Quante parole sono state dette e scritte su questa storia? Tante. Molte le celebrità che in diverse occasioni hanno fatto appello ai loro fans per dare supporto a Kesha, i suoi sostenitori che si sono sempre presentati fuori dai tribunali con cartelloni giganti, articoli dopo articoli sono piovuti probabilmente su ogni quotidiano degli Stati Uniti d’America: un caso mediatico che ha scosso non poco l’industria musicale negli ultimi mesi.
Parliamo ovviamente delle accuse mosse dalla cantante pop Kesha nei confronti del famoso produttore Dr. Luke, fautore di alcune delle più grandi hit degli ultimi anni, accuse che sono sfociate in una vera e propria denuncia per violenza sessuale. Ad oggi però, le dichiarazioni dell’interprete di Tik Tok, vere o finte che siano, non erano mai state provate con efficacia in un’aula di tribunale.
Questo agosto sta portando con sé delle news spiazzanti per i fans a tal proposito. Avevamo già parlato del caso presso la corte di Los Angeles (Qui per maggior informazioni), Kesha infatti decise di far cadere tutte le accuse con l’intenzione, si pensava, di trasferire il procedimento presso la Corte di New York, almeno così era stato dichiarato. Ebbene, ecco che arriva oggi la conferma: Kesha ha dichiarato al giudice di non di voler proseguire con le accuse di violenza sessuale come difesa contro il produttore e la disputa sul contratto discografico firmato con la Sony Kemosabe Records.
Lo scontro legale tra i due era iniziato nell’ottobre del 2014, con un’ accusa da Dr. Luke stesso, per una serie di violazioni contrattuali da parte di Kesha. Infatti, ben 5 album erano previsti con la Kemosabe, ma soltanto 2 hanno visto la luce, di cui l’ultimo nel 2012, e Kesha forse in seguito al flop del secondo disco, oppure per il trattamento subito, aveva tutta l’intenzione di cambiare etichetta. Non si è fatta attendere la risposta della diretta interessata che ha accusato il 42enne di abusi sessuali e di averla costretta a drogarsi quando aveva 18 anni.
Kesha ha persino trascinato in causa la Sony stessa, accusandola di appoggiare i presunti comportamenti di Luke, e chiedendo al Giudice l’ annullamento del suo contratto discografico. Ciononostante, le cose non sono mai andate in favore di Kesha: già diverse volte le sue richieste sono state respinte dai giudici che non le hanno permesso di concludere anticipatamente il contratto con la casa discografica, e tolte le manovre mediatiche e le parole di fan e celebrità tutto è andato a conferma delle parole del produttore, che non ha mai cambiato versione riguardo la sua innocenza, sostenendo che lo scopo della campagna di Kesha è quello di ottenere denaro e di uscire dal contratto senza pagare le dovute penali (Qui per approfondire).
Adesso, come emerge da alcune fonti, pare che Kesha voglia concentrarsi maggiormente sui problemi professionali avuti con il suo mentore e di volersi buttare nuovamente a capofitto nel lavoro. Il suo avvocato ha fatto sapere che ben 28 canzoni sono già state inviate alla Sony per rilasciare un nuovo progetto il prima possibile.
Che ne pensate di questa storia?