Liberation è uscito da tre settimane ormai e nonostante commercialmente non stia brillando come un album del genere meriterebbe, dal punto di vista qualitativo è a mani basse uno dei lavori meglio riusciti dell’anno.
Poco importa a Christina Aguilera del suo andamento nelle chart, o meglio, il successo commerciale al momento non è tra le sue priorità come magari poteva esserlo un tempo. A guidare la sua carriera ora è solo una totale libertà artistica, che dopo anni ha finalmente raggiunto. Questa intervista rilasciata al Los Angeles Times mette bene in chiaro le cose:
Dato che sono una vera cantante, mi sono sempre sentita dire, ‘Perché non stai semplicemente in scena e fai un sacco di ballads?’ Quello è solo un elemento di ciò che faccio, ma non è tutto. Sarei molto annoiata se mi sedessi sul palco e cantassi solo ballad dopo ballad. Io sono un’artista. L’etichetta è stata grandiosa nel darmi la libertà di prendermi il mio tempo e fare quello che volevo. Non sono estranea al sapere come funziona in questo mondo.
È una cosa fantastica quando le cose vengono accolte da un successo commerciale. Ho avuto quei successi con Genie in a Bottle e What A Girl Wants, ed ero ancora infelice perché non ero connessa alla musica e non potevo cambiarla. Ho fatto la mia parte e ora vedo molti artisti entrare nella trappola del voler inseguire le classifiche.
Dopo che sono morta e sparita, oggi voglio davvero che sia prestata attenzione alla mia musica, non a causa di dove sono posizionata in classifica o di quanto successo commerciale abbia l’album, ma perché la qualità ha superato la prova del tempo.
Il successo in classifica non equivale al successo della critica. Non posso nemmeno dirti quante canzoni di cui mi sono innamorata non sono neanche lontanamente approdate in classifiche. D’altra parte c’è un bel po’ di spazzatura sulla Hot 100/200, ma poiché lo streaming domina il modo in cui consumiamo la musica, questa (la musica spazzatura ndr) si è guadagnata spazio.
Che dire, non potremmo essere più d’accordo con ogni singola parola pronunciata da Xtina, specialmente per quanto riguarda l’ultima parte. Lo streaming ha completamente cambiato l’industria musicale, e non in maniera da premiare la qualità.