Eccoci ad un’altra puntata della nostra striscia settimanale delle vendite mondiali di un artista. Questa settimana parliamo di Avril Lavigne.
La Canadese ha iniziato trionfalmente la sua carriera 13 anni fa. Da quel momento in poi la sua fama è andata progressivamente calando, così come le vendite. Non a caso il best seller album della Lavigne è proprio il debut-album “Let Go” con 17 mln di copie.
Già con il secondo album però c’è il primo crollo: “Under My Skin”, comunque un successo, vende 9.5 mln di copie. Il calo prosegue con “The Best Damn Thing”.
La situazione precipita nel decennio ’10 con “Goodbye Lullaby” (1.65 mln) e con il self-titled album “Avril Lavigne” (700.000).
‘Let Go’ (2002) 17 million
‘Under My Skin’ (2004) 9,5 million
‘The Best Damn Thing’ (2007) 6 million
‘Goodbye Lullaby’ (2011) 1,65 million
‘Avril Lavigne’ (2013) 700.000
Quali sono le cause del tracollo? Semplice, mentre le altre stars diventando ‘grandi’ cercano di scrollarsi di dosso l’immagine da teenager, al contrario Avril Lavigne col passare degli anni (ormai 30 per lei), si è appiattita ad un atteggiamento da teen-star che col tempo è apparso totalmente fuori luogo.
Questa è la causa principale del suo crollo. Sia nella “Goodbye Lullaby Era” che nella “Avril Lavigne Era” sarebbe stato necessaria una svolta d’immagine che non c’è stata. Musicalmente si può fare un discorso parallelo: se nei primi anni di carriera, la Lavigne era conosciuta per uno stile caratteristico pop-rock, invece negli ultimi album ha puntato (o meglio lo ha fatto la sua casa discografica) su singoli bubblegum pop, teen-pop che non hanno reso giustizia all’artista.
Ci sono poi altri due fattori secondari. Il primo riguarda la nazionalità di Avril: la cantante non è statunitense ma canadese. Questa piccola differenza conta sulle vendite negli USA. Infatti gli artisti stranieri negli USA tendono ad essere acclamati ed avere degli exploit con gli album di pochi anni per poi essere (volutamente) oscurati dai media e dal pubblico.
Da Robbie Williams a Justin Bieber, da Nelly Furtado a Kylie Minogue, gli esempi di questo tipo sono tantissimi. Il secondo elemento riguarda la ‘distanza tra i suoi album: 3 anni tra “Under My Skin” e “The Best Damn Thing” e 4 anni tra “The Best Damn Thing” e “Goodbye Lullaby”.
Sono tempi lunghi che hanno fatto scendere la popolarità della cantante, proprio negli anni in cui nascevano artisticamente le varie Rihanna (2005) Taylor Swift (2006), Katy Perry (2008) e Lady Gaga (2008).
Ora come ora, noi ci auguriamo che Avril Lavigne possa risolvere i suoi problemi di salute di cui ha parlato mesi fa. Questa è l’unica cosa importante allo stato attuale.
Per tornare alla musica ci sarà tempo, tanto ormai Avril Lavigne non ha più nulla da perdere.