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Quando ti chiami Rihanna puoi rifiutare molte hits, ecco 10 canzoni che sono state proposte prima a lei.
Nell’industria musicale di oggi, ormai le capacità canore da sole spesso non bastano per riuscire a costruire una carriera duratura e di successo, ma è necessario possedere anche altre qualità, indispensabili per fare la differenza. Una di queste è sicuramente l’ “orecchio per le hit“, ovvero la capacità di cogliere le potenzialità di una demo che viene proposta e trasformarla in un grande successo, portando così alla luce il valore nascosto del brano.
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Chi spesso ha mostrato di possedere questa abilità è la popstar Rihanna e il suo team, che sono sempre stati in grado di assicurarsi il materiale migliore che i vari autori e producer le proponevano, infatti due dei suoi più grandi successi del suo repertorio, “Umbrella” e “We Found Love“, erano state proposte ad artisti come Britney Spears, Mary J. Blige, e altri, prima che finissero tra le mani della bella cantante delle Barbados.
Per ogni progetto di Rihanna i produttori e gli autori coinvolti, le collaborazioni richieste ed il materiale proposto sono tantissimi, e questo fa sì che inevitabilmente molte di queste tracce vengano scartate e, successivamente, cantate da altri.
In attesa del nuovo disco, vi vogliamo parlare di 10 canzoni che sono state “rih-fiutate“, cioé rifiutate da Rihanna, e che sono state poi cantate da altri interpreti. Per ogni brano verrà specificato il peak, cioé la posizione più alta raggiunta, nelle classifiche degli Stati Uniti e del Regno Unito, due dei maggiori mercati discografici. Buona lettura.
Sia – Chandelier
La cantante australiana Sia Furler, che negli ultimi anni ha collaborato con moltissime star della musica internazionale (da Christina Aguilera a Britney Spears, passando per Katy Perry e Shakira), nel 2012 firmò per Rihanna “Diamonds“, primo singolo estratto da “Unapologetic“. Oltre a scrivere per altri, Sia nel 2014 ottenne un successo straordinario con la canzone “Chandelier“.
Appena il singolo fu rilasciato in molti notarono una certa reminiscenza dello stile che Rihanna ci aveva proposto con “Diamonds” (stile, se vogliamo, preso in prestito proprio dai precedenti lavori di Sia), e effettivamente il pezzo poteva davvero essere ceduto a Rihanna. Infatti l’autrice rivelò in un’intervista che aveva scritto “Chandelier” in studio improvvisando al piano, e che il pezzo le sembrava perfetto per la cantante di “Stay”. Il pezzo, grandioso con la sua base altisonante e i suoi vocal emotivi, sarebbe stata eseguita in maniera perfetta da Rihanna.
Peak U.S.A.: #8; Peak UK: #6.
Major Lazer – Lean On Ft. MØ & DJ Snake
Anche “Lean On“, coinvolgente pezzo che fonde sapientemente dancehall e musica eletronica, nonché uno dei più coinvolgenti successi di quest’anno, poteva essere cantato da Rihanna. Uno dei producer del collettivo, Diplo, che al tempo della realizzazione del brano era anche al lavoro su materiale per il progetto di Rihanna, ha affermato durante un’intervista per il Time, che il pezzo, scritto con la cantante danese (che poi ha anche prestato la voce), era stato inizialmente proposto proprio a Rihanna, che però lo rifiutò e, successivamente anche a Nicki Minaj. Ad onor del vero però, lo stesso Diplo ha rivelato che la demo di “Lean On” proposta alle due cantanti era una slowtempo raggae leggermente diversa dalla versione finale che tutti conosciamo.
Peak U.S.A.: #4; UK: #2.
Miley Cyrus – We Can’t Stop
Nel 2013 l’ex bambina prodigio Miley Cyrus decide di togliersi di dosso l’immagine da ragazzina e di proporci una versione più matura e provocatoria di sé con il disco “Bangerz“. “We Can’t Stop“, il primo singolo estratto dall’album, è il brano scelto per presentarci questa “nuova Miley”, ma le cose sarebbero potute andare diversamente. Il duo Rock City, che assieme a Mike Will Made It realizzò la midtempo pop-n-B, ha rivelato che, dopo aver scritto il brano, aveva colto il potenziale dello stesso, adatto a diventare un primo singolo, e aveva deciso di proporlo a Rihanna ma alla fine Miley riuscì ad ottenerlo per il suo comeback.
Peak U.S.A.: #2; Peak UK: #1.
Selena Gomez – Come And Get It
Stesso anno, altra ex-bambina prodigio, altro comeback, altro pezzo “rih-fiutato”. Selena Gomez nel 2013 ritorna sulle scene musicali con “Come And Get It“, canzone scritta da Ester Dean e prodotta dal duo StarGate che fonde europop con elementi di musica indiana e contaminazioni dubstep. La traccia, che la Gomez decise di pubblicare come primo singolo, era stata però originariamente proposta (e scartata per motivi sconosciuti) a Rihanna per il disco “Talk That Talk”, come riportano varie fonti. Non sarebbe in realtà l’unico singolo di Selena che sarebbe potuto finire nelle mani di Rihanna: tempo fa infatti la l’interprete condivise su twitter parte del testo di “Same Old Love“, canzone scritta da Charli XCX (che avrebbe lavorato ad “ANTi”).
Peak U.S.A.: #6; Peak UK: #8.
Grimes – Go Ft. Blood Diamonds
Molto apprezzata dalla critica con i suoi progetti, ma ancora fondamentalmente sconosciuta al grande pubblico, l’artista canadese Grimes firmò nel 2014 un contratto con la casa discografica Roc Nation e ben presto annunciò su twitter di aver proposto al team di Rihanna una traccia differente dai suoi lavori precedenti, che però venne scartata dalla popstar. Venne poi rivelato che si trattava “Go”, coivolgente uptempo electro e dubstep, caratterizzata da un beat infettivo e martellante e dalla performance vocale quasi eterea di Grimes.
Peak U.S.A.: N/C; Peak UK: N/C.
Pitbull – Timber Ft. Ke$ha
Tra un era discografica e l’altra, si sa, il modo migliore per rimanere rilevanti è prestarsi a qualche collaborazione. Tra fine 2013 e inizio 2014, Rihanna duettò con due mostri sacri della musica pop odierna, Eminem e Shakira, rispettivamente in “The Monster” e “Can’t Remember To Forget You“. Nello stesso periodo però, la star rifiutò di partecipare ad un altro grande successo: “Timber” di Pitbull. Il cantante ha infatti dichiarato in un intervista che il ritornello del brano, cantato da Ke$ha, avrebbe dovuto essere realizzato proprio da Rihanna, la quale però non poté prendervi parte per mancanza di tempo.
Peak U.S.A.: #1; Peak UK: #1.
Jordin Sparks – Battlefield
Torniamo indietro nel tempo, nel lontano 2009 esattamente. Una delle coppie più seguite del musicbiz è formata da Chris Brown e Rihanna, ma, come tutti sanno, durante la notte dei Grammy Awards di quello stesso anno Chris picchia selvaggiamente la ragazza e così questa storia d’amore conosce il più brutto dei finali. Tra le tante conseguenze di questa sfortunata vicenda, i brani che erano stati presentati ai due come possibili duetti vengono cancellati e/o dati ad altri interpreti. Questa è la sorte che subì anche “Battlefield“, intensa midtempo a metà strada tra R&B e pop prodotta da Ryan Tedder e The Runners, che era stata originariamente proposta alla coppia ma che venne poi offerta a Jordin Sparks, la vincitrice di American Idol VI.
Peak U.S.A.: #10; Peak UK: #11.
Beyoncé – Pretty Hurts
Parliamo nuovamente di Sia. Oltre ad aver composto le già citate “Diamonds” e “Chandelier”, l’artista australiana è l’autrice di “Pretty Hurts“, traccia d’apertura dell’omonimo disco di Beyoncé rilasciato a sorpresa a Dicembre del 2013. Durante un’intervista Sia ha reso noto il fatto che, prima che finisse nelle mani della cantante texana, la canzone era stata proposta al menagement di Katy Perry, che non aveva letto la mail, e, a quello di Rihanna, che si era mostrato fortemente interessato per ben otto mesi senza però effettuare tutti i pagamenti del caso. Non si tratta quindi di un pezzo rifiutato in senso stretto, ma rientra in questa categoria di canzoni che Rihanna avrebbe potuto interpretare.
Peak U.S.A.: #113; Peak UK: #63.
Drake – Find Your Love
Il rapper e frequente collaboratore di Rihanna, Drake, è un’altro artista che deve un suo successo ad un rifiuto della popstar barbadiana. Uno dei primi singoli di Drake rilasciati tramite una major discografica è “Find Your Love“, midtempo caratterizzata da elementi sinthpop e R&B estratta dal suo album di debutto “Thank Me Later“. Il produttore del pezzo, Jeff Bhasker, ha rivelato tempo fa che il pezzo di chiara ispirazione “(Kanye) West-iana” era stato originariamente scritto per l’album “Rated R”, ma venne rifiutato e successivamente offerto al rapper di Detroit.
Peak U.S.A.: #5; Peak UK: #24.
Usher – DJ Got Us Fallin’ In Love Ft. Pitbull
E’ quasi sorprendente il fatto che Rihanna non abbia ancora collaborato con il super producer Max Martin, ma ciò non dipende da quest’ultimo. Tra le varie canzoni che erano state proposte a Rihanna durante la lavorazione di “Loud”, molti affermano che Max Martin inviò “DJ Got Us Fallin’ In Love”, uptempo dance celebrativa dei dancefloor e dei club. Nonostante la canzone ricordasse nel testo e nella produzione l’euforica hit “Please Don’t Stop The Music” (o forse proprio per quello), Rihanna e la sua squadra rifiutarono il pezzo, che si rivelò invece un grande successo per Usher anche nel Vecchio Continente, cosa che non capitava da qualche tempo.
Peak U.S.A.: #4; Peak UK: #7.
Siamo giunti alla fine di questo nostro itinerario, con il quale abbiamo anche percorso gli ultimi anni del pop internazionale.
E’ evidente che nella maggior parte dei casi si tratta di brani molto importanti per i cantanti a cui sono finite le canzoni, perché hanno goduto di un grandissimo (e in alcuni casi, inaspettato) successo (come ad esempio “Chandelier”, “Lean On”, “DJ Got Us Fallin’ in Love”) o di “svolta” (mi riferisco soprattutto a “We Can’t Stop” e “Come and Get It”).
Sarebbe stato molto interessante se Rihanna avesse effettivamente cantato qualcuno di questi brani, come originariamente doveva essere; personalmente avrei gradito molto sentire la sua voce in “Lean On“, “Chandelier“, “Find Your Love” e “Go“.