Olly da Sanremo sta spopolando con Polvere, il cantante fa chiarezza su omofobia e queerbaiting
Olly e la sua canzone “Polvere” stanno ottenendo un grande successo sulle piattaforme di streaming e su TikTok, nonostante il 24esimo posto ottenuto a Sanremo 2023. La comunità LGBTQ ha apprezzato molto il cantante e ha elogiato sia il suo duetto sulle note de “La Notte Vola” che i video in cui balla sui social. Recentemente, Andrea Conti ha sollevato la questione del “queerbating” chiedendo a Olly se pensa di essere caduto in questa trappola. Tuttavia, il cantante continua ad avere un forte seguito e a riscuotere grande successo.

“Se ho ammiccato alla comunità LGBTQ facendo queerbaiting? Ho sempre agito in maniera naturale e spontanea. Non ho mai agito secondo un metodo preparato per intercettare un certo tipo di pubblico. Per me il pubblico è universale e inclusivo. Non ho mai studiato performance ad hoc. Ho sempre ballato in cameretta sin da piccolo perché non riuscivo a prendere sonno e mi scatenavo davanti allo specchio. – ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano – Guardavo i film di danza e amavo molto Chris Brown per come performava, unendo musica e ballo. Si capisce che non ho alcuna preparazione come ballerino (ride, ndr). Però se vengo apprezzato lo stesso, ne sono molto felice”.
L’omofobia passata in un freestyle di Olly
Durante una ricerca sul passato dell’artista Olly, è emerso che circa cinque anni fa ha pubblicato un video in cui ha cantato una frase che era intrisa di ignoranza. Tuttavia, in un’intervista recente con Il Fatto Quotidiano, il cantante di “Polvere” ha chiesto scusa per il suo comportamento passato e ha spiegato come quel freestyle fosse nato.
“La frase ‘sei una che**a in un mio vecchio freestyle? Non ne ho parlato allora non volevo che la questione degenerasse. Per me è molto importante parlarne ora. Anzitutto mi scuso subito con tutti quelli che si sono offesi e a ragione. A quasi 22 anni riconosco di aver usato quelle parole con una leggerezza di un ragazzino di 18 anni.
Quei versi di 10 secondi facevano parte di un’altra cosa. Era un freestyle di esercizio per la mia logopedista per curare la erre moscia, poi degenerato nella scrittura senza alcun senso. Non c’era nessun tipo di attacco volontario e riconosco, con la testa di oggi, che è offensivo. Non ne ho parlato prima perché ero scioccato a rivedere quella clip, mi è spiaciuto per chi ha accostato me a quei versi. Sono per la libertà totale, non mi importa assolutamente l’orientamento sessuale e non ho paura a dimostrarlo, già lo faccio.

Il dispiacere che sia passato quel messaggio che nulla ha a che vedere con la mia carriera. Tanto è vero che ho rimosso quella clip. Cerco di veicolare messaggi positivi, lo faccio sin da piccolo. Non ho mai pensato quelle cose, bisogna superare l’odio, anzi lo detesto. Il mio impegno è per un pensiero positivo. Sarà mio compito anche far cambiare idea a chi ha condiviso quella clip, facendosi una idea sbagliata su di me”.