Se c’è un’artista nel panorama Pop odierno che può vantare una carriera costellata di successi, beh, questa è senza dubbio Rihanna! Inarrestabile, questa cantante arrivata al successo nel 2005 con la sua hit “Pon Da Replay”, ha continuato a sfornare album di successo e conquistare hit number 1 a raffica.
L’ultimo disco rilasciato nel novembre del 2012 si intitolata “Unapologetic”, e proprio quell’album ha dato inizio alla prima vera pausa dai riflettori. Rihanna si è presa del tempo, come pure il suo management, dopo ben 7 album pubblicati, uno in fila all’altro.
L’ottavo progetto, ancora oggi chiamato #R8, in mancanza di un titolo ufficiale, è stato anticipato da “FourFiveSeconds”, un primo singolo decisamente diverso musicalmente da tutto ciò che la barbadiana aveva proposto nei suoi precedenti lavori. Il colpo è stato messo a segno, ed il brano ha subito ottenuto i favori delle classifiche e della critica, d’altronde non poteva essere diversamente visto che si trattava di una collaborazione con il rapper Kanye West, ed il leggendario Paul McCartney.
Benché rischioso, il primo singolo estratto ha centrato gli obiettivi (minimi) per un grande nome del Pop, collocandosi in tutte le top10 più importanti del globo. Tuttavia in questa Era discografica, iniziata a gennaio, sembra esserci un approccio diverso, e qualche calcolo fatto male.
Musicalmente è stata decisa una virata, ed anche la stessa Rihanna ha voluto sottolineare la sua volontà di creare della musica più impegnata, musica definita “senza tempo”, apprezzabile oggi, come tra 10 anni.
Il rilascio di “Bitch Better Have My Money” ha suscitato però grande perplessità, il singolo, una uptempo piuttosto ripetitiva e molto urban oriented, accusata di plagio, non è stata abbracciata dal pubblico in maniera così calorosa, e da subito si è avuto l’impressione che in questa Era non vi sia un disegno ben preciso, per la prima volta non vi sia dietro una strategia perfetta per intasare le radio e primeggiare nelle classifiche.
Bizzarra anche l’idea di sovrapporre alla campagna per #R8, dei nuovi brani, anche piuttosto carini, tratti dalla colonna sonora del film d’animazione “Home”, che inevitabilmente sono passati in secondo piano, nonostante il grande successo del film ai botteghini.
L’impressione di totale confusione si è poi enfatizzata con il rilascio di un altro inedito “American Oxygen”, che è stato concesso in esclusiva (video) al nuovo servizio di streaming TIDAL, ad oggi un progetto fallimentare. Un fanclub compatto e gigantesco come la Navy ha accusato a faccia dura il management, reo di avere azzoppato anche questo nuovo brano, incapace fino ad ora di superare la peak position 91 della billboard hot100.
Il risultato ad oggi, fine aprile, è ritrovarci senza una release date precisa del nuovo disco, 3 brani inediti già rilasciati dal progetto, e un totale silenzio per quanto riguarda i prossimi step di promozione da parte di Rihanna e la sua etichetta.
Non ci sorprenderebbe una gestione di questo tipo per altri artisti minori, ma stiamo parlando di un’artista che ha avuto dalla sua sempre il miglior management, ha sempre avuto l’immagine giusta nel momento giusto, ed i brani giusti per ottenere il massimo successo.
Rihanna (insieme alla Perry, che però ha pubblicato solo 3 album) è l’unica popstar dei giorni nostri che non ha mai realmente subito un flop commerciale, ma da come si stanno mettendo le cose per questa nuova Era, potrebbe davvero essere il suo turno.
Si ha chiaramente l’impressione che qualcosa in questa campagna non sia andato per il verso giusto, ma non vi sia la benché minima idea su come rimediare a tutto questo…
Tutto tace, non ci sono dichiarazioni, vengono rilasciate cover di giornali una diversa dall’altra, non si ha alcuna indicazione sulla direzione musicale del progetto, ed ognuno dei tre brani rilasciati ad oggi suona completamente diverso, quasi fossero stati partoriti da 3 dischi completamente diversi.
Musicalmente parlando Rihanna è riuscita a cavalcare perfettamente tutto il periodo della moda dance-edm che contaminava il Pop, grazie a collaborazioni con Calvin Harris, David Guetta e molti altri…! Anche nella sua sfera Urban ha sempre avuto grande esito, avvalendosi di producers e songwriters che hanno forgiato per lei i migliori pezzi.
Ora, in che direzione si sta andando? Chi ha in mano la hit giusta per trasportare e trainare il disco?
Insomma, provocatoriamente nel titolo abbiamo voluto parlare di “fine di un regno”, ovviamente stiamo semplicemente enfatizzando, potrebbe trattarsi di una strategia ben calcolata che darà i suoi frutti, oppure di un vero e proprio flop, che ovviamente non decreterebbe la fine di un regno, ma sicuramente mostrerebbe le prime falle in un sistema Rihanna fino ad oggi davvero infallibile.
Voi cosa ne pensate di tutta questa campagna?
Votate al nostro sondaggio, e commentate dicendovi cosa ne pensate di tutta questa gestione della nuova Era di Rih….
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