Versatilità, senza svendersi, questa è una splendida caratteristica di Mary, e ce lo dimostra forte e chiaro anche in questo brano. La cantante sotto le feste ha già voluto concedere delle performances di questo brano vibrante ed intimo, chissà che non possa diventare un singolo. Ottimo, veramente ottimo, nonostante esca “dal seminato” Urban.
14) The Living Proof: canzone splendida, data in pasto anticipatamente come title track di una colonna sonora. Ricca e piena di significato, “The Living Proof” è fantastica, a tal punto da fare commuovere. Mary è “la prova vivente” che tutto è possibile, che ci si può rialzare anche dal colpo più duro, e vincere, trionfare orgogliosi di noi stessi. Sto scrivendo, e non capita spesso nelle recensioni di sentire gli occhi inumidirsi, beh, era inevitabile che con una track del genere non succedesse, forse l’ultima volta che mi capitò era durante una recensione di Alicia Keys. Vocalmente eseguita in maniera magistrale, questa “ballad” sprigiona veri sentimenti, e proprio dalle corde di Mary le si può leggere il cuore! Passata quasi inosservata nelle chart, in un mondo quasi “insensibile” che preferisce sesso e stupidità ai sentimenti… peccato!
Bonus US:
15) Irreversible: Harmony aka H-Money producono questa “Irreversible” una track di spessore, ma che forse scivola via un po’ troppo facilmente. Si tratta di una midtempo accompagnata da un pianoforte morbido e poco invasivo.
16) Miss Me With That: produzione degli Underdogs ed il bravissimo Tank. Midtempo inclusa giustamente nelle bonus track americane. Più che il beat mi cattura l’accattivante ritornello di questo brano. Mary ammette il suo amore, ma per orgoglio lascia una storia sbagliata. Bellissimo il finale del brano, un crescendo, una vera goduria per le mie orecchie R&B oriented…
17) Someone to Love Me (Naked): insieme a Diddy e Lil’Wayne questa sofisticata uptempo track è stata servita mesi fa come “buzz track” che anticipava il nuovo disco. Si poteva già intuire da questo pezzo potentissimo la direzione reminiscente di questo CD. Riuscitissima la collaborazione, ma troppo sfrontato il pezzo per essere lanciato in un epoca musicale così “diversa”. Epico, il beat, forse un po’ ripetitiva la parte cantata di MJB.
Bonus UK:
15) You Want This: siamo un po’ “Off The Wall” ed un po’ Michael Jackson in questa 15esima track, inclusa come nel bonus pack britannico. “You Want This” è pura energia, accompagnata da fiati energetici ed una MJB funky, che gioca negli anni ’70-’80… preziosa e positiva, molto leggiadra, forse per questo non inclusa nel “concept” del CD! Clap, Clap, mi vien voglia di lanciare la tastiera e fare “la pazza” in giro per l’appartamento….!
16) This Love Is For You: mh.. si! Un pezzo bocciato ci voleva, e se devo sceglierlo è proprio questo. Una produzione che secondo me non va da nessuna parte di Tricky Stewart. Insulsa, inutile, un tentativo mal riuscito di “svendere” la Mary.. brutta, inconsistente.
17) One Life: Stargate e Calvin Harris per Mary J. Blige? WTF? Il risultato? Una canzone che sembra uno scarto di qualche album di Kylie Minogue (senza nulla togliere alla genialità della pop-star australiana), semplicemente con Mary J. Blige non funziona! Certo, porta a casa il compito vocalmente come al solito, ma scompare completamente una produzione simile con un Ego gigante e raffinato come quello della Queen. Bonus track, giustamente, per le pecore europee…!
Un disco veramente molto ricco. Composto da più di 15 track è una vera rarità in un periodo dove gli album possono avere anche solo 10 pezzi.
A livello qualitativo poi, siamo certamente ben abituati con gli album di Mary, che antepone sempre e comunque la qualità e la ricchezza dei suoi progetti. Anche in questo caso non si è discostata dalla sua grandissima professionalità e coerenza Artistica.
Deve ancora arrivare il giorno in cui boccerò un suo disco. Mi coinvolge parecchio questo nuovo progetto, e per me è uno step avanti al suo precedente, ma non supera per conto mio ne l’originale del 1994, ne “Growing Pains” uscito qualche anno fa.
Un progetto pieno di emozioni, pieno di sfumature, magari anche troppo impegnativo per il pubblico del 2011, e di certo la mancanza di una vera “Hit” trainante, lo rende forse anche un po’ più vulnerabile rispetto ad altri lavori di Mary. La questa donna è una grande, immensa leggenda musicale dei giorni nostri, e non ho alcun dubbio quando dico che le vendite, con la carriera che ha alle spalle, non le importino granché. Per lei, quel che conta, è arrivare al suo pubblico, che è forte, femminile e femminista, e che la seguirà per sempre.
Non si tratta dell’Outstanding album della sua discografia, ma è un viaggio assolutamente completo e reale, ed è stato prodotto in maniera incredibilmente professionale. Il secondo singolo “Mr.Wrong” fa semplicemente venire i brividi ad alto volume, ti porta in una dimensione della musica R&B completamente nuova ed innovativa. I pezzi come “No Condition”, “The Living Proof” e “Need Someone” si conficcano dritti dentro al cuore, trasudano vita, esperienza, emozioni VERE.
Forse il problema più grande della musica odierna, aldilà delle produzioni scadenti, è che manca veramente di coerenza, manca di autenticità, manca di Cuore! Perfortuna Mary con questo album ci nutre ancora di sentimento e di vita reale!
R&B Junk Rating: 4/5