Il festival di Sanremo? Un successo! Boom di ascolti per l’Era Baglioni alla prima serata!
Si solleva il sipario sulla 68esima edizione del Festival di Sanremo. Boom di ascolti in tv e sui social per la prima serata che è stata seguita da 11 milioni 603 mila spettatori, con uno share del 52.1 per cento.
Qui il programma dettagliato delle serate
Proprio al superospite della serata Fiorello è affidato il cosiddetto ‘scalda-pubblico’, ma prima ancora che possa avere il tempo di cominciare arriva il fuori programma: un uomo elude i controlli e sale sul palco dell’Ariston.
“Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica”
riesce a dire. Poi viene portato via.
“Lo sapevo che non ci dovevo venire”
scherza Fiorello, ricordando l’episodio di Pippo Baudo a Sanremo ’95
“una volta facevano irruzione, adesso sono anche educati, dicono ‘scusi'”.
Fiorello riprende in mano la situazione e comincia il suo show con una serie di battute a raffica, concludendo infine con un medley a musiche invertite dei brani di Claudio Baglioni e Gianni Morandi, protagonisti insieme nel 2016 del tour “Capitani coraggiosi”.
Poi è la volta del padrone di casa: in un lungo monologo introduttivo Claudio Baglioni spiega il senso del suo Festival.
“E’ un evento unico al mondo, ho capito subito cosa andava fatto: mettere al centro di nuovo le canzoni, renderle il momento significativo del Festival”
dice il direttore scherzosamente chiamato “dittatore” artistico introducendo poi i suoi compagni d’avventura: Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker.
E si inizia con la gara dei Big.
Come da scaletta la prima a esibirsi sul palco dell’Ariston di Sanremo è Annalisa con “Il mondo prima di te”, a cui segue Ron con “Almeno pensami”, inedito scritto da Lucio Dalla e mai cantanto prima. Poi tocca ai The Kolors, con la loro “Frida (mai mai mai)”, e a Max Gazzè con “La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.
Quindi Baglioni chiama sul palco Laura Pausini, alle prese con una laringite e attesa per sabato, ma all’Ariston ricompare Fiorello che invita il pubblico in sala a dichiarare le proprie intenzioni di voto riguardo le elezioni politiche del 4 marzo.
Intanto telefonicamente si collega proprio la Pausini che conferma:
“Mi sto curando e sabato dovrei esserci, mi ha detto il mio dottore. Sarebbe stato bello essere lì stasera, ci tenevo a cantare con Claudio e divertirmi con Fiore”.
Si riparte con la gara e tocca a Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico con il brano “Imparare ad amarsi”. La cantante esibisce il fiore che simboleggia la lotta contro la violenza sulle donne. Dopo di lei sul palco arrivano Ermal Meta e Fabrizio Moro con la loro “Non mi avete fatto niente”, nelle ultime ore al centro di un “giallo” che potrebbero portare all’eliminazione del brando dalla gara, e successivamente Mario Biondi, settimo big in gara, con “Rivederti”.
Poi Pierfrancesco Favino sfoggia le sue qualità da mattatore con un “blob” musicale in cui miscela poesia, ironia, musica e qualche accenno di imitazioni. L’attore interpreta alcuni dei più grandi successi italiani in un rapido medley.
La sfida tra i big riparte con il duo Roby Facchinetti-Riccardo Fogli con “Il segreto del tempo” e Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza”.
Sorprendente è stata la coreografia: protagonista un’anziana ballerina inglese di nome Paddy Jones nata nel 1934 e reduce dai talent show britannici, diventando da subito la star dell’edizione 2018 del Festival. L’arzilla 83enne si è esibita in un ballo acrobatico insieme al fido compagno di danza Nico.
La gara si ferma di nuovo e c’è il tempo anche per l’esibizione canora di Michelle Hunziker. Quindi è la volta di Noemi con “Non smettere mai di cercarmi” e dei Decibel con “La lettera del Duca” (chiaro omaggio a David Bowie).
Dodicesimo brano in gara “Arrivedorci” di Elio e le Storie tese. La gara dei Big continua con Giovanni Caccamo e la sua “Eterno”, e con un altro ex Pooh, Red Canzian, che porta sul palco “Ognuno ha il suo racconto”. Luca Barbarossa invece sceglie il dialetto romanesco per la sua “Passame er sale”.
Quindi è la volta di Gianni Morandi, in veste di ospite, che intona in duetto con Claudio Baglioni “Se non avessi più te” di Sergio Endrigo, e si esibisce in “Una vita che ti sogno” in coppia con Tommaso Paradiso, frontman dei Thegiornalisti e autore del brano.
Si ritorna ancora una volta ai Big: fiati e percussioni in “Adesso” di Diodato e Roy Paci e romanticismo invece per “Senza appartenere” di Nina Zilli.
Dopo un breve stop della gara con l’ospitata del cast di “A casa tutti bene” nuovo film di Gabriele Muccino, si esibiscono gli ultimi tre Campioni, Renzo Rubino con la sua “Custodire”, Enzo Avitabile e Peppe Servillo con “Il coraggio di ogni giorno” e infine Le Vibrazioni con “Così sbagliato”.
Spazio alla fine per il primo verdetto, quello della giuria demoscopica che vale per il 30% della classifica finale.
Nella zona blu, la più alta, si piazzano Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Ron e la coppia Ermal Meta & Fabrizio Moro.
Nella zona gialla, quella di mezzo, ci sono Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e Le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico.
Infine nella zona rossa, la più bassa, si posizionano Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.
La classifica della giuria demoscopica.
Che ne pensate? #Sanremo2018 pic.twitter.com/xdcA03uRCi— Festival di Sanremo (@SanremoRai) 7 febbraio 2018