Nuove e forti polemiche piovono su un ennesimo caso di sold out immediato connesso ad una tappa italiana del tour di un’artista internazionale! Ad ormai un mese di distanza dall’inizio della vendita dei ticket, il pubblico italiano ricorda ancora benissimo il polverone alzatosi per le prossime date italiane del tour mondiale dei Coldplay, che si terranno i prossimi 3 e 4 luglio al San Siro di Milano. Tra un tutto esaurito registrato in tempi troppo rapidi, tempi d’attesa online infiniti su TicketOne (rivendita ufficiale dei biglietti dei live italiani) e rivendite secondarie che erano riuscite ad accaparrarsi i biglietti triplicandone però i prezzi ufficiali, le polemiche da parte dei fan della band inglese sono state numerosissime, portando a ricorsi all’Antitrust, al Codacons e, addirittura, a un’ipotesi di sospensione e restituzione dei tagliandi già pagati (scopri QUI tutti i dettagli).
Dopo le tristi vicende dello scorso mese, le acque sembravano essersi calmate. Eppure negli scorsi giorni una sorte molto simile è toccata ai giovani fan italiani di una grande superstar internazionale che, di recente, ha confermato di volersi fermare nel nostro Paese per ben due tappe del suo tour mondiale: stiamo parlando ovviamente di Ariana Grande, il cui Dangerous Woman Tour sbarcherà al Palalottomatica di Roma il prossimo 15 giugno e al Pala AlpiTour di Torino il 17 (clicca QUI per leggere il suo annuncio ufficiale).
Molti sono stati i fan che sono rimasti a bocca asciutta lo scorso 28 ottobre, data in cui su TicketOne si sono aperte le prevendite per i live italiani di Ariana: in pochissimi minuti quasi tutti i biglietti dei due palazzetti hanno raggiunto il tutto esaurito in ogni settore, ad eccezione dei pacchetti VIP, gli unici rimasti sul sito. Ovviamente, il risvolto più infelice è sempre quello delle rivendite secondarie: i ticket di Ariana Grande, nella stessa giornata di venerdì, si sono ritrovati su tali piattaforme a prezzi esorbitanti, triplicati se non quadruplicati rispetto ai prezzi ufficiali. Su Viagogo, ad esempio, i biglietti della data romana vanno dai 150 euro degli ultimi anelli laterali fino ai 650 del primo anello centrale, e anche per il concerto torinese si oscilla tra i 100 e i 400 euro.
Un secondo caso di questo tipo, successo a ridosso di 20 giorni dall’ultimo, ci fa capire che in Italia sono necessarie misure notevolmente più drastiche contro le pratiche del bagarinaggio e del secondary ticketing, che spesso ormai precludono a molti fan la possibilità di poter godere dello spettacolo dei loro beniamini (scopri QUI cosa hanno escogitato negli USA). Cosa ne pensate di questo caso dei live di Ariana?