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Tinie Tempah – Demonstration | Recensione CD

di Jan Bran
1 Dicembre 2013 - Aggiornato Il 26 Ottobre 2022
in Hip Hop - R&B, Recensioni Album
Tempo di lettura:11 minuti

Annunciato dai media come l’album che propone il grime alle masse in una versione molto più commerciale, ecco arrivare “Demonstration” di Tinie Tempah, secondo progetto discografico, che riesce benissimo a tenere testa a “Disc-Overy”, a tratti surclassandolo.

Si riconfermano le collaborazioni di produttori come iSHi, Naughty Boy e Labrinth, così come il featuring di Emeli Sande, che questa volta propone una traccia completamente diversa dalla precedente “Let Go”, con una produzione decisamente più futuristica. Il progetto è potente, ben strutturato, e contiene produzioni eccellenti, che lo hanno portato a raggiungere il top della classifica inglese, ma non ad avere una release negli USA, che come per l’album precedente è rimandata. Iniziamo a dare un’occhiata a questo eccellente album.

01.Someday (feat. Ella Eyre): la traccia che apre l’album comincia con un piano, come la quiete prima della tempesta, con l’incredibile voce di Ella Eyre, che ancora una volta da un tocco incredibile alla canzone che interpreta. Esplode poi, dopo un tocco di chitarra, batteria che da la giusta atmosfera in un’incredibile base grime con influenze EDM, per ritornare infime a piano, chitarra e violini.
Tinie si sfoga in questa canzone parlando di se stesso, della sua storia, la sua vita, e di come un giorno troverà il suo ‘posto al sole’.

02.Trampoline (feat. 2 Chainz): primo singolo di questa Era. Prodotta da Diplo la traccia pulsa grime in ogni secondo, dando all’accento inglese di Tinie un tocco in più. Sound tipici grime, bassi potenti, lead che sembrano estratti da un videogioco e adattati ad un ottimo singolo trainante, che rimanda vagamente a “Pass Out” e al suo debutto nel mondo della musica. 2 Chainz prende la parola, seguendo un ritmo decisamente più piatto a differenza di Tempah, ma nel complesso la canzone risulta perfetta, soprattutto per il pubblico inglese, nonostante a lungo andare possa risultare un po’ ripetitiva.

03.Dont Sell Out: è stata usata come singolo promozionale, ed è una delle sole tre canzoni in cui troviamo Tinie ‘solo’. La parola chiave in questa canzone è ‘bassi potenti’, oltre all’azzeccato sample di “Kalasala Kalasala” di Vaali, sul quale è incentrata tutta la canzone. Il risultato è una canzone ottima, che nonostante non esploda mai, potrebbe benissimo essere scelta come singolo.
La canzone contiene anche parti in cui troviamo Candice Pillay, che troveremo nuovamente di seguito.

04.It’s OK (feat. Labrinth): ennesima collaborazione con Labrinth, il quale produce, e canta il ritornello di questo brano. Inizia con un synth molto basso, e Lab che canta, per poi buttarsi verso una chitarra che ben modificata da un effetto malinconico alla canzone, in cui d’un tratto si uniscono il rappato di Tinie e la voce del featuring, con sottofondo di cori bassi, per poi abbandonarsi nuovamente al ritornello, che con la batteria al suo fianco risulta quasi fuori tempo. In questa traccia Tinie ci dimostra tutta la sua umiltà, parlando di un amore andato male, di cui si prende le sue responsabilità: il risultato è la prima traccia mid-tempo dell’album, che raggiunge il culmine con un ‘ITS OK!’.

05.Mosh Pit (feat. Dizzie Rascal and Ty Dollar $ign): ritorniamo al grime, e non poteva quindi mancare il featuring del conterraneo Dizzie Rascal. Batterie potenti, con bassi che passano da un orecchio all’altro, che si trascinano col sound grime, fino ad esplodere in un ritornello con ovvie influenze dubstep. Adrenalina pura, e nonostante al primo ascolto non risulti uno dei brani migliori dell’album, poi c’è da ricredersi. Non c’è un solo secondo in cui l’eccitazione abbandoni, risultando una droga all’udito.

06.Looking Down the Barrel: “Betty Jean’s Mama” di Gator Creek introduce il brano, risultando come il canto di un ubriaco. Questa volta Tinie ci dimostra tutta la sua abilità in lyric, tra sound grime, dubstep, EDM e un ritornello che ritorna ogni tanto tranquillo, fornendo una strana struttura alla canzone. Ci parla della sua gioventù, di quando era piccolo e ci dimostra che nonostante la sua spavalderia e i bassi da duro, sotto sotto sia una persona con i piedi per terra.

07.Children of the Sun (feat. John Martin): dopo aver collaborato con I Swedish House Mafia, Tinie non poteva che reclutare il loro beniamino J. Martin, per una canzone esplosiva, che da l’impressione di essere la seconda parte del settimo brano del primo progetto, “Written in the Stars”. Synth potenti introducono la canzone, che si lascia ai versi del rapper, il quale non abbandona mai il grime, anche in questo secondo singolo dalle caratteristiche pop. La produzione è lasciata ad iSHi, che come sempre non delude, regalando un’altra hit che però sembra quasi forzata, dando ‘troppo’ in tutto, e risultando un po’ esageratamente prodotta, e forzata anche nel testo, che ha comunque il suo perché.

08.Witch Doctor (feat. Candice Pillay): se l’introduzione poteva far pensare a una traccia dalle influenze rock dopo c’è da ricredersi. I sound restano grime, e alternativi, ma la voce di Candice non si trattiene dal dare quel sapore rock che ci regala sempre, dimostrando ancora una volta che Tinie può esplorare molti campi e stili diversi senza mai deludere. La traccia spicca per originalità, ma la scelta come singolo risulterebbe inconcludente.

09.Shape (feat. Big Sean): lead dolci e tranquilli introducono la canzone, che continua con lyric ripetitive quasi a rimarcare il ‘messaggio’. Synth basso e potente ancora una volta nel ritornello, che non può che essere fantastico all’udito. L’unica pecca è il featuring, che nonostante il nome non riesce a congiungersi con lo stile di Tinie, ma forse questa è la cosa che i fan apprezzeranno maggiormente.
La canzone potrebbe benissimo diventare singolo, ma probabilmente la scelta andrà prima verso altri brani.

10.Lover not a Fighter (feat. Labrith): seconda e ultima traccia con Labrith nell’album. Hit assicurata, che vede un’introduzione con i synth incredibili di Labrinth, e una segreteria che posizionata al punto giusto rende l’attesa ancora più eccitante. Esplode però in sound che riportano chiaramente a “Earthquake”, nonostante la diversa elaborazione; ma la cosa che l’orecchio apprezza maggiormente sono le batterie a tratti grime, e altri quasi reggae, che accompagnano i versi di Tinie. Lyric un po’ scontate nel finale, ma nel complesso la canzone non può che risultare un capolavoro, che assicura un hit, e potrebbe conquistare anche il mercato statunitense.

11. A Heart Can Save the World (feat. Emeli Sande): forse una delle produzioni più incredibili di Naughty Boy. I cori introducono questa canzone, che passa poi a synth, l’incredibile voce di Emeli e la batteria che da una carica incredibile. Forse il brano più potente dell’album, e quello che potrebbe avere più appeal sul pubblico mondiale. Il verso di Tinie pre-ritornello, che abbassa la voce, risulta azzeccato per introdurre un chorus magnifico. Cori anche in conclusione, che accompagnati dai sound giusti fanno diventare il finale il momento migliore della canzone. Bomba: d’obbligo sceglierla come singolo.

12.Tears Run Dry (feat. Sway Clarcke II): dopo l’esplosione della traccia precedente, arriva il momento di un’ottima ballata in compagnia di Sway Clarcke. Piano, piano e ancora piano per tutta la canzone, con un pizzico di grime nella batteria, e una chitarra esplosiva verso il finale non possono mancare. Ottimo brano, e collaborazione azzeccata.

13.Lost Ones (feat. Paloma Faith): Naughty Boy regala un’altra ballata, introdotta questa volta dall’incredibile cantante inglese Paloma Faith. Tinie ancora una volta sfoga le sue doti di scrittore. Canzone malinconica che segue la linea della precedente, ma che a lungo andare risulta piuttosto piatta. I violini di Naughty però non deludono mai!

14.Heroes (feat. Laura Mvula): Tinie voleva una canzone che fosse perfetta come colonna sonora di ‘James Bond’ e Nauhty Boy provvede, donandogli anche qualcosa di migliore. E’ strano ritrovare Laura (cantante tipicamente jazz/soul) in un brando di questo genere, ma il risultate è d’eccellenza. Versi in sottofondo, cori che gridano ‘eroi’ lungo tutti i versi, e l’immancabile batteria di Naughty. Un altro potenziale singolo, featuring e lyric azzeccate.

15.5 Minutes [traccia nascosta]: ultima traccia della standard edition. Il DJ Zane Lowe alla produzione. Sample di “Hits”, sua stessa canzone con Chase and Status, e “Mama Saind Knock You Out” del grande LL Cool J, che però non impediscono alla canzone di prendere una strada completamente diversa, con potenti influenze rock, creando un ottimo brano alternativo che vede cantare J. Warner. Non un potenziale singolo, ma nemmeno una traccia da buttare via.

Digitalmente Tinie regala anche “Do Till I”, che grida grime da tutte le parti, che risulta una canzone piuttosto ripetitiva, nonostante sia ben prodotta. Le lyric non sono delle migliori. Ma il brano ha il suo perché!

In conclusione risulta essere l’ennesimo eccellente progetto di Tinie, ricco di tracce electro/EDM, pop, ballate, ma senza mani far mancare l’hip-hop e in ogni traccia il grime. Sono poche le tracce che risultano futili e che potrebbero essere eliminate, dopotutto non è nello stile di Tempah regalare canzoni facilmente scartabili. Forse però un pizzico di maggiore impegno nei testi avrebbe resto il progetto migliore.

Rnbjunk Rating: 9/10

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