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Leona Lewis, in occasione del 10mo anniversario di “Bleeding Love”, ecco 5 canzoni da scoprire della star!
Divenuta famosa grazie alla vittoria della terza edizione del talent show X Factor UK, ad oggi ha pubblicato 4 album in studio e uno di cover natalizie.
Il percorso musicale di Leona inizia esattamente nell’estate del 2006, quando si presenta ai provini di X Factor cantando a cappella “Over The Rainbow”. Tutti furono subito colpiti dalla sua straordinaria voce e da lì, infatti, la popolarità e il successo non tardarono ad arrivare.
Nel 2007 esce il suo album di debutto e grazie al singolo “Bleeding Love” Leona si fa conoscere anche nel resto d’Europa e addirittura riesce ad arrivare oltre-oceano, dove attualmente detiene vari record, tra cui quello di essere la prima artista britannica in 20 anni ad aver raggiunto la prima posizione nella Billboard 200.
Leona ha anche un rapporto speciale con il cinema, perché oltre ad aver realizzato la colonna sonora del film “Avatar”, nell’ultimo anno ha anche debuttato come attrice nel film-musical “Walking on Sunshine”.
La cosa che ci ha fatto subito innamorare di lei è la sua incredibile voce, davvero dolce ma allo stesso tempo potente, riuscendo a creare nelle sue canzoni un’atmosfera unica.
Un’altra caratteristica di Leona è la sua determinazione: la star è molto decisa nelle sue idee e recentemente l’ha anche dimostrato.
Nel mondo della musica sono sempre più frequenti i casi dove le case discografiche prendono il pieno controllo sull’artista e purtroppo questo è stato anche il caso di Leona: nel giugno del 2014, ha abbandonato la sua etichetta discografica, la Syco, passando all’Island Records. Tramite un’intervista ha spiegato che vuole essere indipendente sul piano artistico e che si vuole esprimere in totale libertà ed essere se stessa al 100%.
Di seguito vi proponiamo 5 canzoni (album tracks) di Leona, ognuna proveniente da un periodo diverso della sua carriera.
Take a Bow – Spirit
La prima canzone di cui vi vogliamo parlare proviene dal primo album di Leona, Spirit, rilasciato nel 2007.
Questo album ha debuttato al numero uno in nove paesi, tra cui Regno Unito, Germania. L’album è anche stato nominato nelle categorie Best Female Pop Vocal Performance e Album Of The Year nei 51 Grammy Awards.
Il titolo Spirit è stato scelto perché Leona con questo album voleva rappresentare il cuore, l’anima e la voce.
Take a Bow è un pezzo RnB. Uno degli autori è Ryan Tadder, il quale ha dichiarato che ha voluto utilizzare dei sounds differenti dalle solite ballad, volendo sperimentare nuove sonorità.
Questo pezzo ricorda molto lo stile di Justin Timberlake ed in particolare qui prevalgono il synth, il piano e la chitarra.
Con “Take A Bow” Leona ha ricevuto molte critiche positive, infatti molti ritenevano che avrebbe dovuto rilasciarlo come singolo, anche perché ha un testo molto interessante e per niente banale.
In questa canzone Leona ci racconta tutta la sua delusione dopo una relazione finita, attaccando il suo ex che l’ha tradita.
“Interpretavi una parte, come un attore davvero bravo, l’hai interpretata davvero bene. Fai un inchino e prenditi gli applausi, perché la recita sta volgendo al termine”
Naked – Echo
È il 2009 quando Leona rilascia il suo secondo album e le cose non vanno bene: il primo singolo Happy non ottiene un grande successo in US come si sperava, in Europa comunque riesce ad entrare in molte classifiche.
Riguardo alla scelta del titolo dell’album, Leona Lewis ha affermato che il termine Echo vuole evidenziare la presenza di brani dal sound ampio ed organico. Il disco ha in comune col precedente i generi musicali anche se, dal mio punto di vista, lo considero più “elegante” e “maturo”, cosa che si nota anche nella scelta della cover, nella quale Leona appare seducente.
In questo album Leona cerca di non strafare: non urla troppo, non casca in canzoni hip-hop per andare al passo con i tempi, vuole essere semplicemente Leona e non spacciarsi per qualcun altro.
Naked si differenzia dagli atri pezzi contenuti nel disco per via della ritmica: non è la classica ballatona romantica come la maggior parte dei brani contenuti in Echo.
Io lo trovo un pezzo eccelente, una mid-tempo che ha sfumature rock-pop al suo interno, un ritornello che rimane in testa. Nonostante, a volte, il sound invada la sua voce, secondo me è una delle canzoni più accattivanti del long-playing, anche se personalmente preferisco la collabo con gli OneRepublic.
A voi l’ascolto:
Burning Down – Unreleased
In questo articolo abbiamo deciso di parlare solo di Up/Mid–tempo perché, spesso, il nome di Leona viene affiancato a ballate, ma una canzone del genere è necessario inserirla, dopotutto è il carattere distintivo della nostra Leona Lewis!
Si tratta di Burning Down, una unreleased che collocherei all’album Echo, sicuramente quasi nessuno sa che per questo album è successa la stessa cosa accaduta a Rebel Heart: molte delle canzoni dell’album di Leona hanno fatto la loro comparsa su internet (fenomeno di hacking), fra le quali “Pulse”, che vi consiglierei di ascoltare.
Burning Down, come già detto prima, è una ballata caratterizzata da un beat oscuro, un pezzo valido, intenso, nel quale Leona dimostra un controllo del falsetto incredibile.
Peccato per il leak, a parer mio all’interno di Echo si sarebbe inserita a pennello.
Haunted – Unreleased
Questa unreleased è circolata in rete nel 2012 ed è una delle mie preferite di Leona, mi ha subito colpito dal primo ascolto e secondo me merita molto.
Prodotta da RedOne, era stata registrata per l’album “Echo” ma alla fine, purtroppo, non è rientrata nella tracklist finale.
Questo pezzo è un’ uptempo pop molto piacevole da ascoltare che ricorda un pò le melodie degli anni ’80 unite al genere inconfondibile di RedOne. Questa è stata l’unica collaborazione tra i due e credo che ci siano poche possibilità che lavorino di nuovo insieme in futuro per altre canzoni, considerando che il genere di Leona e quello del noto producer sono diametralmente opposti. Infatti, questa canzone è molto differente da tutte le altre che ha realizzato, risultando molto più pop e catchy rispetto al resto del suo repertorio.
La canzone parla di una storia d’amore finita che Leona non riesce a levarsi dalla testa, infatti, nel ritornello l’artista rimarca la sua ossessione per la persona amata. Ovunque vada, Leona vede il suo volto, come se fosse inseguita da un fantasma.
Come Alive – Glassheart
Eccoci finalmente a Glassheart, album che mi ha fatto adorare Leona, tanto che da Trouble (primo singolo) ho voluto approfondire la sua carriera musicale.
Glassheart non è stato un successo, basti pensare che sommando le vendite di UK e Irlanda la cifra ammonta a sole 600.000 copie; ciononostante è da considerarsi un album di qualità apprezzato da molti critici, che hanno promosso questa nuova direzione intrapresa da Leona, per la scelta azzardata di sperimentare dubstep, bubblegum pop e musica elettronica.
Curiosa anche la scelta del titolo “Glassheart”, derivante dalla voglia di proteggere i nostri cuori dalle emozioni, come ammesso dalla cantante stessa.
La canzone che voglio farvi conoscere è “Come Alive”, descritto dalla Lewis come un concentrato di oscurità ed energia.
Ci fa scoprire una Leona Techno/Dance, genere che non ha mai proposto e, ma va detto che il risultato è stato ottimo.
Come Alive segue la scia dance tracciata nel 2012 ma il sound non risulta troppo invadente e, pur essendo un pezzo dance, risulta molto intimo, l’equivalente ad un ballo sfrenato tra le lacrime, uno scatenarsi sulla pista da ballo con la consapevolezza che il tuo cuore sta andando in mille pezzi, un modo per scappare dalle delusioni d’amore.
Vi lascio all’ascolto di questa splendida Up-tempo
In attesa della seconda parte, speriamo che queste 5 canzoni vi siano piaciute.