Sam Smith é un nostro grande idolo! Uno dei cantanti di nuova generazione più talentuosi, ed anche una vera icona Gay!
Lui senza troppi problemi si é dichiarato all’inizio della sua carriera, e non ha subito contraccolpi commerciali, anzi, continua a regalarci delle ottime hit, anche se diverse dalle sue classiche ballad del primo album (debutto fortunatissimo).
Il cantante si racconta ad Out Magazine, sostiene che la musica di Britney Spears gli ha salvato la vita, e che da piccolo veniva pestato e bullizzato perché si vestiva da donna.
Avevo 19 anni quando mi sono trasferito a Londra e sono stato preso a pugni da un uomo. Indossavo molto trucco e abiti femminili, e dopo quel pugno ho iniziato a vestirmi in modo informale.
Quando ho iniziato a vestirmi così, è stato allora che la mia carriera musicale ha iniziato a decollare, ma in quel momento ho deciso che mi sentivo più a mio agio e più sicuro spingendomi verso quel lato maschile, e mi ha aiutato.
Ha aiutato la mia musica perché immagino non ci fosse nulla di polarizzante in me in quell’album, quindi ho potuto abbracciare tutte queste parti del mondo che sono estremamente omofobe.
Mi sento più felice e più a mio agio con me stesso quando indosso abiti femminili, ecco perché sto sperimentando sempre di più. Credo che tutti noi dovremmo trovare potere e forza nella nostra vulnerabilità, ed è quello che sto cercando di fare.
Potrei avere un crollo nel giro di poche settimane, e in quel caso dovrei uscire da Instagram per un po’, ma penso che essere sotto gli occhi del pubblico e mostrare a tutti loro questi alti e bassi, mostrare un corpo che oscilla nel suo peso, insomma tutte queste cose, è importante. Voglio solo essere umano.
Questo è il mio obiettivo ora: essere il più umano possibile. Non penso che tu possa cantare, scrivere musica o fare arte senza avere un cuore aperto.
C’era qualcosa che mi bloccava quando stavo scrivendo il mio ultimo album perché mi sentivo come se stessi interpretando questo personaggio, “Sam Smith”, che ho creato. Ero depresso perché ero questa persona in giacca e cravatta che altre persone volevano che fossi.
Ora posso indossare un abito, posso sentirmi completamente diverso. Sento che la mia musica ne ha sofferto. Penso che le persone possano sentirlo. Non appena sono uscito con “Promises” e “Dancing With a Stranger”, ho iniziato a giocare. Ho iniziato a divertirmi. Ho iniziato ad essere me stesso. La mia arte è diventata più vera e più onesta dopo essere venuto in pace con l’essere non binario.
Quando dico che Britney Spears mi ha praticamente salvato da bambino, non lo dico alla leggera. Britney, Christina, Madonna e Beyoncé. Credo che la loro arte sia arte. La musica pop è arte. La mia relazione con Lady Gaga a 15 anni era così potente e forte.
Se la musica pop fosse così semplice, tutti la realizzerebbero e avrebbero successo. Scrivere una canzone che tutti possono cantare insieme, che riguarda molte persone, richiede molto lavoro.
Una storia quella di Sam, come quella di tantissimi ragazzi gay. Un vero mito per aver parlato così apertamente di tutto quello che gli é capitato! E nelle nuove produzioni si sente chiaramente una nuova consapevolezza, e anche una sicurezza maggiore nell’esprimersi come meglio crede.
Su out Magazine ha voluto proporsi con abiti femminili, richiamando un po’ lo stile di Boy George, iconico artista, cantante e deejay che andava in voga nei modernissimi anni ’80.
Si, nel mondo della musica ci vorrebbe molto più coraggio, anche nello stile, e nel modo di proporsi. Alla fine siamo solo retrocessi dagli eccessi meravigliosi del pop 80 e 90…
Il terzo album di Sam Smith avrà delle tonalità diverse dai precedenti, la sua versione più dance – pop ha noi ha colpito molto, i suoi singoli sono contraddistinti da grande raffinatezza! Non vediamo l’ora di ascoltarlo.