Sanremo 2018 decreta il vincitore della categoria nuove proposte, ecco il resoconto della serata.
Ancora boom di ascolti per il festival di Sanremo. La quarta serata è stata seguita in media da 10 milioni 108 mila telespettatori con il 51.1% di share.
È il risultato migliore dal 1999. Scendendo in dettaglio, la prima parte è stata seguita ieri da 12 milioni 246 mila telespettatori (49.1% di share) mentre la seconda è stata vista da 6 milioni 849 mila (57.3%).
(Voto quarta serata: 8,5)
Una quarta serata senza nessuna sbavatura o critica. E’ tutto perfetto. Il duetto tra Gianna Nannini e Claudio Baglioni su “Amore bello” è uno dei migliori visti al Festival.
I due, che in tv non avevano mai cantato insieme, ci regalano una performance eccezionale. Occhi lucidi per entrambi. I duetti dei big funzionano.
In quasi tutti i casi migliorano l’originale e ne mostrano un lato che non era ancora emerso. Una ventata di novità che alla quarta serata è quasi d’obbligo.
Spengono invece gli entusiasmi certe gag, che non aggiungono nulla allo spettacolo, e che invece si ripetono giorno dopo giorno.
Sarebbe stato meglio passare oltre, tagliando così i tempi dell’intero show, che ogni sera è sempre più lungo, ma va bene così, si migliorerà l’anno prossimo.
Di certo, vedendo anche i dati d’ascolto, questa edizione del Festival è già considerata come una delle migliori di sempre. E ricordiamo che manca ancora la serata finale.
Nella serata di ieri invece Ultimo è stato proclamato vincitore delle Nuove proposte della 68esima edizione del Festival di Sanremo che, con “Il ballo delle incertezze”, ha avuto la meglio su Mirkoeilcane, secondo (e vincitore del Premio della critica “Mia Martini”) e Mudimbi, tra i favoriti della vigilia, terzo.
La serata comincia subito in musica, ad aprire sono Baglioni, Hunziker e Favino che cantano “Heidi”, sì, ma sulla base di “Biko”.
Gag musicale iniziale poi subito le Nuove proposte. Il primo è Leonardo Monteiro con “Bianca”, poi Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene”, Alice Caioli con “Specchi rotti”, Ultimo con “Il ballo delle incertezze”, Giulia Casieri con “Come stai”, Mudimbi con Il mago, Eva con “Cosa ti salverà”, chiude la gara Lorenzo Baglioni con “Il congiuntivo”.
I Campioni presentano versioni rivisitate dei brani in gara grazie alla complicità dei loro ospiti e in alcuni casi anche di vero spettacolo.
E a fine serata arriva la classifica stilata in base ai voti della giuria di esperti: nella fascia rossa (quella bassa), Decibel, Facchinetti-Fogli, Noemi, Rubino, Biondi, gli Elii e Nina Zilli; nella fascia gialla, quella alta: Le Vibrazioni, Annalisa, The Kolors, Avitabile-Servillo, Red Canzian e Lo Stato Sociale; infine nella fascia blu, quella alta: Gazzè, Barbarossa, Caccamo, Meta-Moro, Vanoni, Diodato.
Renzo Rubino apre la gara con la sua “Custodire” accompagnato dalla voce di Serena Rossi. Carica rock per Le Vibrazioni con Skin sulle note di “Così sbagliato”; emozionante il duetto tutto al femminile per “Non smettere mai di cercami” con Noemi che si fa accompagnare da Paola Turci.
Mario Biondi porta sul palco Ana Carolina e Daniel Jobim per “Rivederti”, e sono grandi applausi per Michele Bravi con Annalisa in “Il mondo prima di te”, canzone da podio.
L’esibizione de Lo Stato Sociale ripaga l’attesa: la band che con “Una vita in vacanza” e “la vecchia che balla” ha entusiasmato il pubblico fin dalla prima serata, si presenta sul palco con il Piccolo coro dell’Antoniano “Mariele Ventre” e Paolo Rossi.
Molto probabilmente i ragazzi di Bologna saliranno sul podio finale, ma per alcuni potrebbero anche essere i probabili vincitori del Festival.
A interrompere la gara la prima ospite musicale, Gianna Nannini che scalda il pubblico con “Fenomenale” e poi duetta con Baglioni in “Amore bello” portando a casa una standing ovation. Emozione e commozione negli occhi di entrambi.
Nel corso della serata sul palco dell’Ariston arriva anche Piero Pelù e trascina l’Ariston in una versione rock di “Il tempo di morire”, in duetto con Claudio Baglioni. E’ il tributo di Sanremo a Lucio Battisti.
Max Gazzè ha scelto due grandi jazzisti italiani, Rita Marcotulli e Roberto Gatto, ad accompagnare la sua “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, mentre Luca Barbarossa ha voluto una delle attrici italiane più apprezzate al cinema e in tv, Anna Foglietta, per il brano “Passame er sale”.
Risveglia il pubblico l’esibizione di Diodato e Roy Paci con Ghemon per “Adesso”, mentre Alessandro Preziosi accompagna Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico sulle note di “Imparare ad amarsi”. Meno azzeccato è stato invece il commubio fra Giusy Ferreri e Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.
Come era prevedibile, grandi emozioni con i ritmi di Enzo Avitabile, Peppe Servillo, Avion Travel e Daby Tourè in “Il coraggio di ogni giorno”.
Simone Cristicchi è la persona giusta per accompagnare Ermal Meta e Fabrizio Moro sulle note di “Non avete fatto niente”.
A lui è stato riservato il compito di aprire la canzone leggendo la lettera che Antoine Leiris postò su facebook dopo la strage del Bataclan del novembre 2015 in cui rimase uccisa sua moglie, e che scrisse ai terroristi pronunciando la frase che dà il titolo al brano, “Non mi avete fatto niente”.
Una storia che ha ispirato il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro, considerati i favoriti per la vittoria finale.
Grandi applausi anche per Giovanni Caccamo che per “Eterno” ha voluto con lui sul palco Arisa e diventa ancora più emozionante “Almeno pensami” se Ron la canta insieme ad Alice.
Accoglienza da rockstar per Marco Masini, veterano del festival, che accompagna Red Canzian mentre i The Kolors hanno voluto al loro fianco Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti, finalista dall’ultima edizione di X Factor.
A chiudere la gara Nina Zilli con Sergio Cammariere e Elio e le Storie tese con i Neri per caso.
“La musica spazza via la polvere dalla vita e dall’anima degli uomini, ma bisogna studiare, attingere al passato perché possa modellare le emozioni del presente”:
si conclude con queste parole rivolte ai giovani e con il “grazie al pubblico” il messaggio che la figlia di Milva, Marina Corgnati, porta sul palco dell’Ariston a nome della madre, ricevendo il premio alla carriera per l’artista, che è stata per 15 volte a Sanremo e che ha portato la grande musica italiana nel mondo.