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10 grandi canzoni che sono state estratte solamente come terzo singolo

Jan Bran by Jan Bran
10 Novembre 2022
Reading Time: 10 mins read

Spesso non sono il primo o il secondo singolo a fare colpo, ecco 10 brani scelti come terzo singolo che hanno avuto successo

Nel 2015 abbiamo visto due Ere discografiche agli antipodi accomunate da un fatto: il successo progressivo fino all’apice del terzo singolo. Mi riferisco a Ed Sheeran e i Maroon 5. Il primo era partito con un singolo, “Sing”, che rappresentava una novità per la sua discografia, novità rappresentata anche dal secondo singolo “Don’t”. I due brani fecero dei buoni risultati in classifica, ma nulla di paragonabile con il successo del terzo  singolo “Thinking Out Loud“ . I Maroon 5 erano partiti un anno fa con la sleeper hit “Maps” per poi continuare la V Era con un’altra hit come “Animals”. Come terzo singolo è arrivata la contestata “Sugar“, brano che sorprendentemente si è rivelato nettamente di maggior successo rispetto ai precedenti.

Terzo Singolo

Non è però una novità che il terzo singolo si rilevi il maggior successo dell’Era discografica. In certi casi si tratta di pura coincidenza, in altri casi di autentici autogol della casa discografica nella scelta dei singoli, in altri ancora si tratta di brani che non hanno l’immediatezza e freschezza che si punta ad avere con i primi due estratti. In questo post vi propongo quindi 10 terzi singoli che hanno avuto un successo maggiore dei precedenti. Buona Lettura!

Rude Boy – Rihanna:

Tratta da “Rated R”, l’album più acclamato dai fans (seppur uno dei meno venduti), “Rude Boy” si è rilevata la super- hit del CD tanto da raggiungere la vetta della Billboard Hot 100. Chi avrà ascoltato l’album,  saprà che “Rude Boy” non lo rispecchia certamente  e non è un caso che sia stata estratta solo come terzo singolo nonostante fosse palesemente un brano ad alto potenziale. Prima di “Rude Boy” fu rilasciata la favolosa ma incompresa “Russian Roulette” che non fece grandi risultati (per lo standard di Riri). In seguito arrivo per il mercato americano “Hard” che si rivelò un buco nell’acqua. La nuova immagine cupa di Rihanna non piaceva. Così con “Rude Boy” ed il suo video è stata del tutto buttata via…….. ed il successo è tornato.

Indietro – Tiziano Ferro:

passiamo dal 2010 al 2009 e trasferiamoci in Italia con “Indietro” di Tiziano Ferro. La canzone fa parte dell’album “Alla Mia Età”. Da esso sono stati estratti come primi due singoli la title-track e “Un Regalo Più Grande”. Entrambi si rilevarono delle hits tanto che bene o male sono ricordate fino ad oggi. Il vero asso dell’album arrivò però solo al terzo singolo: “Indietro”/”Breathe Gentle” ft Kelly Rowland. Estratto nell’estate 2009 diventò fin da subito uno dei brani più passati dalle radio e più venduti dagli store (200.000 downloads). Il singolo “indietro” ha inoltre fatto parlare di sè per altri motivi: il senso poco comprensibile dei versi “Ricevo il tuo contrordine speciale.  Nemico della logica morale. Opposto della fisica normale. Geometria degli angoli nascosti, nostri.”  “Indietro” è stato persino accusato di avere messaggi subliminali inneggianti a Satana che si sentirebbero ascoltando al contrario la canzone (su Youtube trovate tutte le spiegazioni se vi interessano). In tutto questo va detto che il ruolo di Kelly Rowland è stato piuttosto marginale., la canzone era una bomba commerciale già nella versione da solista di Tiziano in Italiano e non ha avuto bisogno di altro per sfondare.

Just Give Me a Reason Pink ft Nate Reuss:

dall’ultimo album di Pink il maggior successo estratto è stato il terzo singolo “Just Give Me A Reason” con Nate Reuss. In questo caso è probabile che la casa discografica avesse capito fin da subito che il duetto fosse la canzone col maggior potenziale dell’album ma, nonostante questo,  abbia preferito evitare di estrarre un featuring nei primi due singoli. Nella musica pop si tende infatti ad evitare di estrarre duetti nei primi singoli, quelli che hanno il compito di trainare le vendite di un album, per evitare di spostare l’attenzione dal lead artist al featured artist (a meno che non sia il lead artist ad avere bisogno dell’appoggio commerciale del featured artist come per esempio in “Can’t Remember to Forget You” di Shakira e Rihanna). In questo caso “Just Give Me A Reason” è persino un duetto in cui cantano entrambi il 50% del brano per cui il rischio era ancora maggiore. Si può dire quindi che fosse tutto calcolato: anche  il boom del singolo, diventato il brano di maggior successo della carriera della cantante pop-rock.

Numb – Linkin Park:

ritorniamo indietro fino al 2003, anno della pubblicazione di “Meteora”, secondo album dei Linkin Park. Il gruppo proveniva dal successo strepitoso di “Hybrid Theory” e con “Meteora” riuscì a confermarsi. In particolare a brillare fu il terzo singolo “Numb”, un autentico must da conoscere per tutti quelli che sono nati negli anni 90′. Siamo infatti di fronte ad uno dei brani nu metal-rock più famosi e belli di sempre. “Numb”, con un 11esimo posto nella Billboard Hot 100 e oltre 1 mln di downloads negli USA, ha superato il successo dei due precedenti singoli “Somewhere I Belong” e “Faint”. In questo caso si può dire che la casa discogafica abbia effettivamente valutato male la reale potenzialità dei singoli. Questa tesi è confermata dal fatto che il quinto singolo “Breaking The Habit” ha avuto più o meno lo stesso successo del lead single “Somewhere I Belong”.

 

Our Song – Taylor Swift:

facciamo un passo avanti portandoci nel 2007. Una giovanissima Taylor Swift portava avanti la sua prima Era discografica: il suo album mostrava un enorme costanza mentre i singoli piano piano si facevano notare. Dopo il debut single “Tim McGraw”, arrivò “Teardrops On My Guitar” che la catapultò alla 13 della Billboard Hot 100, ma il successo maggiore della Taylor Swift Era doveva ancora arrivare. Con il successivo singolo “Our Song” infatti Taylor ottenne la sua prima No.1 nella Hot Country Songs Chart, posizione mantenuta per sei settimane. Nella Billboard Hot 100 raggiunse la 16esima posizione, meno quindi di “Teardrops On My Guitar”, ma ad oggi ha venduto di più: 3,2 mln per “Our Song”, 2,9 mln per il secondo singolo. “Our Song” dimostrò inoltre un’invidiabile costanza tanto da rimanere 36 settimane nella Hot 100 ( il successo del brano è infatti arrivato più nel 2008 che nel 2007). Anche in Canada, l’altro paese in cui Taylor aveva successo a quei tempi, “Our Song” rappresentò l’apice dell’Era.

P.S. Al posto di “Our Song”, avrei potuto scegliere un altro terzo singolo della Swift…….indovinate quale? La risposta alla fine dell’articolo.

Not A Bad Thing – Justin Timberlake:

l’ultima Era di Justin Timberlake è stata senza mezze misure. Se nella prima parte di “The 20/20 Experience” aveva funzionato più o meno tutto, nella seconda non ha funzionato nulla tranne “Not A Bad Thing”. Ma ripartiamo dall’inizio. Come primo singolo fu estratto “Take Back The Night”, brano radiofonico e commerciale ma che non aggiungeva molto alla carriera di Justin. Non c’è da sorprendersi del flop. In seguito è arrivata “TKO”, raffinata midtempo che necessita di tanti ascolti per essere apprezzata nella sua completezza. Anche in questo caso i risultati in classifica furono deludenti. La situazione si risollevò con la pop-ballad “Not A Bad Thing”, brano cucito a dosso per la vocalità e lo stile di Justin. Il singolo ha raggiunto la top 10 in Oceania, Nord America, mentre è entrato in top 30 nelle classifiche europee. Si potrebbe pensare che la RCA Records avesse sbagliato singolo d’apertura. In realtà la scelta era stata fatta di proposito. Viste le potenzialità commerciali di “Not A Bad Thing”, la casa discografica ha imposto che il singolo non potesse essere acquistato singolarmente negli store online ma che potesse essere ottenuto solo acquistando tutto l’album. Solo 7 mesi dopo la release del CD , a febbraio 2014, è stato deciso di pubblicare la single version del brano. Si può dire che questa strategia abbia fallito viste le vendite deludenti del CD….

Say It Right – Nelly Furtado:

passiamo da JT ad un’altra persona conosciuta per aver collaborato con Timbaland: Nelly Furtado. Dal suo best seller album “Loose” vennero estratti 7 singoli in lingua inglese. Quello di maggior successo fu chiaramente “Sayt It Right”, il terzo in ordine di rilascio. Non per sminuire i risultati degli altri singoli che andarono comunque bene. Si pensi al lead single “Promiscuous”, certificato 3 volte platino in USA e Canada e capace di raggiungere le top 20 di tutto il mondo (4.870.000 points su Mediatraffic. Ma anche il secondo “Maneater” non deluse con 3.870.000 points su Mediatraffic grazie in particolare al successo in Europa e Oceania. Il terzo singolo “Say It Right” ha messo d’accordo tutti ed è diventato universalmente il brano più conosciuto della cantante canadese.  Nella classifica di Mediatraffic del 2007 si è posizionato secondo con 7.315.000 points dietro solo a “Umbrella” di Rihanna. La Geffen Records (di proprietà della Universal)  ha quindi commesso un errore di valutazione nei singoli, errore che però in questo caso non ha minimamente pesato nel successo dell’album “Loose”.

Empire State Of Mind – Jay Z ft Alicia Keys:

per il suo “The Blueprint 3” del 2009, Jay Z aveva chiamato a sè tantissimi nomi della musica: Kanye West, Rihanna, Alicia Keys, J. Cole, Pharrell Williams e altri ancora. Inevitabilmente alcuni duetti sono stati estratti prima (“Run This Town” con Rihanna e Kanye West), alcuni dopo (“A Star Is Born” con J. Cole). Alla fine il maggior successo fu il terzo singolo “Empire State Of Mind” con Alicia Keys. La track è diventata velocemente  famosa ed acclamata, ed ancora oggi rappresenta uno dei duetti di Jay Z più conosciuti dal grande pubblico. Sicuramente ha aiutato il tema del brano: una dedica a New York in tutto e per tutto. Il video è ambientato nella Grande Mela, nelle performances che hanno fatto scorrevano alle loro spalle le immagini della città. Insomma è uno dei singoli con un messaggio più mirato degli ultimi anni. Non stupisce il successo: 18esimo brano di maggior successo del 2009 e 35esimo del 2010 per un totale di 6.296.000 points (Fonte Mediatraffic).

Firework – Katy Perry:

facciamo un salto di un anno in avanti e andiamo nel 2010 quando Katy Perry, con grande sorpresa di tutti, metteva a ferro e fuoco le single charts di tutto il mondo. Eppure le cose non erano neppure iniziate bene. Il primo singolo “California Gurls” fu estratto con una ventina di giorni di anticipo rispetto alla data prestabilita a causa del leak del brano. Alla sua release si sollevò un coro  di polemiche per la somiglianza della canzone con una hit di pochi mesi prima: “Tik Tok”. Nulla però fermò il singolo che si lanciò dritto in vetta alle classifiche, esattamente quello che fece anche il successivo “Teenage Dream”. Ma il meglio doveva ancora arrivare. “Firework”  s’impose come singolo di grandissimo successo per tutto l’inverno 2011/2012. Ad oggi il singolo è stato certificato 9 volte platino negli USA e in Australia (contro le 7 negli USA e 6 in Australia di “California Gurls”). Ma anche negli UK, Canada e Italia si è rivelato il più grande successo dell’Era discografica. In questo caso la Capitol Records non ha nulla da rimproverarsi. Per il come-back della Perry era necessario qualcosa di immediato ed estivo per cui le scelte di “California Gurls” e “Teenage Dream” appaiono del tutto comprensibili. Al contrario se “Firework” fosse stato estratto subito chissà se avrebbe ottenuto lo stesso successo.

Counting Stars – One Republic:

per finire arriviamo al gruppo che più sbaglia l’ordine dei singoli: gli  OneRepublic. Pensate che nei loro due ultimi album è stato il terzo/quarto singolo a rappresentare l’apice del successo. Da “Waking Up”, il loro album del 2009 spiccò “Good Life”, terzo singolo negli USA, quarto nel resto del mondo. La situazione si è quindi ripetuta con “Native” del 2013. Dopo i modesti risultati di “Feel Again” e “If I Lose Myself”, è arrivato il turno di “Counting Stars” che ha letteralmente umiliato i precedenti singoli riuscendo ad imporsi come nessun singolo del gruppo dai tempi del loro debut single “Apologize”. Per la prossima Era, “consigliamo” alla band e alla loro etichetta (Mosley Music Group) di fare più attenzione perchè se “Counting Stars” fosse stato estratto come primo singolo probabilmente anche l’album sarebbe andato meglio.

La risposta ‘attesa’ è chiaramente “I Knew You Were Trouble”, brano che a livello mondiale ha superato il successo dei suoi predecessori “We Are Never Ever Getting Back Together” e “Begin Again”.

Comments 40

  1. #MadonnaMusic says:
    10 anni ago

    Feel again non se l’è cagata nessuno,if i lose myself un buon successo l’ha avuto

  2. #MadonnaMusic says:
    10 anni ago

    Però sing non ha avuto meno successo di thinking out loud…su mtv la sentivo sempre poi è stata una hit estiva!

  3. #MadonnaMusic says:
    10 anni ago

    Ottimo articolo…sarebbe da citare pure the edge of glory di lady gaga che è andata meglio del secondo singolo(judas)ma un po peggio,e meno meglio del lead single
    Di madonna…mah la isla bonita come ultimo singolo ha avuto più successo dei precendi open your heart e true blue,holiday che come terzo singolo ha avuto ben più successo dei precedenti burning up e everybody

  4. matty98vevo says:
    10 anni ago

    Quoto tutto. Non capisco come abbia fatto a non sentirla mai in radio…

  5. crikatycat says:
    10 anni ago

    Si infatti da noi unconditionally è stato un sucessone praticamente quasi come roar e DH.Peccato la #14 in billboard perché meritava molto di più ma evidentemnete al pubblico non piace la katy più ballad pensiamo anche a TOY…però ce da dire che uncon è anche stata estratta nel momento sbagliato perchè roar ancora andava forte e stava gia ingranando anche DH,che in america ha venduto piu di roar ma nel mondo è successo il contrario. Io infatti non ho mai amato troppo DH

  6. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Personalmente preferisco Drunk In Love, la Beyoncè più hip hop mi affascina da morire.

  7. matty98vevo says:
    10 anni ago

    Ma che cosa dici che è stata al primo posto delle power hit di RTL per quasi un mese?! Vai a vedere anche su wikipedia! Disco di platino in Italia, peak alla posizione #6 e rientra anche nella classifica di fine anno, ed essendo stata in classifica solo da dicembre è tutto dire!!!

  8. Eruxaro says:
    10 anni ago

    Idem!
    Grazie a Valentina Corleani, che mandava spesso in onda la canzone, all’epoca conduttrice di un programma musicale su MTV.

  9. loose_92 says:
    10 anni ago

    Ha avuto il peak solo dopo la performance a xfactor, prima non se la stava cagando nessuno e anche poco dopo è sparita nuovamente in classifica, le radio non l’hanno praticamente mai trasmessa.

  10. Rebellious says:
    10 anni ago

    Ottimo articolo,ma come scordare Hollaback Girl di Gwen Stefani, Back To Black di Amy Winehouse, Summertime Sadness di Lana Del Rey (non è il terzo ma quarto estratto, in misura simile al caso One Republic), My Immortal degli Evanescence, Everytime we Touch dei Cascada e forse Glamorous di Fergie.

  11. Suga Mama (War Of The Roses) says:
    10 anni ago

    XO è stato tipo un primo singolo temporaneo, qualcosa giusto per mandare alle radio pop. Drunk In Love è il primo singolo anche se XO aveva molto più potenziale.

  12. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Io invece so che è il primo singolo ufficiale, estratto il giorno prima di Drunk In Love. Ma se segui le tue conoscenze allora giusto, Pretty Hurts è il terzo singolo.

  13. Suga Mama (War Of The Roses) says:
    10 anni ago

    Vabbè alla fine o ha più successo dei primi due o meno.

  14. Suga Mama (War Of The Roses) says:
    10 anni ago

    Xo tecnicamente sarebbe solo promozionale da quello che so.

  15. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Ma sia Fireworks che Justi Give Me a Reason sono state le più grandi hit dell’Era! Per The Fame Monster e Born This Way le hit più grandi sono state i lead single.

  16. Nicola Pala says:
    10 anni ago

    Faccio notare a tutti quelli che hanno citato i brani “Thinking Out Loud”, “I Knew You Were Trouble e “Sugar” che questi 3 brani sono citati nell’articolo!
    Inoltre non ho citato “Dark Horse” perchè a livello mondiale è andata ‘meno meglio’ del lead single Roar (su Mediatraffic sono una a 9,4 mln e l’altra a 7,2 mln)

  17. matty98vevo says:
    10 anni ago

    Successo in Europa c’è stato eccome! Soprattutto in Italia Uncondtionally è una delle canzoni che ha avuto il peak più alto (posizione #4 o 5 mi pare)

  18. Diano Francesconì says:
    10 anni ago

    Beh ma anche Fireworks è stato preceduto da California Gurls (che forse ha venduto pure di più) e Teenage Dreams che sono stati singoli di enorme successo. E anche Just Give me a reason è stato preceduto da Blow Me che ha avuto buoni risultati e Try che è stata una grandissima hit.

  19. michele says:
    10 anni ago

    vi siete dimenticati di “sugar” dei Maroon5, mentre “move like jagger” era terzo o quarto singolo????

  20. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Pretty Hurts è il quarto singolo:
    1. XO
    2. Drunk In Love
    3. Partition
    4. Pretty Hurts
    5. Flawless

  21. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Ma sia Alejandro sia The Edge Of Glory sono andate peggio rispetto ai lead single (Bad Romance e Born This Way).

  22. They? My Everything says:
    10 anni ago

    Rude Boy:uno dei miei brani preferiti nella discografia di Rihanna. I primi singoli (soprattutto la meravigliosa Russian Roulette) hanno avuto risultati un po’ sottotono principalmente perchè meno immediati e radiofonici. Rude Boy è andata meglio perchè più catchy e radiofonica, ma non per questo non è di qualità.

    Just Give Me A Reason: qui individuo la causa di questo boom principalmente perhè è una piccola novità nella discografia di P!nk, un brano più pop e più lento, diverso dai brani a cui siamo abituati ad accostare la cantante (Raise Your Glass ad esempio). E’ lo stesso motivo del boom Dark Horse.
    Not A Bad Thing: io ho apprezzato maggiormente TKO, però effettivamente è il brano lento che tutti aspettavano. Ecco perchè è andato alla grande.
    Our Song: non conosco bene le prime Ere di Taylor, per cui mi limito a commentare I Knew You Were Trouble, brano che mischia il pop ai gusti dubstep (che personalmente è la mia canzone preferita di Taylor), un brano riuscitissimo che ha conquistato tutti.
    Empire State Of Mind: ha avuto succsso perchè è un’ode alla città più famosa e importante al mondo, New York, il tutto in un brano confezionato senza difetti. Alicia è sempre strepitosa.
    Fireworks: è stato un terzo singolo centrato perchè è perfetto per l’inverno. Un brano che ti scalda il cuore e ti mette speranza. Perchè piccolo sei un fuoco d’artificio.
    Counting Stars: brano molto più catchy rispetto a If I Lose Myself che, però, grazie anche ai remix di Alesso è andata benissimo nelle chart dance.

  23. Roman says:
    10 anni ago

    Aspetto una seconda parte di quest’articolo con Dark Horse e S&M 😉

  24. Fihi says:
    10 anni ago

    Concordo su Taylor. Sto iniziando a pensare che sia l’unica artista che ha un incremento di hype e successo invece che una discesa da un singolo all’altro. Io certe cose non me le spiego tanto.

  25. Fihi says:
    10 anni ago

    Emh, successo? Europa? Io ancora non riesco a spiegarmi il flop di quella canzone.Sì, ok, forse il ritornello era debole, forse non era una cosa nelle sue corde, però non meritava questa “irrilevanza”. Ma quanto cavolo hanno speso nel video ?

  26. Felice says:
    10 anni ago

    OK ASPETTO IL TERZO SINGOLO DI CIARA PER JACKIE…
    CONFERMIAMO QUESTA IDEA
    PER LA SWIFT PRIMA DI APRIRE L’ARTICOLO SINCERAMENTE HO PENSATO AD I KNEW WERE YOU TROUBLE (ONESTAMENTE E SINCERAMENTE PARLANDO)

  27. matty98vevo says:
    10 anni ago

    Il terzo singolo è il singlo che decide solitamente se un era è un successo o un flop. Pensate a DARK HORSE di Katy, se al suo posto ci fosse stata Birthday la PRISM era sarebbe rimasta a quota 1 HIT (e 1/2 visto che Unconditionally ha avuto successo solo in Europa)

  28. Fihi says:
    10 anni ago

    Sì esatto!

  29. Fihi says:
    10 anni ago

    E comunque per andare sotto il terzo singolo, vi ricordo un nome che se ci pensiamo fa ancora impressione: SUPER BASS!!!

  30. Diano Francesconì says:
    10 anni ago

    Alejandro più costante di Telephone? Beh forse in Italia sì, Alejandro qua andò molto bene, ma mondialmente ha venduto più Telephone.

  31. TheGOAT says:
    10 anni ago

    Ma recenti o pure del passato ? Se son comprese pure quelle del passato è d’obbligo inserire Stan, per non parlare di Rap God.

  32. Fihi says:
    10 anni ago

    … ma più costanza rispetto a Telephone mi pare. Idem per TEOG che (giustamente) asfaltò Judas.

  33. Diano Francesconì says:
    10 anni ago

    Anche The Edge of Glory di Lady Gaga fu terzo singolo ed ebbe molto successo. Anche Alejandro da The Fame Monster.

  34. Diano Francesconì says:
    10 anni ago

    Non è del tutto vero. Ti parlo di Lady Gaga: Love Game fu terzo singolo da The Fame ed ottenne molto successo ma nettamente inferiore a Poker Face o Just Dance. Alejandro da The Fame Monster fu terzo singolo ed ebbe molto successo ma inferiore a Bad Romance.

  35. Fihi says:
    10 anni ago

    Beh, a me sembra che nella discografia di Taylor Swift il vero TERZO SINGOLO HIT sia stato “I Knew you were trouble”. Per il resto, immagino non abbiate messo Dark Horse per non sovraesporre K. Perry. Se ci pensate, anche Sugar dei Maroon 5 si è rivelata una hit maggiormente costante di Maps o Animal. Dei Linkin Park non sapevo Numb fosse un terzo singolo! Bell’articolo, ragazzuoli.

  36. Veronica (clean) says:
    10 anni ago

    E dire che Our Song non doveva neanche essere estratta come singolo, ma Taylor insistette e infatti aveva ragione!
    Just Give Me A reason PERLA INDISCUSSA!

  37. Suga Mama (War Of The Roses) says:
    10 anni ago

    Beh, non è mica un caso, solitamente per il terzo singolo ci sono due opzioni: o floppa in modo disastroso (Pretty Hurts, G.U.Y….) o è il miglior successo dell’era (io avrei citato anche Dark Horse, Irrepleaceble o Thinkin Out Loud).

  38. Punk95 says:
    10 anni ago

    Peccato per alcuni brani come TKO , Russian Roulette e If Lose Myself che potevano fare molto di più.
    Adoro tutti i pezzi messi nell’articolo in particolare però Numb che adoro ormai da anni e Our Song con cui ho conosciuto la Swift.

  39. Ik says:
    10 anni ago

    Our Song è proprio la canzone con cui ho conosciuto Taylor Swift 🙂

  40. L8CMMR says:
    10 anni ago

    Dark Horse, immancabile!

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