Per un vero artista deve essere orribile vedere il proprio merito non riconosciuto dalle masse, specialmente quando queste ultime esaltano gente dalle doti molto, molto dubbie. Questo lo sa bene MIA, che infatti da qualche anno a questa parte sta mostrando una disaffezione sempre crescente verso la sua patria, gli Stati Uniti, mentre si sta avvicinando ai mercati ed al pubblico orientale, questo anche per via della sua religione, di cui ha parlato anche in alcuni brani come “YALA”.
Ebbene, quest’oggi ecco arrivare il colpo di grazia finale da parte di MIA verso gli Stati Uniti, nazione in cui a quanto pare lei non è più intenzionata a lavorare in nessun mondo. Niente più dischi prodotti con case discografiche americane dunque, né tantomeno tour in giro per il Nordamerica, una decisione che a molti potrebbe sembrare estrema e che l’artista ci ha comunicato senza troppi giri di parole su twitter:
Sto completando in settimana il mio ultimo LP registrato con una label americana. Sarà a loro disposizione, se vorranno rilasciarlo. Non ho il “permesso” per promuovere la mia musica in USA, e ci sarebbe bisogno di un “permesso” anche per girare in tour in USA… forse per essere apprezzata qui dovrei scrivere roba per gente come DJ Khaled e SelenE Gomez.
Da notare come nell’ultimo tweet l’artista citi due esempi per indicare quella che a suo avviso è la decadenza di gusto da parte del pubblico statunitense: il produttore urban Dj Khaled e la cantante pop Selena Gomez, della quale a quanto pare l’artista non conosce bene nemmeno il nome, anche se è ipotizzabile che lo abbia sbagliato apposta proprio per lanciarle contro un’ulteriore frecciatina, quasi come a sottolineare come tale interprete abbia ancora una rilevanza molto scarsa nel musicbiz nonostante il modo in cui viene pompata dai media. Ci ricorda molto quello che fece anni fa Lady Gaga contro Carly Rae Jepsen, da lei rinominata in un tag su twitter “Carly Rae Jepson”.
Ennesima provocazione dell’artista o sincero addio ad un paese che si sta dimostrando davvero incapace di apprezzare veri artisti come lei, accontentandosi di pseudo-interpreti senza arte né parte (non ci riferiamo solo alla Gomez, che poverina è stata l’unica presa in considerazione, ma anche a tante altre che hanno ottenuto risultati commerciali ben migliori dei suoi)? Quello che ci auguriamo è che MIA continui a fare ottima musica, dove la farà non è poi così importante.