Leggi il testo della canzone Sempre In Giro di Gemitaiz
“Tiro il trolley, salgo su un altro treno,
scendo da un altro aereo, quattro giorni di sonno in meno.
Cinque grammi nei boxer perché senza fraté non vivo,
metto un altra firma in corsivo ormai neanche chiedo il motivo.
Questa qua mi manda i messaggi, chiede perché non la chiamo, chiede oggi dove andiamo,
salgo sul furgone ne giro una, abbasso gli occhiali da sole accendo e le rispondo lontano.
Sei uno stronzo! Hai detto bene.
Cento donne, cento iene.
Sposato con l’alba andiamo sempre a letto insieme.
Lei mi spreme il cuore come un mandarino, poi ci fa un liquore frà mi mangia vivo, fumo e guardo fuori mentre fa mattino, con la merda in testa già da bambino.
Fin da quando mamma mi diceva Davide mi raccomando non t’allontanare dal passeggino,
fino a adesso che regge i miei dischi in mano e mi vede poco perché sto sempre suonando in giro.
Da Milano a Londra fino a Berlino, Glow Trotter, Flow Clocker.
Sul palco il caldo come col Popper, mi lancio piego marcio Joe Cocker.
Ho la testa sulle spalle, ai piedi le Re Challenge,
sotto ai piedi il Red Carpet, domani a che ora si parte?”
“Sveglia presto, giornata grigia, non si fa da sola la valigia.
Un bagaglio per racchiudere la mia vita e una strada sempre in salita.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, casa non la vedo mai.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro.”
“Apro gli occhi, mi alzo per suonare, accendo sto mezzo personale, sto in hotel ma non so quale.
Si lo so sto messo male, che sia giorno sera collasso, sempre a spasso pendolare, in un lasso spazio temporale, non male!
Ehi, da dopo che ho fatto un millino, ogni tipa che mi filo manda un filmino,
come se fossi ricco da avere un villino, il giardino con i pantaloni di lino.
Solo perché faccio dei soldi anche se non spaccio, non mi vesto da pagliaccio, pinguino.
Tipe così fiche che faresti l’inchino, lei mi chiede perché è da giorni che non la calcolo,
le rispondo chiediti come mai sono scapolo, per trovarne una come lei non mi basta una vita.
Ho una seduta spiritica intorno al tavolo perciò non ho più una rubrica ma c’ho un catalogo.
Riempio il Trolley, Backpack, Hangover, Jet Lag, ora vedo i posti non sono in Jpg e ci sentiamo al volo perché suono Che-check ma,
Mon-Hotel non è quello economico, ristorante ogni sera più atomico, anche se non mi incanto per così poco perché tanto la scena la vomito.
Ora soffro di stress patologico, questa pensa che stasera ha fatto una conquista,
io che dimentico tutto come un alcolista, so solo che è libera una camera con vista.
“Sveglia presto, giornata grigia, non si fa da sola la valigia.
Un bagaglio per racchiudere la mia vita e una strada sempre in salita.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, casa non la vedo mai.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro.”
“Tutti questi rapper sopra ai miei genitali, perché sono matto come Madman e spacco come Gemitaiz.
Vuoi impiccarmi come Saddam ma frate non ci arrivi mai, sto in un bagno turco Hamam coi diamanti di Dubai.
C’ho più timbri sul passaporto, c’ho cubañe di Tritipop, per te c’ho una cassa da morto perché fai poco ma parli molto.
Frate arrivo da lontano, dalle banche di Milano alla Business Class fanculo il pass ora che ho il mondo in mano.
Ed è tanta roba che assumo coi miei frà dal giorno uno, guarda le mie tipe su Google e poi mandami affanculo. L.A., N.Y.C. tu frà non sei qui, Barcelona, Paris frate c’est la vie. Te ne vai o no? Tu c’hai zero flow. Noi col vero goal te ne vai si o no? Te ne vai o no? Sto sul Range e Wok, Nove M m Gloc te ne vai si o no?”
“Sveglia presto, giornata grigia, non si fa da sola la valigia.
Un bagaglio per racchiudere la mia vita e una strada sempre in salita.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, casa non la vedo mai.
Sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro, sono sempre in giro.”