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Meghan Trainor – Title | Recensione CD

by Nicola Pala
10 Aprile 2020
Reading Time: 6 mins read

Meghan Trainor aveva tutte le carte in regola per diventare una One hit Wonder. Un aspetto da prima ragazza che trovi per strada,  una canzone semplice come “All About That Bass” diventata un inno di un determinato problema (essere in sovrappeso), uno stile musicale non ricercato: tutto sembrava far pensare che la parabola di Meghan fosse destinata ad avere breve durata. Ma così non è stato. E forse è un bene che per una volta qualcuna c’è l’ha fatta nonostante tutti la dessero per sconfitta in partenza. Diverso è invece chiedersi: è giusto che proprio lei ci sia riuscita?

La risposta a questa domanda si può trovare solo in “Title”, LP di debutto di Meghan Trainor pubblicato l’11 gennaio.

In precedenza era stato puublicato un EP, intolato anch’esso “Title” a settembre. I numeri hanno finora dato ragione alla nuova pop-star: oltre 600.000 copie vendute tra gennaio e e febbraio.

“Title” è composto da 11 brani nella standard edition che diventano 15 nella deluxe edition per un totale di appena 45 minuti e 57 secondi. Le canzoni brevi sono infatti la caratteristica di questo CD.

1-The Best Part (Interlude): “But the best part of is You singing always Singing to the world my songs I say singing to the world my songs”. Con una scelta inusuale, Meghan Trainor rivendica il fatto di essere una songwriter e di cantare quindi le sue canzoni. Certamente un bel messaggio per aprire il CD.

2 – All About That Bass: il vero inizio è subito con il botto: la hit “All About That Bass”. Tormentone dal ritornello semplice e le strofe canticchiabili. La canzone è pop ma con tantissime influenze in particolare un clima doo-wop anni 60′. Il tema dell’essere sovvrappeso, unito al video, non ha fatto altro che incrementare la viralità di questo brano.

Un brano che come tutte le hit “sempliciotte” divide tra chi lo apprezza e chi lo odia. Possiamo dire però che il grande successo radiofonico del pezzo ha finito per farlo odiare persino da chi lo apprezzava e lo ha fatto canticchiare da chi lo odiava. Resta da vedere tra qualche anno, quante persone si ricorderanno ancora di “All About That  Bass”.

3 – Dear Future Husband: appartenente anche all’EP “Title”, “Dear Future Husband” è il terzo singolo dell’album. Già dopo l’uscita dell’EP è riuscita a farsi notare nelle classifiche anche senza alcun tipo di promozione tanto da ottenere la certificazione Gold negli USA.

Siamo sempre nel pop accattivante quanto a rischio banalità. Non si perde neanche in questo caso l’atmosfera retrò del precedente brano, abbiamo qui un connubio particolare di batteria, chitarra acustica, pianoforte, trombe. Ma in questi mesi la canzone si è fatta notare per un altro motivo: la somiglianza a “Dancing With Me Tonight” di Olly Murs. Somiglianza davvero evidente e ve ne darà prova il prossimo video.

4-Close Your Eyes: l’ukulele, cioè la piccola chitarra con cui spesso canta live, ci introduce in un altro brano  appartenente all’EP “Title”, la quarta traccia “Close Your Eyes”, si tratta infatti di una slow-dance track che quindi rallenta il ritmo rispetto ai brani precedenti.

Questa “Close Your Eyes” appare anch’essa come qualcosa di già sentito ed inoltre la sua semplicità la rende un po’piatta e veramente poco appetibile.

5- 3 am: filastrocca time! 3 am è la classica canzone da non ascoltare se non si vuole avere per la testa un motivetto quanto semplice tanto incisivo. Al di là della apparente banalità, tra archi e percussioni in sottofndo, la canzone rappresenta una sorta di confessione da parte della cantante per la difficoltà di superare la fine di un amore:

” Non posso credere che lo sto ancora facendo,  mi sono detta un mese fa che sarebbe finito ma Sto guardando il mio telefono, chiedendomi se sei a casa……E ragazzo non riesco a toglierti dalla mia testa Non posso farne a meno, non posso fare a me stesso”. 

6-Like I’m Gonna Lose You: eccoci al duetto con John Legend in “Like I’m Gonna Lose You”. Originariamente la canzone era cantata dalla sola Meghan che poi, dopo essersi fatta un nome nel musicbiz con “All About That Bass”, ha pensato bene di chiedere di duettare con John.

E la scelta è indubbiamente ottima. La sublime voce di John Legend rende ancora più brillante un brano di per sè forte. Una base di chitarre e violini incisiva ma non invasiva, due voci che al meglio interpretano un brano d’amore. Merita di essere singolo perchè rappresenta l’apice qualitativo del CD.

7- Bang Dem Sticks: il ritmo torna a farsi frizzante con “Bang Dem sticks”. Qui possiamo notare una caratteristica aggiuntiva che ritroveremo anche in successivi brani: l’influenza rap. Meghan dimostra di sapere maneggiare bene questa influenza senza cadere nel rischio di sciommittare una rapper vera.

8- Walkashame: si rimane sulla stessa lunghezza d’onda con “Walkshame”.Si inizia a rischiare l’assuefazione a sentire brani del genere. Lo stile e la struttura del brano ricalca vari brani precedenti. L’effetto finale sull’ascoltatore risulta quindi meno riuscito.  Va detto che sia “Walkashame” che “Bang Dem Sticks” sono molto penalizzate dalla durata di appena 3 minuti.

9- Title: la “Title” track, di nome e di fatto, è un uptempo  di neanche 3 minuti. Nella confezione pop del brano possiamo comunque trovare delle influenze folk donate da strumenti come il corno e l’ukulele. Grazie a ciò, “Title”apparentemente simile a molti dei precedenti brani , assume contorni decisamente più ricercati che comunque riescono a ben adattarsi al ritmo incalzante del brano e ad il testo piccato con cui Meghan si rivolge ad un ragazzo

“Baby, don’t call me your friend If I hear that word again You might never get a chance to see me naked in your bed And I know girls ain’t hard to find But if you think you wanna try Then consider this an invitation to kiss my ass goodbye “.

Non mi stupisce che il brano sia riuscito ad ottenere successo anche senza nessun tipo di promozione.

10- What If I: si arriva quindi alla decima traccia, la ballad “What If I”. Un calo del ritmo era senz’altro necessario dopo gli energici pezzi precedenti. Questo brano sembra essere stato tirato fuori dagli anni 50′ per via della atmosfere evanescenti e un arragiamento retro’. In definitiva un brano positivo ma non esaltante.

11-Lips Are Movin’: Dopo aver  visto la somiglianza da plagio tra “Dear Future Husband” e “Dance With Me Tonight”, arriviamo al più sfacciato plagio, anzi auto-plagio: “Lips Are Movin” sosia legittima di “All About That Bass”. Sarebbe interessante quando è stato scritto il pezzo: se prima o dopo l’ascesa al successo di “All About That Bass”.

I due brani sono strutturati ugalmente: post chorus – strofa ‘lunga’ – chorus e post chorus – strofa ‘breve’ – chorus  a ripetizione. L’unica vera differenza rilevante sono le strofe che tendono a una specie di rap in “Lips Are Movin'”  Non avrei scommesso un centesimo sul successo che il brano ha avuto. Forse però non c’è da stupirsi: è già capitato che artiste nei primi anni di carriera  abbiano presentato brani simili  o vagamente simili ottenendo successo con entrambi. Qualche esempio: Lady Gaga (“Just Dance”  e “Poker Face”), Britney Spears (“Baby One More Time”, Oops…I Did It Again”), Nicki Minaj (“SuperBass” e “Vavavoom”).

12-No Good For You:  inizialmente”No Good Gor You” può sembrare una ballad, ma invece si rivela un’altra uptempo. Musicalmente troviamo chitarre, trombe ed altro. Il testo segna una deviazione rispetto ai precedenti. In questo caso Meghan assume le vesti di una ragazza che sconsiglia alla sua amica di lasciare un ragazzo non adatto a lei …….si arriva a scoprire che il ragazzo ha proposto un appuntamento alla stessa Meghan e da qui nasce il consiglio alla sua amica di lasciarlo subito. Chissà se è un testo che è nasce da un episodio vissuto realmente dalla cantante.

13- Mr Almost (ft Shy Carter): arriviamo all’altro duetto dell’album “Mr Almost” con Shy Carter. Siamo di fronte ad un brano pop semplice ed orecchiabile. Forse troppo semplice e breve per farsi notare: è un po’ la ‘sindrome’ di molti brani di questo album: li ascolti ti possono piacere o no ma dopo 5 minuti li hai rimossi del tutto dalla mente. In questo caso anche il bridge rap di Shy Carter scivola via senza colpo ferire.

14- My Selfish Heart: i background vocals ci introducono nella 14esima traccia “My Selfish Heart”, la migliore tra le tracce della deluxe. Meghan alterna una tendenza ancora retrò, con un ritornello più ritmato e un post-chorus più energico. Infine arriva anche qui il suo momento da rapper nel bridge. Per quanto riguarda il testo, la cantante parla del proprio cuore egoista e di come “Quando ho detto addio non ero pronto, no no Ma  non voglio sprecare il tuo tempo No, ti meriti di trovare l’amore della tua vita, Un giorno  sposerai una splendida moglie.”

15- Credit: si conclude l’album deluxe con “Credit”. Il sound non si distingue molto dalle precedenti. Un brano che senza infamia e senza lode come tanti nel CD.

Meghan Trainor ha due pregi. Il primo è di essersi finora contraddistinta dalle altre pop-stars anche solo con piccoli atteggiamenti e comportamenti.

Si è costruita così un’immagine abbastanza definita per una che è nel musicbiz da 8 mesi. Il secondo pregio è che non è megalomane. Sa di non essere la migliore cantante in circolazione, perciò fa quello che sa fare e non fa quello che non sa fare, il tutto senza prendersi troppo sul serio. “Title” è così.

Un album che non si pone nessun obiettivo speciale se non quello di non far cadere in un cono d”ombra la carriera della cantante. Da questa visuale, “Title” supera la prova di debut album. D’altra parte però non si possono negare tanti difetti: dalla ridondanza dei brani alle troppe scopiazzature. Ma più che difetti, sono i limiti di un album senza pretese.

E voi avete asoltato “Title”? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti!

Tags: Meghan Trainor

Comments 26

  1. Pojke says:
    10 anni ago

    Sono aperte le votazioni per la classifica settimanale degli utenti di Rnbjunk; bisogna stilare una top 10 di singoli (stranieri, italiani, ufficiali e/o promozionali) non pubblicati più di 5 mesi fa; la classifica può contenere massimo 2 per canzoni per artista; l’email a cui mandare i voti è sempre classificautenti@hotmail.com; le votazioni sono aperte eccezionalmente fino a oggi ore 00.00.

  2. Felice says:
    10 anni ago

    Beh ho avuto modo di ascoltare il disco oggi e dico la mia : Quanto siete pesanti…. tutti che si aspettano un disco di qualità ad esordio di carriera,quando negli anni 90 abbiamo avuto band dagli aqua alle spice girls,dai backstreet boys agli nsync e gli hanson,che ripetevano lo stesso ritmo e motivetto spienserato ,allegro (ps apprezzo tutte le band sopratutto gli aqua) detto cio’ adesso tutti alla ricerca di questa presunta qualità, raffinazione,cosa che manco christina e britney avevano col primo album. Detto Questo il disco per me merita molto nel suo genere,parliamo di un genere pop folk retro’ che strizza l’occhio verso tematiche semplici ma importanti per la sua età e per le sue storie.
    Detto cio’ trovo un disco cosi spensierato e fischiettante,da ascoltare in macchina con un paio di occhiali,e fare lo spaccone XD…. quei dischi che ti fanno compagnia durante il tragitto in macchina,quando sei felice e ti senti cazzuto,nn ha molte pretese ma non è manco da bocciare,magari nn avrà pezzi che spiccano ma c’è veramente di peggio (tacatà,ai se tu pego,pulcino pio,psy con viva la trippa style,per cortesia ) Sicuramente alcuni pezzi si somigliano ma ci sono tanti pezzi validi come :Close you eyes ,like i’m gonna lose you,What if I nella standard edition, trovo coinvolgente invece pezzi che per me meritano di diventare singoli in primis :Bang dem stick, walkashame ,3 am, e magari what if I oppure il duetto con john legend oppure close
    you eyes. Insomma se la deve giocare con altri tre pezzi per me tra questi citati.
    Bellina anche la deluxe edition.
    Sicuramente apprezzo i primi tre singoli… e aspetto il video del terzo singolo,a me la sta simpatica,certo sentendola in radio sempre mi ha creato un antipatia verso all about the bass e lips are movin,pero’ perchè suonate fino alla noia,ma nel disco cmq suonano bene.
    Detto papele,molti soffrano perchè nn sopportano che un artista emergente,faccia il culo in vendita alle star piu’ affermate,ma lasciatela far cio’ che vuole,la musica,spensierata o profonda che sia,ma alla fine prima abbracciavamo ogni tipo di artista,se ci facevamo prendere dalle paranoie,ci saremo fermati a madonna e michale jackson nel pop e magari qualcuno direbbe: sarebbe stato meglio,pero’ io trovo moltissimi artisti oggigiorni,ognuno merita di vivere il suo momenti,si perfino carly jeo repson con i really like you,se la fa felice cosi ben venga,certo magari nn vederla ai primi posti rispetto a brani di qualità,ma un piccolo spazio ci deve essere per tutti!!!!

  3. AnacondaTop says:
    10 anni ago

    Io ti consiglio di ascoltarlo 🙂 Secondo me ti potrebbe piacere 🙂

  4. Veronica (clean) says:
    10 anni ago

    Stripped, Back To Basics perché lo considero unico, Speak Now, Red XD

  5. ♫The Elusive Lorenzo♫ says:
    10 anni ago

    Io non sono molto avvezzo al pop, ma l’ho trovato carino; certo, non ti perdi niente, addirittura la critica le ha dato solo 58 punti in media, quindi puoi anche lasciarlo dare.

  6. Cristian says:
    10 anni ago

    Album leggero e piacevole, come voto un 6,5 se lo prende per essere un debutto. Lo stile c’è, la personalità anche, può fare strada.

  7. Pojke says:
    10 anni ago

    Se vuoi dare un giudizio, devi ascoltarlo.

  8. Felice says:
    10 anni ago

    Premetto che non ho ascoltato il disco,per cui non posso dare un mio giudizio,seppur lei mi sta simpatica e mi stanno simpatici i suoi singoli,ma di certo la ascolto pochissimo,ossia solo in radio se la passano XD, qualcuno mi consiglia di ascoltare il disco?

  9. Alferrett says:
    10 anni ago

    Noia. Mi sta simpatica ma per me non ha niente da dimostrare artisticamente parlando. Tutte canzoni (neanche tanto) carine e basta

  10. Angelica says:
    10 anni ago

    Ho ascoltato l’album molto tempo fa, poco dopo la sua uscita e non ne sono rimasta per nulla colpita. Se ricordo bene le uniche due canzoni che ho reputato carine erano “3am” e “walkashame”. Non che sia andata a riascoltarle ma al tempo mi sembravano le uniche in un certo senso spiccavano in mezzo a tanto piattume.
    Non credo che sentiremo parlare ancora molto di lei dopo quest’album ma nella vita mai dire mai.
    Voto: 6

  11. Pojke says:
    10 anni ago

    Allora diciamo che se preso per quel che è, ossia un disco che deve provocare spensieratezza e leggerezza, potremmo dire che non è male come prodotto, c’è il rischio di annoiarsi anche però perché i pezzi bene o male possono risultare sì, carini ma ripetitivi e anche molto; personalmente dopo qualche ascolto salvo una decina di pezzi sicuramente; in quanto a lei io non la vedo così affermata come molti, secondo me deve ancora faticare ma parecchio! per ritagliarsi un positicino nel musicbiz. Ah, secondo me siete stati molti generosi col giudizio, eh!

    P.S.: Sono aperte le votazioni per la classifica settimanale degli utenti di Rnbjunk; bisogna stilare una top 10 di singoli (stranieri, italiani, ufficiali e/o promozionali) non pubblicati più di 5 mesi fa; la classifica può contenere massimo 2 per canzoni per artista; l’email a cui mandare i voti è sempre classificautenti@hotmail.com; le votazioni sono aperte fino a lunedì ore 00.00.

  12. michele says:
    10 anni ago

    ottima recensione! l’album a me piace molto, è fresco, orecchiabile e dopotutto semplice e senza grandi pretese, oltretutto è molto brava vocalmente. Il suo genere è paragonabile al primo album di Bruno Mars “Doo-Wops & Hooligans”……. Le mie tracce preferite sono: AATB, dear future husband, 3am, i’m gonna lose you, bang dem sticks, close your eyes e no good for you

  13. only 1 says:
    10 anni ago

    da quello che ho ascoltato posso dire che é un disco carino e semplice

  14. My_Everything96 says:
    10 anni ago

    concordo con tutto (tranne per la sua fine, secondo me può ancora salvarsi)..Inizialmente Il personaggio mi stava anche simpatico, ma ora sinceramente mi ha stancato anche quello.
    Spero che con il prossimo album cambi un pò e che proponga qualcosa di meglio, infatti di questo album salvo solo 2/3 canzoni XD

  15. Mialich says:
    10 anni ago

    A me è semplicemente parso un album scarsino che dall’inizio alla fine suona tutto uguale. Il successo non lo capisco, ma non capisco neppure quello di tanti altri. Personalmente credo che sia finita con quest’era che potrà anche aver fatto bene, ma non significa che andrà bene anche il prossimo.

  16. gagadiamonds says:
    10 anni ago

    Allora ti piacciono i dischi di Justin Timberlake 😉 hahahaha

  17. gagadiamonds says:
    10 anni ago

    Anche io la prima volta che ho ascoltato Dear Future Husband subito mi ha ricordato Dance With Me Tonight ma pensavo che fosse solo un’impressione mia invece vedo che anche voi ve ne siete accorti hahahaha
    Poi reputo questo album carino e semplice, mi piace il suo genere anche se non la vedo fra 2-3 anni ancora con questo successo e con questi numeri. Ultimamente è uscita anche una sua nuova canzone, che si pensa che possa essere nel suo prossimo album. Non mi piace per niente e sembra uguale a tutte le altre…
    p.s. solo la sua parte nella canzone delle Fifth Harmony (Brave Honest Beautiful) potrebbe superare 2-3 canzoni che ci sono in questo album (ma certe farle arrivare almeno ai 3 minuti no? lol)

  18. DREW. says:
    10 anni ago

    Non vedo l’ora di leggere la recensione di Piece By Piece. Good Goes The Bye mi ha conquistato definitivamente.

  19. Faggiollo says:
    10 anni ago

    Quoto tutto, mi risparmi la scrittura del commento 😀

  20. ♫The Elusive Lorenzo♫ says:
    10 anni ago

    Ma chi la vuole vedere nuda nel proprio letto? LOL
    Bella recensione comunque.

  21. lucax88 says:
    10 anni ago

    Album inutile, di un” artista ” inutile. Il fatto che una canzone scontata e stupida come aatb sia ancora in classifica dimostra quanto stupidi e senza gusto siano gli americani. Scommetto Che dal prossimo,disco non se la inculera più nessuno.

  22. Ciccio says:
    10 anni ago

    Io per curiosità l’ho ascoltato ed é esattamente come avete detto: canzoni molto simili che ascolti piacevolmente ma che un minuto dopo già ti sei scordati.
    Proprio per questo non è nè brutto nè bello, diciamo sulla sufficienza. Lei ha avuto un grande successo anche grazie a come è stata gestita, ovvero benissimo, decisamente meglio rispetto a una Carly Rae Jepsen, per esempio.
    È questo il motivo per cui non può essere considerata (ancora) una one hit wonder ma prima di arrivare ad una conclusione bisogna vedere cosa combinerà col nuovo album.

  23. Spiripatico says:
    10 anni ago

    L’altro giorno mi stavo chiedendo che fine avessero fatto le recensioni ed eccone una, anche se l’avrei preferita su Piece By Piece o Rebel Heart.
    Title non è un bell’album, è un album normale, le mie preferite sono 3am, LIke I’m Gonna Lose You, Bang Dem Sticks e Walkashame il resto dell’album vale poco.
    AATB è una canzone facile è ovvio che se si parla di soprappeso la canzone diventa un tormentone e LAM segue la stessa scia.
    Secondo me Kiesza avrebbe meritato di più di Meghan nel sfondare nella musica.

  24. ddlovato says:
    10 anni ago

    Vi confesso che inizialmente non mi piaceva neanche un po’ perchè, ad essere sincera, AATB non mi diceva nulla… poi ho pensato bene di ascoltare l’intero CD e devo ammettere che alcune tracce meritano, mi hanno colpita. No Good For You, Credit, Title, Walkashame, 3am e Dear Future Husband sono davvero molto molto belle! Gli altri due singoli non riesco a farmeli piacere, però come album di debutto è certamente qualcosa di potente, ma soprattutto è fresco.. lei ha un sound tutto suo, non è la solita che inserisce le stesse parole nei ritornelli (ogni riferimento alla Jepsen è puramente casuale xD)

  25. Veronica (clean) says:
    10 anni ago

    45 min per me è una miseria ahah Io adoro i dischi lunghi
    Lei è solare, carina, se posso dire una cosa, trovo AATB un po’ incoerente.. cioè nel senso, non è che lei sia così grassa eh.. è NORMALE ed è anche bella..quindi!
    Bella recensione comunque 🙂

  26. AnacondaTop says:
    10 anni ago

    Ottima recensione! Ormai Meghan si è affermata… , e i numeri lo dicono.. Non noto molto ”l’auto-plagio” di LAM con AATB.. Le mie preferite sono : BDS (spero che sia singolo) , LAM.

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