La rubrica 5 canzoni da scoprire mi da modo di farvi entrare nel mio mondo, in particolare mi permette di portare alla vostra attenzione una miriade di artisti della scena Black che con la loro musica hanno fatto da sottofondo alla mia vita negli ultimi 25 anni. Per cui scelgo di iniziare questo articolo con Patricia Louise Holt… una vera leggenda della musica Soul/R&B. Scusatemi, Patricia Louise Holt probabilmente è un nome che non vi dirà nulla, scrivendo invece Patti LaBelle immagino che qualcosa vi comunicherà, perché è stata la componente principale del Trio “Labelle” con la hit mondiale “Lady Marmalade”.
Patti (oggi una splendida settantenne) è conosciuta per la sua potenza vocale e per la capacità di prendere in piena voce acuti molto alti, memorabili nelle esibizioni live. L’artista è stata a lungo paragonata ad Aretha Franklin durante gli anni ’70, dato che entrambe prediligevano il genere soul-gospel. Nel corso della sua carriera, tuttavia, i loro approcci musicali si sono differenziati.
Di questa artista ho la discografia completa, un elemento essenziale per portare alla vostra attenzione cinque canzoni che ritengo indispensabili per chiunque ama il genere Soul/R&B.
Inizio parlandovi di “The Right Kinda Lover”, una canzone che ha riportato Patti LaBelle sotto i riflettori permettendole di ottenere con l’album “Gems” il disco d’oro per aver smerciato 500.000 copie vendute.
Prodotto da Jimmy jam & Terry Lewis (Janet Jackson), “The Right Kinda Lover”, apportò alla cantante nuove schiere di fans, grazie ad un video sgargiante che vide Patti nelle vesti di una seduttrice alla ricerca del suo “right mate”, il compagno ideale.
In “Gems” inoltre, si ebbe l’opportunità di ascoltare la versione in stile Hip-Hop del successo del 1983 di El DeBarge “All This Love”, prodotto da Teddy Riley.
“A real man, Strong but tender, Baby thats the kinda man i need, to his love i will surrender, Cause he’ll keep his mond on pleasing me, he’s the right kinda lover. I’ll never need another, sure ‘nuff he’s got the stuff, he’s the right kinda lover fot me”.
“You Are My Solid Ground” scritto e prodotto da David Foster è la mia canzone preferita, incluso nell’album “Flame” pubblicato nel 1997.
L’album fu caratterizzato da ottime ballate e vibranti Mid-Tempo, firmati ancora una volta da Jimmy Jam e Terry Lewis , che contribuirono a gran parte delle composizioni e produzioni, oltre al compianto Gerald Levert, Brenda Russell e David Foster.
Ascoltai questa ballata per molto tempo, perché il produttore del pezzo in qualche modo riusci ad addomesticare i virtuosismi di Patti “costringendola” ad una interpretazione più raffinata e meno urlata. Il risultato? A distanza di tempo “You Are My Solid Ground” è una delle sue migliori interpretazioni… uno dei tanti biglietti da visita proposto da questa artista di Philadelphia, contenuta in “Flame”.
“When you’re lying tenderly beside me, And I feel your breath so soft against my cheek, All my fears just disappear in darkness, And I know for sure that I could never leave. You are the strength that I’ve found to see, You lift me up when I’m down, loving me, When I never thought that I’d feel my heart come around, You are my solid ground”.
https://www.youtube.com/watch?v=MWPVcdpAOhU
Nel 2000, Patti pubblicò “When a Woman Loves”, il sesto progetto per la MCA Records. La tematica di questo lavoro fu condizionato dal brano “if You Asked Me To” inciso anni prima per il film “007 Licence to Kill “, una canzone scritta da Diane Warren e ripresa nel 1992 da Celine Dion, inclusa nel suo disco “Omonimo”. Le 12 tracce contenute in questo progetto furono tutte firmate dalla “Queen of the Ballad” (così come è definita Diane), un’atto dovuto da parte di Patti nei confronti di questa autrice pluri-premiata nel mondo.
In “When a Woman Loves”, confluirono nuove scritture e diverse cover quali “Make Tonight Beautiful” (Tamia), “I’ll Still Love You More” (Trisha Yearwood), “Love Will Lead You Back” (Taylor Dayne) e “If I Was a River” (Tina Arena). Quest’ultima è il brano che porto alla vostra attenzione. Il motivo per cui lo raccomando è sempre quello… l’interpretazione. Chi possiede una voce simile a quella di Patti, si è attratti dal modo in cui canta perché sai nel tuo intimo che è quello a fare la differenza e non tanto la produzione a cui un determinato brano è legato, nonostante qui in questo progetto ritroviamo il duo Jimmy Jam & Terry Lewis, James “Big Jim” Wright , Hex Hector & Mac Quayle e Diane Warren (anche lei in veste di produttrice).
“If I was the sun, I would shine my light to light your world, If I was the rain, I would wash your tears away. Your world bright, be your light in the night, If I was the sky, I would rain down love into your life, oh. If I was a river, You would be my ocean, Every stream would lead me to your arms”.
“Timeless Journey” fu il quindicesimo album di Patti LaBelle, pubblicato nel 2004. Se la MCA Records contribuì notevolmente ad incrementare la popolarità della cantante grazie a progetti che puntavano più su un genere Pop, la Daf Jam riportò Patti verso il territorio Soul/R&B più puro, mettendo a disposizione dell’artista brani di ottimo spessore e un team di nuovi produttori tra cui, Babyface.
Per Babyface ho una passione innata, ma non fu lui ha colpirmi in “Timeless Journey”, bensì una scrittura delle Floetry che parteciparono nel brano “Hear My Cry”. Un pezzo particolare caratterizzato da un virtuosismo vocale fuori del comune, una scrittura che regalò a Patti un nuovo modo di aprocciarsi al canto… un nuovo modo anche di dispensare emozioni grazie ad un testo solido che gli permise di mettere in bella mostra tutta la sua bravura.
“Our existence could be so much more, Create yours, And allI ask is, Just a little, respect from you, Do you even know who I am. Do you hear my cry, Do you believe in me, ‘cause I believe in you, Hear my cry, Do you believe in me, ‘cause I believe in you. Hear my cry, Do you believe in me, ‘cause I believe in you. Hear my cry, Do you believe in me, ‘cause I believe in you”.
Nel 2008 Patti incise un album con le colleghe Nona Hendryx e Sarah Dash riportando in auge le Labelle, un trio di Rhythm and blues, Funk, Soul e Disco music, noto in tutto il mondo per la canzone “Lady Marmalade”. Il gruppo si formò nel 1961 dall’incontro di Patricia Holt con Sandra Tucker, Nona Hendryx e Sarah Dash: formando inizialmente un quartetto.
“Back To Now” fu un buon prodotto che meritava maggiore attenzione da parte del pubblico.
In particolare “Roll Out” prodotto da Wyclef Jean poteva essere il brano giusto per la promozione del progetto stesso. Precedentemente Patti partecipò in “Celebrate” contenuto in “The Preacher’s Son” di Wyclef, e con “Roll Out” di due artisti consolidarono il rapporto lavorativo; rapporto che in entrambi i casi riuscì egregiamente, sfornando due brani davvero notevoli.
Il 19 dicembre 2008 le Labelle tornarno insieme dal vivo all’Apollo Theater di New York in una produzione dell’italiano Massimo Gallotta, celebre per aver portato Ennio Morricone a New York in occasione dell’Oscar che gli è stato consegnato alla carriera.
“When you turn on your radio and you hear her voice, You will know that she made her choice, This ain’t another love song bout who done you wrong, Man she talkin bout she gotta roll out, She gotta roll out”.
Al momento della stesura di questo post non so se ci sarà una seconda parte dedicato all’immensa discografia di Patti. Di certo valuterò l’opportunità di parlarvi di Regina Belle, Michael Bolton, Luther Vandross, Gladys Knight, Seal ecc… e sarebbe interessante conoscere i vostri pensieri in merito.
Ecco perché ora vi chiedo: Avete gradito questo articolo?