Quando, nel mondo della musica, compare una hit che infiamma le classifiche, non è raro che l’accusa di plagio, più o meno fondata, sia sempre dietro l’angolo. Questa volta tocca a Justin Bieber, l’idolo delle teenager, e in particolare ad uno dei suoi ultimi successi, “Sorry”, che ha anche di recente eseguito ai Billboard Music Awards.
L’accusa arriva dalla cantante indie Casey Dienel, in arte White Hinterland, la quale ha intentato ufficialmente causa a Justin Bieber e Skrillex in quanto Sorry prenderebbe in prestito “caratteristiche uniche del riff vocale femminile” del suo brano del 2014 “Ring the Bell”. Il sample in questione è il ben noto vocalizzo iniziale della canzone che dura otto secondi, ma Dienel ribadisce la gravità del plagio soprattutto perché Bieber in Sorry lo utilizza ben sei volte.
Ad aggravare la posizione di Justin e Skrillex ci sarebbe un’intervista di quest’ultimo, risalente al 2015, in cui parla proprio del processo creativo dietro a Sorry, in cui non c’è alcuna menzione a Casey Dienel:
“Ho scritto la musica di ‘Sorry’ pensando a Justin, è stato uno dei primi pezzi che ho scritto per l’album. Parlando dalla prospettiva del produttore, trovo che quei vocalizzi ovattati rappresentino le persone o le situazioni con cui Justin o l’ascoltatore vorrebbero potersi scusare. La manipolazioni vocali creano un suono ambiguo e un momento dopo Justin recita ‘Sorry’. Adoro questa struttura.”
Come c’era da aspettarsi, quando la notizia si è diffusa, i fan di Justin Bieber si sono subito schierati a favore del loro idolo e hanno accusato Dienel di avergli fatto causa semplicemente per potersi arricchire. La stessa cantante, però, ha lasciato sulla sua pagina Facebook un messaggio esauriente che spiega la sua posizione e che vi riportiamo qui tradotto:
“Come molti di voi che seguono la mia carriera e il mio lavoro avranno già scoperto, la canzone “Sorry” di Justin Bieber copia il riff vocale che gioca un ruolo di spicco nella mia canzone “Ring the Bell”. Gli autori, i produttori e i performer di “Sorry” non hanno ottenuto la licenza per questo sfruttamento del mio lavoro, né hanno ottenuto o richiesto il mio permesso. Ieri pomeriggio ho intentato causa per infrazione del copyright contro Justin Bieber e le altri parti responsabili.
In seguito a questo post, intendo lasciare la questione legale in mano ai miei avvocati e al sistema legale. Nonostante questo, dato che non prendo alla leggera una cosa come le azioni legali, vorrei cogliere l’occasione di spiegare brevemente la mia decisione.
Creare musica unica e originale è la passione della mia vita, ma si tratta di una grossa sfida che porta via moltissimo tempo. Ho versato sangue, sudore e lacrime nello scrivere e nel produrre “Ring the Bell”, e sono molto fiera del prodotto finale, come del fatto che Rolling Stone l’abbia inclusa tra le sue canzoni preferite. Durante la mia carriera ho lavorato sodo per preservare la mia indipendenza e il controllo creativo sulla mia musica, per cui è stato un vero shock per me sentire che il mio lavoro è stato usato e sfruttato senza il mio permesso.
Come molti altri artisti che inseriscono sample musicali, Bieber avrebbe potuto avere la licenza per l’uso della mia canzone in “Sorry”. Ma ha scelto di non contattarmi. Dopo la pubblicazione di “Sorry”, i miei avvocati hanno inviato a Bieber una lettera che parlava di quest’infrazione, ma il team di Bieber ha deciso di ignorarmi. Ho offerto loro l’opportunità di parlarne in privato, ma si sono rifiutati persino di riconoscere la validità della mia accusa, nonostante l’ovvietà del sample. Justin Bieber è uno dei cantanti più famosi del mondo e sono sicuro che lui e il suo team, adesso, scaglieranno un grosso attacco mediatico contro di me. Purtroppo, però, non mi era rimasta altra scelta. Ho l’obbligo di difendere la mia musica e la mia arte.”
Vedremo, dunque, come si svilupperà questa vicenda. La dichiarazione di Dienel sembra non lasciare dubbi sul fatto che le abbia tentate tutte pur di difendere, legittimamente, la sua creazione. Nonostante il sample in questione sia davvero breve, è pur vero che è forse il tratto distintivo che più richiama l’attenzione in “Sorry” ed è anche vero che costituisce l’inizio di entrambi i brani, quindi uno dei momenti più identificativi. Vi lasciamo al brano “Ring The Bell”, giudicate voi:
[bs-embed url=”https://www.youtube.com/watch?v=_VW5xIXdfgw”]https://www.youtube.com/watch?v=_VW5xIXdfgw[/bs-embed]