Contenuti dell'articolo
Com’è andata la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest? Scopriamolo assieme
Si è da poco conclusa la prima semifinale della 63^ edizione dell’Eurovision Song Contest in diretta Altice Arena di Lisbona, Portogallo.
Iniziata alle 20.55 dopo un’introduzione satirica evitabile proposta dal comico Saverio Raimondo, commentatore della diretta Rai assieme a Carolina Di Domenico, la serata è andata nel complesso bene, scorrevole in termini di tempistiche televisive ed esibizioni senza troppe attese. Brave, professionali e simpatiche le quattro presentatrici (Filomena Cautela, Sílvia Alberto, Daniela Ruah e Catarina Furtado), che si sono alternate l’un l’altra nella presentazione dei primi 19 artisti in gara, 10 dei quali sono passati alla fase successiva.
Molto bello verso la fine il tributo fatto al vincitore dell’anno scorso, Salvador Sobral, offerto dai partecipanti della scorsa edizione sulle note di Amar pelos dois. Il ragazzo ha da poco subito un delicato intervento al cuore, pertanto non potrà essere presente sabato a consegnare il testimone al prossimo Paese ospitante.
Per citare il motto dell’edizione di quest’anno, #AllAboard e partiamo con il resoconto:
01 Aisel – X My Heart – Azerbaijan
Un’emozionatissima Aisel apre ufficialmente lo spettacolo. Scalza e con un outfit rivedibile (una sorta di completo intimo con vestaglia), la cantante ha riempito abbastanza bene il palco, anche se secondo noi la canzone esplode maggiormente nella versione studio.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 7-
Voto performance vocale: 7
Voto look: 5
Voto stage: 7
02 Ari Ólafsson – Our Choice – Islanda
Scelta abbastanza incomprensibile dell’Islanda, che solitamente porta all’ESC canzoni energetiche (anche se non sempre con i risultati sperati). Troppo classica questa Our Choice, sebbene la performance vocale dell’artista sia notevole (con tanto di commozione finale). Il pubblico europeo infatti non ha premiato, lasciando l’Islanda fuori dalla finale.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 5.5
Voto performance vocale: 8
Voto look: 8
Voto stage: 7
03 Eugent Bushpepa – Mall – Albania
Prima canzone in lingua originale della semifinale offerta da questo rocker albanese, Eugent Bushpepa. Poteva osare un po’ di più per quanto riguarda lo stage, ma nel complesso promosso.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6.5
Voto performance vocale: 7.5
Voto look: 7
Voto stage: 6.5
04 Sennek – A Matter Of Time – Belgio
Se il Belgio voleva evitare a tutti i costi la possibilità di vittoria ce l’ha fatta senza dubbio. Performance troppo seria, a tratti angosciante, che ha poco a che vedere con la manifestazione.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 4
Voto performance vocale: 5.5
Voto look: 5
Voto stage: 2
05 Mikolas Josef – Lie To Me – Repubblica Ceca
Decisamente più vivace e ritmata la canzone della Repubblica Ceca, interpretata da Mikolas Josef nei panni di un “finto nerd”. Il ragazzo ha del potenziale, finale assicurata.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6.5
Voto performance vocale: 7
Voto look: 6
Voto stage: 7.5
06 Ieva Zasimauskaitė – When We’re Old – Lituania
Bellissimo il testo di questa dolce canzone portata dall’artista lituana, che a sorpresa è passata alla fase finale!
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6-
Voto performance vocale: 7
Voto look: 7
Voto stage: 6+
07 Netta – TOY – Israele
Una delle grandi favorite di questa edizione, Netta ha letteralmente riempito il palco con la sua performance vocale unica nel suo genere. Piaccia o non piaccia, la ragazza sa come farsi notare e ricordare. La finale è già sua, punterà al podio?
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 7
Voto performance vocale: 8.5
Voto look: 5
Voto stage: 8
08 ALEKSEEV – FOREVER – Bielorussia
Dopo l’esplosiva Netta passiamo ad una performance opposta, quella di Alekseev. Buona la sua esibizione nel complesso, ma troppo monotono il motivetto della canzone, che sinceramente non fa venire voglia di riascoltarla (e la pensano così anche molti europei a quanto pare).
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 5
Voto performance vocale: 6
Voto look: 6
Voto stage: 5.5
09 Elina Nechayeva – La Forza – Estonia
Un bell’omaggio all’opera quello dell’Estonia, che ha portato una canzone in italiano, La Forza, eseguita in maniera divina da Elina. Non è facile portare la lirica all’Eurovision, ma se questo è il risultato ben venga. Brava brava.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 7.5
Voto performance vocale: 9.5
Voto look: 8/9
Voto stage: 9
10 EQUINOX – Bones – Bulgaria
Dopo il gran piazzamento della scorsa edizione (seconda dietro al Portogallo), la Bulgaria porta un gruppo che sicuramente sa il fatto suo, gli Equinox, anche se questa canzone sembra cercare un’esplosione che non arriva mai.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6
Voto performance vocale: 6
Voto look: 5.5
Voto stage: 5.5
11 Eye Cue – Lost And Found – Macedonia
Piatta in tutto e per tutto la partecipazione della Macedonia. La sua bocciatura da parte del pubblico europeo era scontata.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 5
Voto performance vocale: 5
Voto look: 5
Voto stage: 5
12 Franka – Crazy – Croazia
La cantante croata verrà ricordata più per la sua bella presenza che per la canzone.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 6.5
Voto performance vocale: 6.5
Voto look: 7.5
Voto stage: 6
13 Cesár Sampson – Nobody But You – Austria
L’artista austriaco di origine caraibica porta un po’ di soul all’interno dell’Altice Arena, e già per questo si fa apprezzare. Ottima la performance canora, così come la sua presenza scenica.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 7.5
Voto performance vocale: 7.5
Voto look: 7.5
Voto stage: 7.5
14 Yianna Terzi – Oniro Mou – Grecia
La Grecia è stata fin da subito una delle nostre preferite, anche e specialmente per la scelta coraggiosa di portare una canzone nella propria lingua. Dopo l’esibizione restiamo della nostra idea, sebbene non la rivedremo in finale.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 8
Voto performance vocale: 7.5
Voto look: 7+
Voto stage: 7.5
15 Saara Aalto – Monsters – Finlandia
La Finlandia passa in finale potendo contare dei voti dei vicini Paesi scandinavi, da sempre grandi alleati in materia di ESC. Saara Aalto sa certamente cantare e riempire il palco, e la sua canzone strizza l’occhio al genere preferito dagli spettatori.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6+
Voto performance vocale: 6.5
Voto look: 6
Voto stage: 6.5
16 Sevak Khanagyan – Qami – Armenia
Anche l’Armenia, con Grecia e Albania, ha scelto una canzone nella propria lingua. In questo caso l’esibizione di Sevak ci ha fatto rivalutare il pezzo, che dal vivo rende meglio della versione studio.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 6.5
Voto performance vocale: 8
Voto look: 6.5
Voto stage: 6.5
17 ZiBBZ – Stones – Svizzera
I due fratelli svizzeri sono stati tra i migliori della serata. Potenti, carismatici e coinvolgenti, con un pezzo piacevole da riascoltare. Assurdo il loro mancato passaggio.
ESITO: NON accede alla finale
Voto canzone: 7
Voto performance vocale: 7
Voto look: 7.5
Voto stage: 7.5
18 Ryan O’Shaughnessy – Together – Irlanda
Performance debole e priva di vitalità quella di Ryan O’Shaughnessy, che in patria ha praticamente girato tutti i talent show prima di approdare all’ESC. Troppo cantilena…eppure il pubblico l’ha premiato.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 4.5
Voto performance vocale: 4.5
Voto look: 5.5
Voto stage: 5.5
19 Eleni Foureira – Fuego – Cipro
Oggi i bookmakers davano Cipro come superfavorita per la vittoria finale, addirittura sopra Israele. Sicuramente la ragazza ha il carisma adatto a riempire un palco come quello dell’Eurovision, ma secondo voi questa canzone merita davvero i primo posto? Noi abbiamo un bel po’ di dubbi.
ESITO: Accede alla finale
Voto canzone: 6
Voto performance vocale: 6.5
Voto look: 5.5
Voto stage: 8